Dermatite: in arrivo la nuova efficace “crema a base di batteri”

Batteri su epidermide umana

Parliamo spesso di come l’interno del nostro corpo sia colonizzato dai nostri piccoli “amici microscopici”, i batteri, ma anche la superficie esterna del nostro corpo è colonizzata da centinaia di specie batteriche, che formano un autentico “microbioma della pelle“.

Infatti, tantissimi microorganismi simbiotici abitano naturalmente la nostra pelle e, come dimostrano le più recenti ricerche, ci aiutano a preservare la nostra salute. Ma come fanno? Questa azione così efficace è data dalla produzione di due potenti antibiotici, i quali sono in grado di sconfiggere batteri potenzialmente dannosi come lo Staphylococcus aureus, responsabile di un disturbo fastidioso e molto comune: la dermatite atopica.

A sostenere queste ultime affermazioni è un team di ricercatori americani, che adesso mira a sfruttare la scoperta per realizzare una terapia, ad esempio la messa in commercio di lozioni personalizzate contenenti “batteri buoni”, potenzialmente capaci di combattere e sconfiggere le malattie della pelle causate da uno squilibrio della flora batterica.

Il team ha analizzato le specie microbiche su zone di epidermide dove erano presenti degli eczemi dovuti a dermatite atopica (Fig.1). I test hanno riscontrato un’alta percentuale di Staphylococcus aureus, già in precedenza evidenziato come responsabile della malattia. Ma a colpire l’attenzione del team è stata la completa assenza, nella zona malata, di batteri diversi e innocui che normalmente sono comuni sull’epidermide di soggetti sani.

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Figura 1: Pelle sana ed eczema

Approfondendo la ricerca, il team ha individuato due peptidi ad azione antibiotica prodotti dalla comunità batterica sana, capaci di annientare con estrema efficacia anche i ceppi più pericolosi di stafilococco aureo, ovvero i ceppi MRSA resistenti alla meticillina (Fig.2); questi ultimi sono i ceppi recentemente più temuti, in quanto difficilmente curabili con gli antibiotici. E’ stato infine proposto che la dermatite atopica possa essere originariamente legata allo squilibrio della flora batterica dell’epidermide.

Figura 2: Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA)

Per quanto riguarda la terapia, il team sta studiando cosa accadrebbe se venisse ripristinato il microbiota della pelle dei pazienti. Sono state quindi messe a punto delle lozioni personalizzate per cinque soggetti colpiti da dermatite atopica, contenenti soltanto i “batteri buoni” presenti normalmente sull’epidermide in soggetti sani. Queste “creme a base di batteri” si sono rivelate davvero potenti ed efficaci contro Staphylococcus aureus, hanno infatti fatto scomparire totalmente l’infezione alleviando notevolmente i sintomi della dermatite.

Prima di mettere in commercio queste lozioni batteriche sono necessari diversi studi, ma, se i risultati rispecchieranno le speranze dei ricercatori, il trattamento potrà essere considerato un’alternativa forse più efficace ai farmaci attuali, come ad esempio gli antibiotici ad ampio spettro, i quali uccidono sia i batteri patogeni che quelli “buoni”, e che per questo motivo possono creare diversi effetti collaterali nei pazienti.

 

Salvatore Gemmellaro

 

Fonte: Science

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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