Dermobiota – Chi ha messo dei batteri nella mia skin care?

La ricerca per il benessere e la bellezza della pelle sta arrivando negli ultimi anni a comprendere l’enorme potenzialità del dermobiota sulla sua stessa salute. Per “dermobiota” si intende il microbiota che abita la superficie della nostra pelle. Ogni zona del corpo ha delle caratteristiche specifiche, tra cui secchezza e umidità e produzione sebacea più o meno abbondante, che puoi osservare qui sotto nella figura 1, e ci sono cambiamenti importanti anche nel corso della vita (lo puoi vedere nella figura 2). Se vuoi sapere di più sulle caratteristiche e le funzioni del microbiota cutaneo, leggi l’articolo qui.

dermobioma
Figura 1 – La composizione del dermobioma varia a seconda della produzione sebacea e della secchezza/umidità della pelle. [frontiersin.org]

Se fino a qualche anno fa la presenza di batteri in un prodotto cosmetico era considerata una contaminazione, con accezione decisamente negativa (scopri di più in questo articolo), oggi potremmo cambiare idea. Le ultime evidenze in campo dermocosmetico stanno portando verso lo sviluppo di prodotti ad uso topico capaci di influenzare e comunicare con il dermobiota. Ma come è possibile? Introdurre negli ingredienti alcuni elementi del dizionario chimico che i microrganismi usano per comunicare tra loro (postbiotici), fornendo un lauto pasto alle specie con effetti benefici (prebiotici), o introducendo specie, inattivate o no, per migliorarne composizione e metabolismo.

Il dermobiota

Dall’infanzia alla terza età il nostro dermobiota cambia e subisce le influenze dell’ambiente esterno e delle nostre abitudini, pur mantenendo una composizione di fondo unica per ciascuno di noi. Potremmo infatti considerarlo unico come le nostre impronte digitali.
Come puoi vedere in figura 2, nel corso della vita si succedono alcune variazioni nella composizione del dermobiota:

  • appena nasciamo, il microbiota della nostra pelle dipende dalle circostanze del parto, se è naturale sarà più ricco in lattobacilli, che sono presenti nel canale vaginale. Se invece la nascita avviene per parto cesareo, saranno presenti i ceppi presenti in sala operatoria e sulla pelle della mamma;
  • nell’adolescenza lo sviluppo ormonale induce un aumento nella produzione di sebo e, di conseguenza alcune popolazioni possono trarne vantaggio, come quelle tipiche dell’acne giovanile;
  • nell’età adulta la pelle si fa più secca ed aumenta la biodiversità delle specie microbiche.
dermobiota negli anni
Figura 2 – Nel corso della vita il dermobiota varia in composizione e quantità. Oltre all’età, hanno un ruolo importante le abitudini (alimentazione, fumo, attività fisica) e l’ambiente in cui si vive (presenza o meno di smog). [springer.com]

L’innovazione

Grazie alle più recenti e disponibili tecniche di sequenziamento, in particolare Next Generation Sequencing, (puoi scoprirne di più qui), è stato possibile osservare e descrivere in maniera più approfondita anche il metabolismo e il microbiota della pelle. Ora infatti siamo in grado di osservare:

  • La correlazione tra insorgenza di patologie e specifici ceppi batterici (alcuni esempi sono descritti nell’immagine qui sotto, figura 3). La modulazione del dermobiota potrebbe essere una strada interessante per ridurne gli effetti dannosi sulla pelle.
  • La comunicazione chimica tra metaboliti batterici e sistema immunitario, correlato nei meccanismi di infiammazione
  • La possibilità di ideare, in futuro, una skin care personalizzata in base alla composizione del dermobiota e alle caratteristiche della pelle
patogeni malattie pelle
Figura 3 – Si è visto che l’insorgenza di alcune malattie o alterazioni della pelle è spesso associata a modificazioni del dermobiota. L’influenza di alcuni microrganismi risulta addirittura scatenante alcuni fenomeni infiammatori. [pubmed.gov]

Il dermobiota nella mia crema viso?

La International Cooperation on Cosmetic Regulation (ICCR) dal 2018 ha riconosciuto la ricerca sul microbioma in campo cosmetico e si è adoperata per arrivare, nel 2020, a una vera e propria categorizzazione e definizione dell’argomento.

La ICCR è un gruppo internazionale di autorità regolatorie provenienti da Brasile, Canada, Unione Europea, Giappone e Stati Uniti. I membri dell’ICCR lavorano insieme per promuovere l’allineamento dei regolamenti, in modo da massimizzare la tutela del consumatore e minimizzare le barriere commerciali.

Definizione di F.D.A.

I tecnici di ICCR hanno fatto una distinzione in ingredienti vitali (che include unicamente i probiotici) e non vitali (che include prebiotici e postbiotici). A loro volta, questi si possono classificare nelle loro proprietà e caratteristiche in prebiotici, probiotici e postbiotici.

Probiotici e loro frazioni

L’integrazione di probiotici nella dieta può essere d’aiuto per mantenere in equilibrio il microbiota intestinale e, di riflesso, il benessere della pelle. Si tratta di specie microbiche, che possono essere dormienti o non vitali, perché hanno subito tindalizzazione e pastorizzazione. Una novità assoluta è la possibilità di usare alcuni ceppi batterici come ingredienti cosmetici per alleviare alcune condizioni particolari in cui può essere presente un’alterazione del dermobiota. Nell’immagine qui sotto trovi alcuni esempi di microrganismi e dei risultati ottenuti in vitro (figura 4).

microrganismi utili pelle
Figura 4 – Alcuni microrganismi hanno dimostrato interessanti potenzialità in test in vitro, che potrebbero essere sfruttate nella realizzazione di cosmetici di nuova generazione. [pubmed.gov]

Prebiotici

Sono presenti in molti alimenti, principalmente come zuccheri o fibra indigeribile, i prebiotici nutrono il microbiota e favoriscono il benessere dell’individuo. Questo concetto è applicabile anche al dermobiota. Infatti, alcuni prebiotici possono essere usati come ingredienti nei prodotti cosmetici. Così possono essere usati come nutrienti dai ceppi presenti nel sito d’applicazione per ottenere un beneficio cosmetico. Alcuni esempi sono fibre, zuccheri e alcuni sali minerali.

Postbiotici

Questo termine, di recentissima introduzione, indica una nuova classe di materie prime utilizzabili. Secondo l’ICCR si tratta di “ingredienti non vitali, che comprendono microrganismi disattivati con o senza fattori solubili (altre sostanze o loro metaboliti), che vengono aggiunti al prodotto cosmetico per offrire un beneficio cosmetico nel sito d’applicazione in maniera diretta o attraverso un’azione sul microbiota già presente”. Si dividono in:

  • Fermenti, lisati, estratti, filtrati provenienti da ceppi batterici o fungini, o loro combinazioni;
  • Microrganismi non vitali (inattivati o pastorizzati), principalmente lattici;
  • Prodotti del metabolismo isolati (acido succinico, batteriocine, etc.)

I prodotti per la skin care contenenti derivati microbici utili alla salute del dermobiota sono un potenziale interessante sia per il trattamento di patologie come dermatiti e psoriasi, ma anche per i risultati cosmetici. Vedremo nei prossimi anni se e come si evolveranno le potenzialità emerse finora.

Fonti

Crediti immagini

  • Immagine in evidenza: https://caracallacosmetici.com/bellezza/macchie-pelle-scure-come-trattarle/
  • Figura 1 – Coates M, Lee MJ, Norton D and MacLeod AS (2019) The Skin and Intestinal Microbiota and Their Specific Innate Immune Systems. Front. Immunol. 10:2950. doi: 10.3389/fimmu.2019.02950
  • Figura 2 – Luna, P.C. Skin Microbiome as Years Go By. Am J Clin Dermatol 21 (Suppl 1), 12–17 (2020). https://doi.org/10.1007/s40257-020-00549-5
  • Figura 3 – adattamento dell’autrice da Gueniche A, Perin O, Bouslimani A, Landemaine L, Misra N, Cupferman S, Aguilar L, Clavaud C, Chopra T, Khodr A. Advances in Microbiome-Derived Solutions and Methodologies Are Founding a New Era in Skin Health and Care. Pathogens. 2022 Jan 20;11(2):121. doi: 10.3390/pathogens11020121. PMID: 35215065; PMCID: PMC8879973.
  • Figura 4 – adattamento dell’autrice da Gueniche A, Perin O, Bouslimani A, Landemaine L, Misra N, Cupferman S, Aguilar L, Clavaud C, Chopra T, Khodr A. Advances in Microbiome-Derived Solutions and Methodologies Are Founding a New Era in Skin Health and Care. Pathogens. 2022 Jan 20;11(2):121. doi: 10.3390/pathogens11020121. PMID: 35215065; PMCID: PMC8879973.

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Marta Alberghini

Classe 1993, mi sono laureata in Scienze Farmaceutiche Applicate con curriculum Tecniche Erboristiche presso l'Ateneo di Bologna a marzo 2017. Da quell'anno lavoro come erborista professionista ed attualmente esercito in un negozio sotto le due Torri della mia amata Bologna. Nel frattempo, visto che non mi piace annoiarmi, sto frequentando la Laurea Magistrale in Biologia della Salute con curriculum Nutrizionale. Per me fare divulgazione scientifica in materia di erbe officinali e nutrizione è una vera e propria missione per salvare un patrimonio di sapere e tradizioni importantissimo, ma anche per cercare di trasmettere il grande valore dei piccoli gesti che possono migliorare la qualità della vita delle persone. Il mio motto è: le erbe funzionano, se sai come usarle!

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