Risulta facile ipotizzare che lo smartphone sia l’habitat ideale di molti microrganismi, ma chi è il vero responsabile? Pensateci bene, perchè siete voi stessi i vettori di tali ospiti indesiderati. Uscite da casa e chiudete la porta con le chiavi, toccate i soldi, comprate il biglietto della metro dalle macchinette automatiche, vi appoggiate al corrimano delle scale mobili, stringete la mano ad amici e scambiate quattro chiacchiere… e se squillasse il telefono? di sicuro rispondereste e iniziereste a parlare. Bene, in questi pochi gesti il vostro telefono sarà vittima della sovrappopolazione batterica. Vediamo le 10 specie più diffuse:
Pseudomonas aeruginosa: tra i batteri più resistenti agli antibiotici, questo batterio molto aggressivo è in cima alla lista di quelli presenti sui cellulari perchè ha bisogno di pochissime risorse nutritive per proliferare. Diffuso a livello nasale basta una “grattatina” al naso per iniziare la trasmissione.
Corynebacterium: Questo batterio è all’origine della difterite, una malattia infettiva acuta e contagiosa delle vie aeree superiori che può causare problemi respiratori e complicazioni al cuore e ai nervi cranici. Fortunatamente le vaccinazioni hanno drasticamente ridotto il numero di infezioni da nei paesi occidentali.
Streptococco: esiste quello di tipo A, responsabile di faringo-tonsilliti in età pediatrica e quello di tipo B, che può causare polmoniti ed infezioni del tratto urinario.
Escherichia coli: È un batterio fecale normalmente presente nel nostro intestino, necessario al processo digestivo. L’O157:H7, o Escherichia coli enteroemorragico, associato all’assunzione di cibi contaminati o poco cotti, è particolarmente pericoloso perché provoca diarrea emorragica, anemia e insufficienza renale.
Coliformi: Sono normalmente presenti in piante, terriccio e feci. Come l’E.Coli non è un batterio tra i più pericolosi ma può essere causa di fastidiose infezioni.
Staffilococchi coagulasi negativi: si tratta di patogeni resistenti a molti farmaci, difficili da debellare responsabili del 30% delle infezioni sanguigne contratte in ospedale.
Lieviti: Alcuni, come la Candida albicans, responsabile di infezioni al cavo orale e alla vagina, sono normalmente presenti nel corpo umano e limitati, nella diffusione, dal sistema immunitario. Difficilmente si contrae un’infezione di questo tipo dai cellulari ma il trovarli è sempre indice di malasanità.
Muffe: Il 10% dei cellulari presenta colonie di muffa e, a lungo andare, se inalate possono causare difficoltà respiratorie come respiro corto, naso chiuso ed infezioni polmonari solo nei casi gravi.
Alla luce dei fatti converrebbe lavarsi spesso le mani e pulire per bene il telefono prima di passare delle ore insieme all’inseparabile smartphone.
Alice Marcantonio