Uno studio condotto da biologi e genetisti statunitensi ha dimostrato la correlazione tra flora batterica intestinale e genetica nel controllo del metabolismo di ciascun individuo. La percentuale di massa grassa che caratterizza la costituzione corporea dipende dal patrimonio genetico che determina un variabile ambiente intestinale caratterizzandone la presenza di alcuni ceppi batterici piuttosto che di altri. Sia la genetica che il microbioma intestinale influenzano la corporatura delle persone. È risaputo che la dieta, l’ambiente, lo stile di vita e lo stato di salute determinino una diversa flora intestinale ma è approvato che esista una robusta base genetica. Analizzando la popolazione batterica intestinale di 171 gemelli omozigoti e di 275 gemelli eterozigoti è stato scoperto che la porzione batterica negli individui identici era significativamente simile in percentuale rispetto a quelli diversi. Questo perchè i gemelli omozigoti possiedono lo stesso patrimonio genetico condividendo anche le influenze ambientali presenti nel grembo materno. Si tratta della famiglia delle Christensenellaceae, una classe di batteri ereditabile e molto più presente negli individui magri piuttosto che in quelli obesi. I risultati delle sperimentazioni pre cliniche e cliniche hanno dimostrato che le diverse abbondanze batteriche appartenenti alle diverse famiglie determinino un diverso tipo di metabolismo. Di fatto, è possibile prevedere il rischio di patologie come l’obesità in individui in cui il ceppo batterico è meno presente e si può sfruttare questa scoperta per manipolare la flora batterica, preparando probiotici personalizzati sulla base del patrimonio genetico così da ridurre il rischio di malattie correlate al metabolismo glucidico.
Alice Marcantonio