Morbo Grigio: quando microbiologia e serie TV si incontrano!

Per i malati di serie TV, certamente non è facile superare la fine di una stagione e affrontare l’eterna attesa della successiva, ma non preoccupatevi: siamo qui per alleviarvi l’attesa!

Oggi parleremo di Game of Thrones (la fortunatissima serie TV nota in Italia come “Il trono di spade”), che negli ultimi anni ha acquisito nutrite schiere di fan nel nostro Paese. Questa serie TV deriva dagli omonimi romanzi di George R. R. Martin, definiti romanzi storici ambientati in un mondo inventato. Anche la scienza è stata di ispirazione per l’autore nella stesura dei romanzi e, in particolare, la microbiologia è stata presa in considerazione. Quando? Sicuramente ricorderete il morbo grigio! Per chi non avesse familiarità con la saga, facciamo una breve introduzione.

In Game of Thrones, il morbo grigio è una patologia che colpisce prevalentemente i bambini che vivono in luoghi freddi e umidi. I primi sintomi sono pelle ingrigita e dura al tatto. A partire da mani e piedi (Figura 1), essa si diffonde mano a mano andando ad interessare il resto del corpo, portando ad irrigidimento dei tessuti interni con successivo impedimento delle normali attività vitali, e, infine, alla morte. Nelle ultime fasi della malattia, anche le labbra e la lingua diventano di pietra e, quando il morbo raggiunge gli occhi, provoca cecità.

Figura 1: Primi sintomi del morbo grigio

Dalla descrizione risulta abbastanza chiara la somiglianza dei sintomi della patologia in questione con il morbo di Hansen (la lebbra, Figura 2), una malattia infettiva causata da Mycobacterium leprae. Questa patologia, analogamente alla sua corrispondente fantastica, colpisce principalmente la pelle e i nervi di mani e piedi, ma può anche estendersi ad occhi e mucose nasali. Il decorso della patologia è molto lento, infatti i pazienti contagiati non avvertono sintomi per almeno un anno dopo il contagio.
Oggi, se diagnosticata e trattata precocemente mediante somministrazione di più antibiotici contemporaneamente, è possibile combatterla in maniera efficace senza che la malattia vada ad interferire con la quotidianità dell’individuo.

Figura 2: La somiglianza tra le piaghe provocate dalla lebbra (sinistra) e quelle provocate dal morbo grigio (destra)

Oltre alla somiglianza dei sintomi, è interessante prendere in considerazione anche la sorte dei malati. In passato, infatti, la lebbra era considerata una malattia altamente contagiosa, frutto di una punizione divina (a causa delle terribili deformazioni che causa al corpo) e, per tale motivo, i malati venivano isolati dal resto della società, condannati a vivere in lazzaretti e a indossare sonagli o campanelli che ne permettessero il riconoscimento. Nei romanzi di Martin e, di conseguenza, nella trasposizione televisiva, i lazzaretti sono rappresentati dalla comunità degli Uomini di Pietra (così sono chiamati gli affetti dal morbo grigio) che vive a Chroyane, un insediamento in rovina sulla Rhoyne, in isolamento fino alla morte.

Per quanto riguarda, invece, la modalità di contagio, questa sembra richiamare il vaiolo. Questa è una malattia infettiva altamente contagiosa e letale, che può fortunatamente considerarsi ormai debellata, grazie ad una efficace campagna di vaccinazione condotta a livello mondiale a partire dal XIX secolo. È causata da due varianti del virus Variola (Variola maior e Variola minor, figura 3). Il virus si localizza a livello della piccola circolazione, della cute, del cavo orale. I primi sintomi si manifestano a livello cutaneo con eruzioni cutanee e successivamente con vescicole sollevate e piene di liquido.

Figura 3: Variola virus

La trasmissione avviene per via aerea, tramite goccioline contenenti i virioni emesse dalla mucosa orale e nasale di un individuo infetto; e per contatto diretto, entro una distanza di un paio di metri. Un esempio di questo tipo di contagio sono la principessa Maegelle Targaryen, che nella serie contrae il morbo a causa dello stretto contatto con i malati di cui si prende cura.

Chissà quali altri spunti scientifici e microbiologici ci riserverà in futuro questa serie TV!

 

E’ disponibile anche il video dell’articolo:

Emanuela Pasculli

Fonti:

  • wiki.ghiaccioefuoco.com
    mypersonaltrainer
    wired
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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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