L’otite acuta esterna (Acute Otitis Externa) è un’infezione del condotto uditivo esterno, del padiglione auricolare e della superficie esterna della membrana timpanica. Sebbene l’AOE sia una delle condizioni otologiche più comunemente riscontrate nella popolazione pediatrica, è noto che questa patologia interessa soprattutto i bambini di età superiore ai 2 anni. L’otite acuta esterna colpisce circa l’1% della popolazione mondiale ogni anno. Di solito si manifesta con un lieve edema ed eritema del canale uditivo, ma si può presentare anche come otite esterna necrotizzante, una malattia rara caratterizzata da una rapida e progressiva distruzione delle strutture circostanti. L’AOE è una malattia tipicamente batterica causata principalmente da Pseudomonas aeruginosa e Staphylococcus spp. Tuttavia, le specie del genere Staphylococcus sembrano essere più frequenti soprattutto negli adulti.
I sintomi più comuni sono otalgia, prurito, e diminuzione dell’udito. All’esame fisico, possono essere presenti vari gradi di eritema ed edema del canale uditivo, otorrea, indolenzimento del trago e del padiglione auricolare al tatto, restringimento del canale esterno, ostruzione, stenosi, o malformazione. In alcuni casi, se l’infezione si estende oltre il canale esterno, si possono presentare paralisi del nervo cranico, sordità neurosensoriale, o vertigini. Raramente l’AOE si verifica nei neonati. Infatti, l’ultima linea guida pubblicata dalla American Academy of Otorinolaringoiatria si applica solo ai bambini di età compresa o superiore ai 2 anni.
Ma il Dipartimento Pediatrico dell’Università di Tehran riporta il caso di un neonato di 23 giorni con otite acuta esterna causata da Staphylococcus aureus. Ad un primo esame, il neonato presentava irritabilità e perdita di secrezioni dall’orecchio destro con otorrea, lieve eritema ed edema del condotto uditivo esterno destro. Non c’era alcun segno di otite media su otoscopia. Il trago era dolente al tatto e non c’erano malformazioni strutturali del canale dell’orecchio esterno. La membrana timpanica era intatta. Non c’era eczema o dermatite seborroica. Il neonato non aveva una storia di parto pretermine o di immunodeficienza.
Dall’esame colturale effettuato sulla secrezione si erano sviluppate colonie di S. aureus meticillino-sensibili (cloramfenicolo, clindamicina, cotrimoxazole, eritromicina, vancomicina, e cloxacillina). Dopo 48 ore di trattamento con cloxacillina endovenosa, è stato osservato un miglioramento significativo, e dopo 5 giorni di terapia antibiotica per via endovenosa con cefalexina il neonato è stato dimesso. Non c’è stata recidiva nelle visite di follow-up dopo 7 e 15 giorni.
Questo è il primo caso di otite esterna da Staphylococcus aureus meticillino-sensibile in un neonato immunocompetente!
Probabilmente, la colonizzazione da parte di S. aureus, è stata favorita dall’ambiente caldo, buio e umido del canale uditivo. Fortunatamente, come abbiamo visto, il piccolissimo paziente ha risposto bene alla cloxacillina per via endovenosa e al lavaggio antisettico locale con alcol borico.
Fonte: Hindawi Publishing Corporation; Case Reports in Infectious Diseases
Antonella Ligato