Scarlattina incredibilmente in aumento: come proteggere i bambini

Le malattie invernali rappresentano una preoccupazione costante per le famiglie. La preoccupazione è reale soprattutto quando si tratta di infezioni batteriche come la scarlattina e le faringotonsilliti da streptococco. Queste patologie sembrano colpire in particolare i bambini. Sebbene il clima più caldo e la possibilità di trascorrere più tempo all’aria aperta dovrebbero segnalare la fine del periodo peggiore, l’inverno appena trascorso è stato particolarmente intenso per questi casi.

scarlattina bambini
Figura 1 – L’inverno è stato particolarmente duro per le malattie batteriche: abbiamo assistito ad un forte boom di casi di scarlattina tra i bambini

Boom scarlattina tra i bambini: cosa dice la dott.ssa Maria Grazia Zuccali

Secondo la dottoressa Maria Grazia Zuccali, direttrice del Dipartimento di Prevenzione, i casi di scarlattina in Trentino sono sotto controllo, anche se sono in aumento rispetto all’anno scorso. La dottoressa spiega che la crescita è legata alla riduzione delle misure di prevenzione delle vie aeree durante la pandemia, che ha reso più facile la diffusione dei batteri. Tuttavia, la situazione in Trentino sembra essere molto diversa da quella registrata in altre regioni, a partire dal Veneto. Qui si è verificato un vero e proprio boom di casi di scarlattina.

Secondo la dottoressa Zuccali, nonostante l’aumento dei casi di scarlattina in Trentino, la situazione è sotto controllo e non ci sono stati casi emergenziali. La recente circolare ministeriale è arrivata a due settimane fa, ma da noi non si sono registrati casi emergenziali. La situazione sembra essere in fase di calo, anche grazie alla recente chiusura delle scuole per la Pasqua, che ha interrotto diffusione e trasmissione.

Un aumento di malattia batterica

La pediatra Marta Betta conferma che il recente inverno ha visto un forte aumento delle malattie batteriche, non virali, che hanno colpito in particolare i bambini. La pediatra sottolinea che, dopo due anni di pandemia, in cui si vedeva solo il Covid, i medici non erano più abituati a curare queste infezioni. Tuttavia, la dottoressa Betta rassicura i genitori. Ha sottolineato che i pediatri sanno come affrontare queste infezioni da streptococco e hanno creato delle linee guida apposite per la diagnosi e la terapia. Inoltre, i medici hanno acquistato per tempo i tamponi per la diagnosi, che danno una risposta in cinque minuti e che sono diversi da quelli utilizzati per il Covid.

Come trattare lo streptococco

Il trattamento per le infezioni da streptococco è semplice ed efficace. Bisogna somministrare un antibiotico per 10 giorni seguito dal ritorno a scuola o in società dopo 4 dosi. Tuttavia, la dottoressa Betta sottolinea che la produzione dell’antibiotico di prima scelta, l’amoxicillina, è stata scarsa e si è registrata una carenza a livello mondiale. Questo problema sembra essere legato alla produzione del farmaco, ma il risultato è stato che molte persone hanno avuto difficoltà a reperire il farmaco.

In caso di sintomi, è consigliabile prendere del paracetamolo per alleviare il dolore e consultare un pediatra se la febbre persiste. La dottoressa Betta sottolinea che solo una minima parte dei bambini che hanno avuto lo streptococco ha sviluppato la scarlattina. Il vero problema è stato la carenza di antibiotici. In questo senso, la situazione sembra essere migliorata negli ultimi tempi. E’ sempre importante fare attenzione ai sintomi e consultare un medico per una corretta diagnosi e terapia.

Inoltre, la dottoressa Betta consiglia ai genitori di non avere paura di attendere un paio di giorni prima di iniziare con le cure antibiotiche, se la febbre è moderata e i sintomi non sono gravi. È importante ricordare che il trattamento va fatto per 10 giorni e non deve essere interrotto prima solo perché il bimbo sembra essersi ripreso. In questo modo, si evita il rischio di una recidiva della malattia.

Conclusioni

Nonostante il recente aumento dei casi di scarlattina e faringotonsilliti da streptococco, la situazione sembra essere sotto controllo e il trattamento è semplice ed efficace. Tuttavia, in caso di sintomi persistenti, è sempre meglio consultare un medico per una corretta diagnosi e terapia. È importante anche prestare attenzione ai sintomi e non sottovalutarli, ma al contempo non avere paura di attendere un paio di giorni prima di iniziare con le cure antibiotiche, se la febbre è moderata e i sintomi non sono gravi. In questo modo, si può contribuire a prevenire la diffusione delle infezioni batteriche tra i bambini e la loro comunità.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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