Partendo dal presupposto che nessun ambiente di lavoro ad eccezione di casi particolari, come gli ambiti di produzione di sostanze farmacologiche, può considerarsi avulso da una certa presenza di microrganismi. Vi sono tipologie di microrganismi solitamente presenti in qualunque ambiente, che pertanto costituiscono una sorta di flora microbica priva di qualunque significato per la patologia umana, salvo situazioni del tutto particolari. La specie batterica Legionella pneumophila rappresenta sicuramente un caso particolare, la cui presenza è sostanzialmente da considerare naturale in determinati ambiti, normalmente diffusa dagli impianti di climatizzazione in grado di indurre una forma morbosa decisamente seria a livello umano, rende al meglio l’idea del rischio biologico concreto esistente in gran parte dei “normali” ambienti di lavoro e di vita.
Cosa è la specie batterica Legionella pneumophila?
Legionella pneumophila, è un batterio intracellulare ubiquitario ampiamente presente nell’ambiente ed è la causa di esplosioni sporadiche di infezioni opportunistiche, soprattutto in individui immunodepressi compresi i bambini piccoli e le persone anziane.
Legionella pneumophila, è un patogeno respiratorio per l’uomo. Batterio isolato dal tessuto polmonare di soggetti deceduti per una forma di polmonite, che si era manifestata in forma di focolaio epidemico tra i partecipanti ad un convegno dell’America Legion, in un albergo di Philadelphia nel luglio 1976, e che era stata etichettata come “malattia dei legionari”.
Dove si trova Legionella pneumophila?
Legionella pneumophila, la cui presenza è da considerare sostanzialmente naturale in:
- acqua nebulizzata da impianti di lavaggio a doccia
- nell’acqua degli impianti di umidificazione e raffreddamento dei sistemi centralizzati di condizionamento dell’aria
- nelle acque di raffreddamento di impianti industriali
Soprattutto quando l’approvvigionamento idrico provenga da pozzi che attingono falde acquifere superficiali ed utilizzi acque non trattate adeguatamente.
Ciclo vitale della specie batterica Legionella pneumophila
Legionella pneumophila, ha evoluto la capacità di moltiplicarsi nel compartimento intracellulare di amebe a vita libera nelle acque dolci, che ne costituiscono il reservoir naturale. Il batterio sopravvive per lunghi periodi nelle acque dolci superficiali fintantoché non riesce ad infettare una nuova cellula protozoaria.
Legionella pneumophila, presenta un ciclo di sviluppo in cui si alternano due distinte forme che evolvono l’una nell’altra attraverso una serie di stadi intermedi:
- forma matura, provvista di flagello, altamente infettante ed estremamente resistente nell’ambiente extracellulare.
- forma replicativa, priva di flagello e in grado di moltiplicarsi all’interno della cellula parassitata, ma incapace di sopravvivere a lungo al di fuori della cellula.
Diagnosi e terapia
La diagnosi di infezione si pone in genere con la ricerca di Legionella pneumophila in secrezioni bronchiali, liquido pleurico. Per la terapia, i farmaci più attivi, in vivo, non sempre sono efficaci, dato che la collocazione intracellulare del batterio lo protegge dall’azione di tutti i farmaci. In questo modo i farmaci non riescono a raggiungere soddisfacenti concentrazioni all’interno delle cellule parassitate.
Fonte:
Crediti immagini
Immagine in evidenza: https://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2018/07/25/news/allarme_legionella_in_lombardia-202611415/
Figura 1:
https://www.biomediccenter.com/it/sintomi-e-patologie-di-cui-ci-occupiamo/legionellosi/