La tiroide e batteri
La tiroide (figura 1), ghiandola situata nella regione anteriore del collo, spesso sottovalutata, svolge ruoli fondamentali nel metabolismo corporeo. Nonostante le sue piccole dimensioni, la tiroide ha una forte influenza sull’organismo attraverso il rilascio di ormoni (triiodiotironina T3 e tiroxina T4) nel circolo sanguigno. La maggior parte della formazione di T3 proviene dal metabolismo nei tessuti periferici tramite deiodinazione della T4. Recenti studi dimostrano che esiste una relazione tra la tiroide e alcuni tipi di batteri.
La relazione tra intestino e tiroide
Negli ultimi anni è nato un interesse nel ricercare relazioni tra la flora batterica intestinale e la tiroide (figura 2). Gli studi pubblicati su pazienti affetti da tiroidite di Hashimoto, sia eutiroidei che ipotiroidei, hanno dimostrato una riduzione del phylum Bacteroidetes, mentre nei pazienti ipotiroidei, una diminuzione dei Firmicutes. I batteri intestinali hanno la capacità di interagire con il sistema endocrino.
Microbiota e tiroide
Il Prof. Marco Centanni, endocrinologo dell’Università La Sapienza di Roma, UOC Latina, spiega le motivazioni dell’interesse nato per il microbiota in relazione alle patologie autoimmuni della tiroide. Tale ricerca nasce sia per l’elevata incidenza di queste patologie della tiroide sia perchè queste problematiche comportano ipotiroidismo che induce all’assunzione del farmaco ben conosciuto Tiroxina, il cui assorbimento è alquanto sensibile. In questo meccansimo il microbiota potrebbe essere coinvolto (figura 3).
Il gruppo di lavoro del Professor Centanni studia il microbiota a livello della mucosa duodenale per verificare la presenza di eventuali variazioni in relazione alla patogenesi immunitaria.
Ormoni tiroidei, micronutrienti e batteri
Sulla rivista Molecular and Cellular Endocrinology è presente una dettagliata analisi che revisiona il metabolismo delle iodotironine e dei micronutrienti associati all’ormone tiroideo, condotta da Camilla Virili e Marco Centanni.
Iodio e selenio sono fondamentali per la produzione degli ormoni T3 e T4. La relazione tra microbioma e iodio necessita di ulteriori approfondimenti poichè i dati a disposizione sono contrastanti, da un lato abbiamo diversi studi che dimostrano un minor assorbimento intestinale del micronutriente in presenza di antibiotici, mentre altri studi non evidenziano variazioni di iodio nelle urine in presenza di importanti disbiosi.
Mentre per il selenio, il legame con i microrganismi è più evidente. Il micronutriente non assorbito nel tenue, viene metabolizzato da batteri presenti nel colon ed è stato dimostrato che l’assumere selenio, diversifica il microbioma intestinale.
Iodotironine
Gli ormoni tiroidei sono dipendenti da enzimi modulati dalle stesse iodotironine. Il microbioma intestinale ha un legame anche con i processi metabolici del fegato, data la capacità di ridurre l’assorbimento intestinale e aumentando la solubilità delle iodotironine.
Conclusioni
In conclusione, la relazione tra tiroide e batteri è un argomento ancora per certi lati non del tutto chiaro. L’emergere delle patologie tiroidee, ci auguriamo, sia una spinta alla ricerca in tal settore per migliorare le terapie a riguardo.
Veronica Nerino
Fonti
- Microbioma intestinale e tiroide: ecco cosa sappiamo. – Microbioma.it
- https://microbioma.it/endocrinologia/microbiota-e-tiroide-intervista-al-prof-marco-centanni/