Zanzare: attrazione fatale
È proprio così, alcune persone attraggono le zanzare più di altre, ma il meccanismo per cui questo accade è ancora poco chiaro. Secondo uno degli ultimi studi della Rockefeller University di New York, pubblicato sulla rivista Cell il 27 ottobre 2022, questo accade poiché le “calamite umane” emanano un profumo invitante.
Le sostanze chimiche e l’attrazione delle zanzare
Il gruppo sanguigno, il livello di zucchero nel sangue, essere un bambino o una donna incinta sono per lo più credenze popolari, che poco hanno a che fare con la puntura di zanzara. Ciò che influenza l’essere attaccati da una zanzara femmina è un mix di sostanze chimiche che può far venire l’acquolina agli insetti e che non può essere del tutto cancellato.
Quali studi han condotto i ricercatori per giungere a questa scoperta?
Vosshall e Maria Elena De Obaldia han condotto uno studio triennale per spiegare come le variazioni di odore individuali collegate al microbiota cutaneo siano attraenti per le zanzare. I ricercatori hanno raccolto l’odore naturale di decine di pazienti, facendo loro indossare delle calze di nylon sulle braccia. Queste calze, impregnate del loro odore sono state proposte alle zanzare della specie Aedes aegypti (le stesse zanzare responsabili della trasmissione di malattie come Zika) in una sorta di scontro a due. I ricercatori hanno utilizzato un test olfattometrico a due scelte, costruendo una camera di plexiglas divisa in due tubi, ciascuno dei quali terminava in una camera contenente una calza di nylon ciascuna. In questo modo i ricercatori han potuto analizzare ed isolare gli odori più prelibati per questi insetti.
Sostanze chimiche dall’odore pungente
I campioni raccolti contenevano livelli più alti di composti come gli acidi carbossilici (acidi grassi), molecole che vengono normalmente prodotte dal nostro microbiota cutaneo e per cui si trovano sula nostra pelle. Alcuni di questi acidi, se presenti in eccesso, sono responsabili di un odore pungente e sgradevole (simile all’ odore del formaggio).
Inoltre, a conferma che questi acidi carbossilici siano almeno in parte responsabili di certe preferenze per questi insetti, vi è il fatto che alcune zanzare mutanti per il recettore di questi composti (Ir8a, Ir25a e Ir76b) hanno mostrato di non avere una preferenza marcata come quelle non modificate.
Calamita oggi, calamita per sempre: un’attrazione per le zanzare!
In questi tre anni di studio, i ricercatori hanno anche osservato come la graduatoria di gradimento dei campioni non si sia mai modificata. Quindi, come Vosshall ha sottolineato: «Se sei una calamita per le zanzare oggi, sarai una calamita per zanzare anche tra tre anni».
Conclusioni
«Per ora non ci sono rimedi e la ricerca non ha ancora chiarito i motivi per cui alcune persone presentano livelli di acidi carbossilici più alti di altri. Nuovi studi dovranno essere condotti sulla cute, al fine di capire se modificare certe abitudini porti ad un cambiamento del profilo chimico del nostro odore. Inoltre, capire perché alcuni sono più attraenti di altri porterebbe a sviluppare repellenti più efficaci. Per ora dovremo attendere ulteriori studi e sperare che per le prossime estati vi siano rimedi efficaci per tutti i “magneti delle zanzare».
Fonti
- Maria Elena De Obaldia, Takeshi Morita, Laura C. Dedmon, Daniel J. Boehmler, Caroline S. Jiang, Emely V. Zeledon, Justin R. Cross, Leslie B. Vosshall – Differential mosquito attraction to humans is associated with skin-derived carboxylic acid levels- Cell, 27 Ottobre 2022- 8, 2022-DOI:https://doi.org/10.1016/j.cell.2022.09.0348,
- https://www.rockefeller.edu/news/33019-why-mosquitoes-bite-some-people-more/?fbclid=IwAR1GfQMlSsSzgJbYTTP3PO3OBM9i_Gc0wcI4-4lYWEWh7qwPJKj5o2uS9Go
- https://www.microbiologiaitalia.it/parassitologia/come-sopravvivono-in-inverno-le-zanzare/
- https://www.microbiologiaitalia.it/varie/zanzara-ucci-ucci-sento-odor-di-cristianucci/