Nuova scoperta sui telomeri: perché l’allungamento può essere pericoloso

I telomeri sono piccoli segmenti di DNA che chiudono le estremità dei cromosomi. Il loro ruolo principale è quello di proteggere la parte finale della doppia elica del DNA dall’usura e dal danneggiamento. Impediscono così che i cromosomi si “sfilaccino” o si “incollino” tra loro.

Fin dalla loro scoperta, i telomeri hanno catturato l’interesse dei ricercatori. In particolare per la loro presunta funzione di orologio molecolare, che determinerebbe la durata di vita delle cellule e, di conseguenza, dell’uomo stesso. In particolare, ogni volta che una cellula si divide, i suoi telomeri si accorciano. Il loro restringimenti avviene fino a raggiungere una lunghezza critica che induce la cellula a smettere di dividersi e a morire.

telomeri allungamento
Figura 1 – Un nuovo incredibile e recente studio correla l’eccessivo allungamento dei telomeri con lo sviluppo di alcune forme di cancro

L’orologio molecolare dei telomeri: scoperta il loro delicato allungamento ideale

Questa ipotesi è stata supportata da numerosi studi osservazionali. Questi hanno mostrato una forte correlazione tra la lunghezza dei telomeri e l’aspettativa di vita delle cellule. In particolare, si è osservato che i giovani hanno telomeri più lunghi rispetto agli anziani. Inoltre i telomeri corti sono associati a una serie di malattie, tra cui invecchiamento precoce, fibrosi polmonare e malattie degenerative.

Tuttavia, come sottolineato nell’articolo originale, le cose non sono così semplici. Lo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista New England Journal of Medicine ha infatti dimostrato che i telomeri extra lunghi possono predisporre al cancro e alla ematopoiesi clonale del potenziale indeterminato (CHIP), una condizione di invecchiamento del sangue associata a un aumento del rischio di tumori del sangue e di morte per eventi cardiovascolari.

Lunghi si ma non troppo

Questo risultato ha rappresentato una svolta nel campo della ricerca sui telomeri, sottolineando l’importanza di mantenere un’adeguata lunghezza dei telomeri per garantire la salute delle cellule e prevenire il cancro e altre malattie. In particolare, lo studio ha evidenziato come la lunghezza dei telomeri debba rimanere in un determinato intervallo, non troppo corta né troppo lunga, come se ci fosse un “prezzo da pagare” per telomeri estremi.

La ricerca ha anche dimostrato che le promesse di alcune aziende che propongono di frenare l’invecchiamento allungando i telomeri non solo non hanno senso, ma potrebbero anche essere pericolose. Come sottolineato dalla dottoressa Mary Armanios, oncologa della Johns Hopkins University School of Medicine che ha firmato lo studio, “si pensava che i telomeri corti fossero un male – le persone con sindromi da invecchiamento precoce li hanno così – perciò, per analogia, si è pensato che i telomeri lunghi fossero un bene, e più lunghi ancora meglio. Ma come spesso accade nella scienza le cose non sono così semplici”.

La lunghezza dei telomeri sembra essere un equilibrio delicato che deve essere mantenuto per garantire la salute delle cellule e prevenire il rischio di malattie. In questo senso, il nuovo studio rappresenta un importante passo avanti nella comprensione del ruolo dei telomeri nella salute umana e potrebbe avere importanti implicazioni per lo sviluppo di nuove terapie per il cancro e altre malattie correlate all’invecchiamento.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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