Come l’Intelligenza Artificiale rivoluzionerà il mondo del cibo

In questo articolo di Microbiologia Italia parleremo di come l’Intelligenza Artificiale rivoluzionerà il mondo del cibo.

Che cos’è l’Intelligenza Artificiale

Non possiamo negarlo, fa ormai parte del nostro presente e sempre di più farà parte del nostro futuro: stiamo parlando dell’Intelligenza Artificiale (IA). 

Possiamo definirla in modo semplice come l’abilità di un apparato tecnologico a svolgere compiti e ruoli propri dell’uomo. Possiamo anche identificare l’AI (“Artificial Intelligence”) come la disciplina in grado di realizzare macchinari e hardware/software in grado di sostituire la mente umana, di agire “autonomamente”.

E’ possibile quindi classificarla come una moderna disciplina che in questi ultimi anni ha fornito un importante contributo al progresso dell’informatica e, che, attraverso alcune tecniche, si pone l’obiettivo di imitare l’intelligenza umana per fornire prestazioni qualitativamente uguali e quantitativamente superiori. 

Intelligenza Artificiale e sue applicazioni nell’ambito del cibo: gli chef robot

Nel mondo dell’industria alimentare e della ristorazione, l’Intelligenza Artificiale sta contribuendo ad una creazione di un flusso di lavoro più standardizzato e organizzato, con una minimizzazione dell’errore umano. Le cucine commerciali, ad esempio, stanno sempre di più utilizzando l’IA per ottimizzare i processi delle fasi di preparazione, cottura e conservazione degli alimenti. L’automazione e la robotica diventeranno sempre più presenti nei ristoranti, veri e propri robot culinari possono apprendere ricette, regolare la temperatura in modo preciso, ridurre gli sprechi o pulire la cucina.

La parte della robotica che riguarda l’Intelligenza Artificiale prende il nome di “robotica intelligente”, che si pone appunto come obiettivo la costruzione di robot intelligenti, capaci di sostituirsi all’uomo nell’esecuzione di attività manuali e ripetitive, offrendo prestazioni di livello umano. Si prevede che, nel prossimo futuro, saranno sempre più impiegati chef robot in grado di preparare autonomamente il cibo ordinato tramite un’app, per sopperire ad una crescente carenza di manodopera e per garantire un livello di sicurezza alimentare più elevato. 

Secondo la “Restaurant Association Research and Knowledge Group”, anche l’industria della ristorazione è destinata a cambiare drasticamente entro il 2030. In futuro potrebbe essere possibile per un individuo non scendere dall’auto e ordinare tramite un assistente vocale basato sull’AI e mangiare cibo preparato dai robot. L’automazione e la robotica diventeranno sempre più presenti nei ristoranti e tecnologie come l’ordinazione touchscreen stanno già spuntando e continueranno a diffondersi. 

L’Intelligenza Artificiale e la sicurezza alimentare del cibo

Le aziende alimentari sono sempre più orientate verso il rispetto delle norme di sicurezza alimentare, quindi, si servono degli strumenti che offre l’Intelligenza Artificiale per il controllo di ogni fase del processo, al fine di prevedere e monitorare l’intero iter dei prodotti, a partire dalla provenienza, dal luogo di trasformazione, fino al cliente finale.

I sistemi basati sull’Intelligenza Artificiale, permettono in fase di produzione non solo di risolvere problemi di prodotti che non rispettano le specifiche (come ad esempio il peso) ma anche, di effettuare le prenotazioni delle merci per il trasporto, la fatturazione e la gestione dell’inventario, evitando così l’acquisto di prodotti alimentari non necessari e il conseguente deperimento delle derrate. Per lo stoccaggio dei prodotti finiti, i sensori intelligenti monitorano le condizioni di stoccaggio, tra cui le temperature di conservazione, garantendo la freschezza degli alimenti mentre algoritmi previsionali aiutano a prevenire interruzioni nella catena di approvvigionamento. 

Un ruolo importante, inoltre, gioca l’Intelligenza Artificiale nella pulizia delle apparecchiature: ad esempio, il “Clean-in-place (CIP)” è un metodo efficiente di pulizia automatizzato attraverso sensori ad ultrasuoni, lampade UV e telecamere. Queste tecnologie monitorano le incrostazioni su una superficie e addestrano modelli di Intelligenza Artificiale per rilevare quando tutte le incrostazioni sono state eliminate. 

I modelli predittivi dell’Intelligenza Artificiale sugli andamenti del mercato (anche del cibo) e sui gusti dei consumatori

L’Intelligenza Artificiale può essere utile per l’elaborazione di modelli predittivi sulle vendite future, non solo analizzando le caratteristiche di un prodotto nel suo passato ma anche altri elementi come la pubblicità o i competitors.

Il supporto che l’IA può dare all’operatore è significativa perchè da solo non sarebbe in grado di organizzare la mole eccessiva di dati, quindi l’IA basandosi sulla loro analisi, sul riconoscimento delle variabili interne (come le promozioni) ed esterne e in una fase successiva sull’analisi globale di queste, permette di fare un buon lavoro. 

La raccolta e l’analisi dei dati permettono ai ristoratori di prevedere le tendenze del mercato, infatti nel prossimo futuro, sembra che l’IA possa essere utilizzata per prevedere le tendenze legate ai gusti dei consumatori e per mettere a punto menù in grado di adattarsi ai gusti del cliente. 

La tendenza

E’ una tendenza in crescita l’adozione di tecnologie basate su algoritmi utilizzati dalle aziende alimentari per elaborare informazioni adatte alla creazione di ricette formulate “ad hoc” e completamente personalizzate sulla base dei gusti del cliente.   

Attraverso la raccolta di informazioni come ad esempio le valutazioni organolettiche e di gradimento di una determinata area geografica o fetta di consumatori si possono progettare cibi arricchiti di nutrienti come possibile rimedio per la malnutrizione in alcune aree geografiche del pianeta, o anche la creazione di super foods, ossia quei cibi che hanno capacità benefiche per la salute.

Anche la mappatura di sapori e aromi sempre più accurata grazie alla tecnologia, secondo gli esperti, aprirà la strada allo sviluppo di precisi alimenti e di ricette in grado di offrire una nutrizione più sana e sostenibile. Il ricorso ai software di “machine learning” consente una sempre più precisa individuazione dei target di consumatori di prodotti alimentari, che sono individuati attraverso i loro interessi, l’area geografica di appartenenza e le loro abitudini alimentari. 

Rischi, possibilità e scenari futuri

Non sappiamo ancora dove ci porterà l’Intelligenza Artificiale anche se sicuramente darà una svolta al nostro modo di vivere. Secondo una ricerca del Politecnico di Milano, infatti più del 70% delle aziende ha già introdotto o pensa di introdurre tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale.  

I vantaggi sono molteplici, ad esempio in termini di tracciabilità consentono un tracciamento in maniera integrata, condivisa ed immutabile nella filiera che potrebbero fare la differenza anche nella lotta alle frodi o al cosiddetto “Italian sounding” che ricorre quando denominazioni, riferimenti geografici o immagini inducono in errore il consumatore, portandolo a credere che un determinato prodotto sia autentico italiano. Le nuove tecnologie basate sull’IA consentirebbero ai consumatori di essere certi dell’origine e della qualità dei prodotti e di rendere trasparente l’offerta italiana anche all’estero. Tutto ciò a tutela delle eccellenze italiane e del nostro Made in Italy

Per quanto riguarda i rischi possiamo contare sicuramente su un aumento dell’efficienza dei processi produttivi, accompagnato però da una progressiva riduzione del personale che verrà sostituito dai robot. Ci auguriamo che il miglioramento di prodotti e servizi avvenga in un contesto in cui al centro rimanga sempre l’uomo con la sua etica.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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