Spesso, quando estirpiamo le piante di pomodoro giunte al termine del loro ciclo vitale, tendiamo a buttare via le foglie come materiale di scarto. Eppure, queste preziose foglie racchiudono un tesoro di nutrienti, ormoni e composti chimici che possono essere sfruttati per migliorare la salute e la produttività del nostro orto, proprio come faresti con il macerato di ortica.
Attraverso un semplice processo di macerazione, è possibile estrarre queste sostanze benefiche e trasformarle in un potente fertilizzante organico e un efficace insetticida naturale. Scopriremo come preparare questo macerato, le sue molteplici applicazioni e i meccanismi di azione che lo rendono uno strumento indispensabile per la coltivazione biologica.
Indice
- Come preparare il macerato di foglie di pomodoro in pochi semplici passaggi
- Utilizzo del macerato come fertilizzante organico per piante e ortaggi
- Proprietà insetticida del macerato contro afidi e altri parassiti
- Combattere efficacemente la cavolaia con il macerato di foglie di pomodoro
- Meccanismi di azione del macerato contro la cavolaia nelle crucifere
- Modalità di applicazione e frequenza del trattamento con il macerato
Come preparare il macerato di foglie di pomodoro in pochi semplici passaggi
La preparazione del macerato di foglie di pomodoro è un processo semplice e rapido che richiede pochi passaggi. Innanzitutto, raccogliete le foglie di pomodoro fresche o le femminelle recuperate dalla potatura durante i mesi estivi, avendo cura di scartare eventuali foglie malate.
Come quantità, considerate circa 300 grammi di foglie per ogni litro d’acqua utilizzato. Successivamente, immergete le foglie in un contenitore riempito d’acqua, preferibilmente piovana, anche se non è strettamente necessario.
Infine, lasciate macerare il composto per un periodo variabile a seconda dell’utilizzo desiderato, smuovendo occasionalmente. Il macerato può essere utilizzato subito o conservato in flaconi chiusi per evitare l’ossidazione.
Utilizzo del macerato come fertilizzante organico per piante e ortaggi
Una delle applicazioni più comuni del macerato di foglie di pomodoro è come fertilizzante organico ricco di sostanze nutritive. Dopo una macerazione prolungata di 2-3 settimane, l’estratto ottenuto può essere reintrodotto nel ciclo colturale, fornendo nuova energia e vigore alle piante.
Questo fertilizzante naturale può essere utilizzato sia negli orti che per le piante d’appartamento, apportando un prezioso apporto di azoto e altri nutrienti. Per quest’ultimo utilizzo, il macerato deve essere filtrato e diluito in un rapporto di 1:10 con acqua, mentre per l’orto può essere applicato tal quale. Una volta assimilato, le foglie delle piante trattate appariranno più verdi e brillanti.
Proprietà insetticida del macerato contro afidi e altri parassiti
Oltre ad essere un eccellente fertilizzante, il macerato di foglie di pomodoro possiede anche proprietà insetticida e antiparassitarie. Tra le sostanze chimiche presenti nelle foglie, la solanina, una glicoalcaloide tossica, svolge un ruolo fondamentale nel respingere insetti e funghi.
Attraverso la macerazione, questa sostanza viene concentrata e può essere nebulizzata direttamente sulle foglie, risultando particolarmente utile contro gli afidi nei mesi di maggio e giugno. Tuttavia, l’aspetto più interessante riguarda l’azione contro un pericoloso parassita autunnale: la cavolaia, che attacca cavoli, cavolfiori e altre crucifere.
Combattere efficacemente la cavolaia con il macerato di foglie di pomodoro
La cavolaia rappresenta uno dei principali nemici delle crucifere durante i mesi autunnali di settembre, ottobre e novembre. Il suo ciclo riproduttivo prevede la deposizione delle uova sulle foglie di cavoli e cavolfiori, dalle quali si schiuderanno i bruchi che si nutriranno delle piante, causando gravi danni ai raccolti.
Fortunatamente, il macerato di foglie di pomodoro offre uno strumento potentissimo per contrastare questa infestazione. Grazie alle sue componenti chimiche, come i glucosinolati e altri aromi sgradevoli per l’insetto, il macerato svolge una duplice azione protettiva.
Da un lato, crea una sorta di velo sulle foglie che dissuade le cavolaie dal depositare le uova, mentre dall’altro, gli odori sgradevoli le allontanano prima ancora che possano raggiungere le piante. Questo trattamento naturale si rivela particolarmente efficace nelle fasi iniziali dell’infestazione autunnale.
Meccanismi di azione del macerato contro la cavolaia nelle crucifere
I meccanismi attraverso i quali il macerato di foglie di pomodoro esercita la sua azione protettiva contro la cavolaia sono fondamentalmente due. Il primo coinvolge i glucosinolati, composti naturali presenti nelle foglie di pomodoro che, una volta nebulizzati sulle piante, formano una sorta di “velo protettivo” sulle foglie.
Questo strato dissuade le cavolaie femmine dal depositare le uova in quella zona, poiché percepiscono l’ambiente come non favorevole alla loro riproduzione. Il secondo meccanismo, invece, sfrutta gli aromi e gli odori sgradevoli rilasciati dal macerato, che allontanano le cavolaie prima ancora che possano avvicinarsi alle piante e deporre le uova.
Modalità di applicazione e frequenza del trattamento con il macerato
Per sfruttare appieno le proprietà insetticida e antiparassitaria del macerato di foglie di pomodoro contro la cavolaia, è necessario seguire alcune indicazioni. Innanzitutto, la macerazione deve essere più breve, di circa 5-6 giorni, al fine di preservare le sostanze chimiche responsabili dell’effetto repellente.
Successivamente, il macerato va filtrato accuratamente per rimuovere eventuali residui solidi e nebulizzato direttamente sulle piante da proteggere. Questo trattamento deve essere ripetuto con regolarità, specialmente dopo ogni pioggia che ne riduce l’efficacia.
Si consiglia di nebulizzare il macerato almeno una volta ogni 3-4 giorni, soprattutto nella fase iniziale dell’autunno, quando l’infestazione è ancora limitata.
Da Wikipedia:
Ciao
Volevo sapere se alle dosi da te consigliate per la preparazione dato sugli ortaggi va diluito 1 a 10 oppure. Assoluto
Per ottenere un estratto liquido dalle foglie di pomodoro, segui questa procedura:
Raccogli 2,5 kg di foglie di piante di pomodoro.
Colloca le foglie in un contenitore aperto e aggiungi 1 litro d’acqua, lasciandole in ammollo per 3 giorni.
Una volta trascorso il periodo di macerazione, filtra la soluzione ottenuta e diluiscila in 10 litri d’acqua.
In alternativa, puoi immergere le foglie in olio d’oliva o alcol per estrarne i principi attivi.
Utilizza l’estratto liquido così preparato per irrigare e fertilizzare le tue piante.
Per rispondere correttamente, avrei bisogno di qualche informazione aggiuntiva:
Stai parlando di preparare un concime liquido o solido dagli scarti di ortaggi?
Quale specifico metodo o ricetta stai seguendo per preparare questo concime?
Nelle istruzioni che hai, viene menzionata una diluizione 1 a 10 o vengono fornite dosi assolute?
Una volta che mi fornisci questi dettagli, sarò in grado di darti una risposta più precisa su come diluire o meno il preparato a base di ortaggi. In generale, i concimi liquidi richiedono una certa diluizione prima dell’uso, mentre quelli solidi vengono aggiunti direttamente al terreno senza diluizione. Ma le dosi specifiche dipendono dal metodo utilizzato.
Fammi sapere questi dettagli e sarò lieto di consigliarti nel modo più adeguato possibile!