Fibrillazione atriale: cause, sintomi e opzioni di trattamento

La fibrillazione atriale è una condizione cardiaca comune che coinvolge gli atri, le due cavità superiori del cuore. Durante questa condizione, gli atri non si contraggono in modo regolare, ma invece tremolano in modo irregolare. Ciò può causare una serie di conseguenze sulla salute cardiaca e generale. In questo articolo, esploreremo in dettaglio la fibrillazione atriale, comprese le sue cause, sintomi, diagnosi, possibili complicanze e opzioni di trattamento disponibili.

Fibrillazione atriale
Figura 1 – La fibrillazione atriale spiegata: sintomi, diagnosi e cure

Fibrillazione atriale: cause e fattori di rischio

La fibrillazione atriale può essere causata da una serie di fattori, tra cui l’età avanzata, l’ipertensione arteriosa, le malattie cardiache preesistenti, il diabete, l’obesità, il fumo, il consumo eccessivo di alcol e disturbi della tiroide. Alcuni fattori di rischio, come l’età e le malattie cardiache preesistenti, sono inevitabili, ma altri possono essere gestiti o prevenuti attraverso uno stile di vita sano.

Sintomi e diagnosi

I sintomi della fibrillazione atriale possono variare da persona a persona e possono includere palpitazioni, affaticamento, dispnea (difficoltà respiratoria), vertigini e sensazione di svenimento. Tuttavia, in alcuni casi, può essere asintomatica e può essere scoperta solo durante un esame medico di routine o un ECG.

Per diagnosticarla, il medico può richiedere un ECG per registrare l’attività elettrica del cuore. In alcuni casi, possono essere necessari altri test, come l’holter cardiaco o un monitoraggio event recorder, per registrare l’attività cardiaca per un periodo più prolungato e identificare eventuali episodi di fibrillazione atriale.

Complicanze e rischi associati alla fibrillazione atriale

La fibrillazione atriale può portare a una serie di complicanze e rischi per la salute. Una delle principali preoccupazioni è il rischio di coaguli di sangue che possono formarsi negli atri e viaggiare verso altre parti del corpo, come il cervello, causando ictus o embolia sistemica. Pertanto, è comune prescrivere anticoagulanti per ridurre il rischio di formazione di coaguli.

Inoltre, può influire sulla funzionalità cardiaca complessiva. Gli atri non si contraggono in modo efficace durante la fibrillazione atriale, il che può ridurre la capacità del cuore di pompare il sangue in modo efficiente e portare a una diminuzione della capacità di esercizio e affaticamento.

Opzioni di trattamento

Le opzioni di trattamento per la fibrillazione atriale dipendono dalla gravità dei sintomi e dalla presenza di eventuali complicanze. Il trattamento può includere l’uso di farmaci antiaritmici per ripristinare il ritmo cardiaco normale, anticoagulanti per ridurre il rischio di coaguli, cardioversione elettrica per ripristinare il ritmo normale mediante una scarica elettrica controllata e ablazione cardiaca per distruggere le aree anomale dell’atrio che causano la fibrillazione.

Stile di vita e prevenzione

Oltre al trattamento medico, adottare uno stile di vita sano può essere utile nel gestire la fibrillazione atriale e ridurre il rischio di complicanze. Ciò può includere l’adozione di una dieta equilibrata, l’esercizio regolare, la gestione dello stress, l’evitare il fumo e il consumo eccessivo di alcol, nonché il controllo delle condizioni di salute preesistenti come l’ipertensione arteriosa e il diabete.

Conclusioni

La fibrillazione atriale è una condizione cardiaca comune che richiede attenzione e gestione adeguata. È importante consultare un medico per una corretta diagnosi e un piano di trattamento personalizzato. Con una combinazione di trattamenti medici appropriati, uno stile di vita sano e una buona gestione delle condizioni di salute preesistenti, è possibile gestire efficacemente la fibrillazione atriale e ridurre il rischio di complicanze.

Fonti

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Nazzareno Silvestri

Sono Nazzareno, scrivo da Messina. Il mio amore per la divulgazione scientifica nasce tanti anni fa, e si concretizza nel pieno delle sue energie oggi, per Microbiologia Italia. Ho diverse passioni: dalla scienza al fitness. Spero che il mio contributo possa essere significativo per ogni lettore e lettrice, tra una pausa e l'altra.

5 commenti su “Fibrillazione atriale: cause, sintomi e opzioni di trattamento”

  1. Complimenti, interessante divulgare questo tema, mi permetto di offrirle il mio ultimo lavoro sulla Prevenzione della Fibrillazione Atriale: Cardiology & Vascular Research 3023;7(7):1-12 : The double sequential actions…..
    Dove si evince che il trattamento più efficace risulta essere la Prevenzione.
    Abbiamo imparato che la Prevenzione è molto più sicura, efficace ed economica.
    Dr Carlos A. Paterno M. (FESC).
    (Ho pubblicato altri articoli come l’effetto neurotossico del colesterolo, la relazione sulla rigidità delle arterie con l’utilizzo della tonometria per applanamiento, e la cefalea, il rigurgito mitralico, le extrasistoli attuali non sinusale, l’ipertensione con cifre sistodiastoliche “normali” ecc, considerando la Prevenzione al primo posto come ha scritto il famoso imperatore Giallo 4700 anni fa, e oggi la civiltà solo pensa a risolvere le conseguenze dei problemi senza sapere e senza investire in risolvere le vere cause, dunque i problemi continueranno ad esistere). Ecc ecc ecc

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    • Sono d’accordo con lei, la mia esperienza, sono iperteso e soffro di aritmie che curo con betabloccanti dedicati e mi è stato sospeso un antiaritmico cui preferisco non divulgare il nome del farmaco, che mi ha veicolato problemi nella conduzione degli impulsi elettrici.
      Ho subito almeno 15 cardioversioni elettriche dal 2012 ad oggi, varie flebo in p.s. che alle volte si sono dimostrate efficaci altre volte no.Ho subito 2 ablazioni transcatetere migliorando la mia anamnesi ma non sopprimendo gli episodi di fibrillazioni parossistiche.Lamia ipertensione è stata solo curata con farmaci, ma nessun medico specialista ha mai indagato dal profondo le cause di questa anomalia pressoria. È il compito del bravo specialista applicare tutte le sue conoscenze specifiche e utilizzare tutti i mezzi di avanguardia disponibili per tracciare un autentico completo profilo delle cause che generano questi squilibri.

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  2. Stimato paziente, dal 2007 che ho iniziato ad usare un apparecchio chiamato Tonometria arteriosa non invasiva ho scoperto l’inizio dell’ipertensione guardando la rigidità delle arterie e del volume cardiovascolare, dunque ho utilizzato una associazione terapeutica non tradizionale e ho soluzionato il problema della fibrillazione atriale parossistica anche qualcuno persistente. Ed è errato secondo me trattare l’ipertensione guardando solo la misura Sisto diastolica nel braccio che risulta essere la conseguenza di una malattia molto complessa come è l’ipertensione. Guardando la rigidità arteriosa e il volume cardiovascolare si osserva la “causa” l’origine dell’ipertensione e dunque la terapia è personalizzata e molto precisa. La misura con lo sfigmomanometro è ” relativa” per questo risulta difficile arrivare ad un equilibrio emodinamico soltanto guardando 2 numeri. La società in generale sempre agisce sulla conseguenze e non sulla causa, i medici non scappano a questo problema.
    Se aumenta la dellinquenza subito aumentano la sicurezza, no, si deve aumentare l’educazione.
    Uguale il caso dei ragazzi che escono del ballo e non possono guidare perché hanno bevuto un po’ di alcol, cosa hanno pensato, pagarli un taxi, no, sbagliato, deve incrementare l’educazione, e così via.

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  3. Salve può essere più chiaro sulla cura da lei effettuata ed indicata con le parole”associazione terapeutica non tradizionale? “Grazie

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  4. Si, stimato Baldassare Lupo, questa è una storia lunga 50 anni però farò una sintesi ma sempre disponibile a qualche chiarimento. Di solito in medicina si utilizzano medicinali che agiscono bloccando gli effetti patologici la sostanza chiamata Angiotensina II (sartani) associata a diuretici (frequentemente in una sola compressa) , sono altre associazioni “tradizionali” come ACE inibitori più diuretici, oppure ACE + diuretici o bloccante dei canali del calcio (vasodilatatori), anche i sartani in combinazioni con questi bloccante dei canali del calcio.
    I diuretici possono aumentare l’acido urico la glicemia che dopo irrigidiscono le arterie, anche abbassando il volume cardiovascolare provocano la liberazione dell’ormone aldosterone (cugina del cortisolo e della progesterone che alla volta aumentano dopo il volume cardiovascolare più di quello che dovrebbe scendere, lo quale ho dimostrato con diversi lavori scientifici)
    Nell’essere umano la Angiotensina innesca la Aldosterone, e questa che agisce aumentando il volume cardiovascolare, dunque io uso la sostanza che blocca la Angiotensina più il blocco sequenziale dell’aldosterone ( non tradizionale: chiamati mineralocorticoid Receptor antagonists ) per una lunga storia che potrebbe aumentare il potassio, e per precauzione (paura) i medici non usano. Io essendo cardiologo e clinico conosco anche la funzione dei reni, valuto e informo ai pazienti (90 minuti di visita) coinvolgo a loro per avere attenzione con i controlli della funzione renale e il problema della iperpotassemia non subentra.
    Il problema sarebbe lungo di spiegare circa un’ora, però per rispetto a lei intento sintetizzare. In Italia non esiste trattare la ipertensione all’inizio, non la sanno riconoscere ,( ho pubblicato diversi lavori per questo) considerando che un’arteria comincia a “invecchiare” dopo 8 anni ( otto!!!) Ho imparato questo con il prof Berenson Gerald in USA ecc ecc Dunque trattare un paziente per prima volta per ipertensione a 50, 60, 70 o più anni significa avere già una cardiopatia ipertensiva e nefriescletosi che impedisce eliminare il potassio normalmente, dunque in adulti grandi +50 anni potrebbe aumentare il potassio, non in più Giovanni, dunque non è la medicina che lo aumenta come dicono i medici, è la conseguenza di un paziente trattato con decenni di ritardo.
    Pero questa associazione “non tradizionale” mi porta ad evitare la fibrillazione atriale, consequenza di untipertensione non trattata o mal trattata che potrebbe finire in ablazione, ictus, insufficienza cardiaca, la morte. Tel 3335962515 per chiarimenti, che meritano tutti i cittadini pazienti e non, sono a disposizione, come sono stato nella mia vita di 53 anni di medico, dedicato alla Prevenzione Cardiovascolare

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