Studio rivoluzionario: l’alcol può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari

Il dibattito sugli effetti del consumo di alcol sul nostro organismo ha da sempre destato interesse e ha generato molteplici opinioni contrastanti, un nuovo studio rivela che il suo consumo moderato può ridurre il rischio in infarto e ictus. Spesso ci si sofferma sui generici effetti sulla salute senza considerare che l’alcol, come qualsiasi altra sostanza, può avere effetti sia dannosi che benefici su diversi organi del corpo umano. È importante comprendere che il consumo moderato di alcol può influire sul rischio di sviluppare determinate patologie, come ad esempio le malattie cardiovascolari, che rappresentano una delle principali cause di morbilità e mortalità nel mondo.

Alcol ridurre rischio infarto e ictus
Figura 1 – Un nuovo studio rivela che il consumo moderato di alcol può ridurre il rischio di infarto e ictus

L’alcol può ridurre rischio di infarto e ictus

Un recente studio condotto dalla Yale School of Medicine di New Haven, negli Stati Uniti, ha approfondito l’associazione tra il consumo moderato di alcol e il rischio di eventi cardiovascolari a distanza. I ricercatori hanno voluto indagare se gli effetti dell’alcol sull’attività del network neuronale potessero mediare tale associazione. Il sistema nervoso svolge un ruolo fondamentale nel controllo del cuore attraverso una complessa rete neuronale che regola vari aspetti della funzionalità cardiovascolare.

Le malattie cardiovascolari rappresentano un gruppo di condizioni che coinvolgono il cuore e i vasi sanguigni. Queste patologie sono una delle principali cause di morbilità e mortalità a livello mondiale. Comprendono condizioni come l’infarto del miocardio (attacco di cuore), l’ictus, l’insufficienza cardiaca, le malattie delle arterie coronarie e le malattie valvolari cardiache.

Fattori di rischio delle malattie cardiovascolari

Esistono diversi fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari. Alcuni dei principali fattori di rischio includono:

  • Ipertensione arteriosa: una pressione sanguigna elevata può danneggiare i vasi sanguigni e aumentare il rischio di malattie cardiache.
  • Colesterolo alto: alti livelli di colesterolo nel sangue possono causare la formazione di placche nelle arterie, ostacolando il flusso sanguigno.
  • Fumo di sigaretta: il fumo danneggia i vasi sanguigni e aumenta il rischio di formazione di coaguli di sangue.
  • Diabete: le persone con diabete sono più soggette a sviluppare malattie cardiovascolari a causa dei livelli elevati di zucchero nel sangue.
  • Obesità: l’eccesso di peso può aumentare la pressione sanguigna, i livelli di colesterolo e il rischio di malattie cardiache.
  • Sedentarietà: uno stile di vita sedentario può contribuire all’aumento di peso, all’ipertensione e al deterioramento della salute cardiovascolare.
  • Stress: livelli cronici di stress possono influire negativamente sulla salute del cuore.

Metodologia dello studio

Lo studio ha analizzato i dati provenienti dalla Mass General Brigham Biobank e ha coinvolto oltre 700 soggetti che avevano completato un periodo di sorveglianza sanitaria. I partecipanti hanno anche sottoposto una Pet cerebrale per valutare la funzionalità delle diverse aree del cervello. I pazienti sono stati suddivisi in tre gruppi in base al consumo di alcol settimanale: non bevitori, bevitori moderati (1-14 bicchieri a settimana) e bevitori eccessivi (oltre 14 bicchieri a settimana).

Risultati dello studio

Alla fine del periodo di follow-up di circa tre anni e mezzo, i ricercatori hanno valutato il numero di eventi vascolari occorsi, tra cui mortalità, infarto, ictus, vasculopatie periferiche, scompenso cardiaco e rivascolarizzazioni coronariche, mettendolo in relazione con i dati della Pet cerebrale. È emerso che i pazienti con un consumo moderato di alcol presentavano una riduzione del rischio di eventi cardiovascolari pari al 22% rispetto ai non bevitori. Questo risultato era in parte attribuibile a una minore stimolazione del network neuronale nelle aree associate allo stress, come evidenziato dalle immagini della Pet. Al contrario, i bevitori eccessivi hanno mostrato un aumento significativo del rischio cardiovascolare rispetto sia ai bevitori moderati che ai non bevitori.

Perché il consumo moderato di alcol riduce il rischio di infarto e ictus?

Diversi studi hanno dimostrato che un consumo moderato di alcol è associato a un minore rischio di demenza, a una ridotta funzione cognitiva e a una minore atrofia cerebrale nelle persone di mezza età o anziane. Sebbene i meccanismi esatti attraverso cui l’alcol agisce non siano ancora del tutto compresi, si sa che alcune sostanze presenti soprattutto nel vino, come il resveratrolo e alcuni flavonoidi, possiedono proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Di conseguenza, un consumo moderato di vino sembra esercitare un effetto benefico sia sul sistema cardiovascolare che sul sistema nervoso.

Conclusioni

Lo studio condotto dalla Yale School of Medicine ha fornito ulteriori evidenze sull’associazione tra il consumo moderato di alcol e il rischio di eventi cardiovascolari. I risultati hanno dimostrato che una quantità moderata di alcol può contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiache e vascolari. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che un consumo eccessivo di alcol può avere effetti negativi sulla salute, pertanto è importante mantenere una moderazione nell’assunzione di bevande alcoliche.

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Nazzareno Silvestri

Sono Nazzareno, scrivo da Messina. Il mio amore per la divulgazione scientifica nasce tanti anni fa, e si concretizza nel pieno delle sue energie oggi, per Microbiologia Italia. Ho diverse passioni: dalla scienza al fitness. Spero che il mio contributo possa essere significativo per ogni lettore e lettrice, tra una pausa e l'altra.

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