Informazione | Valore |
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Numero atomico | 72 |
Massa atomica | 178.49 g.mol -1 |
Elettronegativita’ | 1.3 |
Densita’ | 13.07 g.cm-3 at 20°C |
Punto di fusione | 2200 °C |
Punto di ebollizione | 5200 °C |
Raggio di Vanderwaals | 0.161 nm |
Raggio ionico | 0.075 nm |
Isotopi | 10 |
Guscio elettronico | [ Xe ] 4f14 5d2 6s2 |
Energia di prima ionizzazione | 530 kJ.mol -1 |
Energia di seconda ionizzazione | 1425.5 kJ.mol -1 |
Energia di terza ionizzazione | 2244.3 kJ.mol -1 |
Energia di quarta ionizzazione | 3207.5 kJ.mol -1 |
Potenziale Standard | -1.68 V ( HfO2+/ Hf ) |
Scoperto da | Dirk Coster nel 1923 |
Caratteristiche dell’Afnio
L’afnio è un metallo luminoso e duttile di colore argenteo, che resiste alla corrosione grazie alla formazione di uno strato di ossido duro e impermeabile sulla sua superficie. È un metallo che non viene attaccato dagli alcali e dagli acidi, ad eccezione dell’acido ipofluorico. Risulta essere un elemento difficile da separare dallo zirconio, poiché i due elementi hanno atomi con dimensioni simili.

Applicazioni
L’atomo dell’afnio e i suoi composti sono impiegati nel controllo delle barre nei reattori nucleari e nei sottomarini nucleari, in quanto questo metallo risulta essere un eccellente assorbitore di neutroni, inoltre ha un punto di fusione elevato ed è molto resistente alla corrosione. E’ utilizzato anche nella produzione di leghe e ceramiche per alte temperature, grazie alla resistenza ad alte temperature di alcuni dei suoi composti refrattari, che non si sciolgono se non a temperature molto elevate.
L’afnio nell’ambiente
L’afnio è un elemento estremamente raro, presente in natura in due minerali: l’afnono ed l’alvite. La produzione industriale dell’afnio metallico non supera le 50 tonnellate l’anno. Non esistono dati certi sulle riserve di afnio, ma possono essere stimate in base a quelle dello zirconio.
L’Afnio e la salute umana
Per quanto riguarda la tossicità dell’afnio, il metallo in sé non sembra essere tossico. Tuttavia, tutti i composti dell’afnio dovrebbero essere considerati tossici, anche se l’evidenza iniziale suggerisce che il pericolo è limitato. Le polveri metalliche costituiscono un pericolo di esplosione.
L’esposizione all’afnio può avvenire attraverso l’inalazione, l’ingestione e il contatto con la pelle e gli occhi. Anche se l’afnio metallico è insolubile in acqua, soluzioni saline o sostanze chimiche dell’organismo, la sovraesposizione può causare lievi irritazioni di occhi, pelle e membrane mucose. Non sono stati riportati segni e sintomi di esposizione cronica negli esseri umani. Tuttavia, è importante prestare attenzione all’esposizione e seguire le precauzioni di sicurezza appropriate.
Inquinamento ambientale
Gli effetti dell’afnio metallico o delle sue polveri sulla salute degli animali sono poco noti. Tuttavia, gli studi su animali hanno rivelato che i suoi composti possono causare irritazione agli occhi, alla pelle e alle membrane mucose, nonché danni al fegato. La LD50 orale del tetracloruro di afnio nei ratti è di 2,362 mg/kg, mentre la LD50 intraperitoneale dell’ossidocloruro di afnio è di 112 mg/kg.
(LD50 è una singola dose di sostanza che causa la morte del 50% della popolazione animale da esposizione alla sostanza attraverso ogni altra via che non sia l’inalazione. Solitamente espressa in mg o g di materiale per kg di peso dell’animale (mg/kg o g/kg).)
Non sono stati riportati effetti negativi dell’afnio sull’ambiente.