La colonna di Vinogradskij

La colonna di Vinogradskij è un ecosistema microbico artificiale in miniatura, noto per la cultura di grandi diversità di microrganismi, e di sedimenti, in particolare quello dello zolfo. Fu inventato a fine dell’800 dal microbiologo Russo, Sergej Vinogradskij, (1856-1953) un noto Microbiologo Russo.

Da allora è ancora spesso utilizzata nello studio di molti microrganismi.
Essi, consiste in un piccolo cilindro in vetro, oppure di plastica (ovvero 30 cm circa di lunghezza e 5 cm di diametro) costituito da circa 1/3 di fango e acqua di stagno, carbonio (come carta di giornale) gusci d’uovo e solfato di calcio (come gesso).
Esponendo la colonna alla luce del sole per mesi, si producono alla colonna un gradiente di Aerobiosi e un gradiente di zolfo, essi contribuiscono alla crescita di vari tipi di microrganismi. Come clostridium, desulfovibrio, chlorobium ed ovviamente alghe.

colonna di Vinogradskij

Come si realizza la colonna di Vinogradskij?

Nella colonna, a seconda dalle sostanze aggiunte, si formano numerosi gradienti di concentrazione, essi contribuiscono alla crescita di vari microrganismi. Ci sono 2 fasi. L prima, la fase aerobica (acqua di stagno e fango) e per finire, la fase anaerobica, ovvero il fondo nella colonna. Un’ altro livello anaerobico, lo si può realizzare con l’aggiunta di fango, pertanto il contenitore sarà così pieno per circa 2/3. Rimuovendo i pezzi di legno, le bolle e detriti vari. Il fango si aggiunge di circa del 0,25% w/w di carbonato di calcio, per poi di circa 0,50% w/w di solfato di calcio o di sodio, e anche gusci d’uovo, per poi mescolare il tutto con pezzi di giornale (anche il fieno può andare bene) per la cellulosa.

L’ultimo è invece costituito dal 50% di acqua di stagno e da 50% di aria, la colonna deve essere sigillata per evitare che il tutto evapori.

Se, nel caso si dovessero modificare, aggiungendo fosfato, nitrato e zolfo nella colonna, essi contribuiscono nella crescita di vari batteri di tipo anaerobiche a quelle invece aerobiche della colonna.

Dopo circa due mesi di conservazione, sarà già possibile notare crescita di alghe e altre varie colonie batteriche. Tuttavia saranno presenti delle piccole zone rosse, sta a indicare che li stanno crescendo dei batteri porpora non-sulfurei (Rhodospillaceae) o anche batteri sulfurei porpora (Chromatium).

Rhodospillaceae: Sono una famiglia di proteobatteri, di batteri porpora che producono energia presso la fotosintesi.

Chromatium: Essi sono batteri gram-negativi, alla quale vivono in acqua. Essi fanno parte della famiglia dei Chromatiaceae.

Conclusioni

Dunque, questa è la nota colonna di Vinogradskij. Ancora oggi, questa piccola colonna, rimane ancora nei giorni nostri, una grande ed interessante dimostrazione di fototrofia, chemioautotrofia ed anche di ecologia dei microrganismi.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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