L’Influenza dell’Alimentazione sulla Salute Cerebrale degli Anziani

In questo articolo di Microbiologia Italia parleremo della correlazione tra Alimentazione e Salute Cerebrale degli Anziani. L’alimentazione svolge un ruolo cruciale nella salute cerebrale degli anziani. Recentemente, numerosi studi sulla salute cognitiva degli anziani hanno evidenziato che l’insicurezza alimentare è un fattore di rischio per i deficit cognitivi. Molta della popolazione anziana non segue una dieta appropriata, il che può avere gravi conseguenze sulla loro salute cerebrale.

Il Legame tra Alimentazione e Cognizione

Il legame tra la salute cerebrale e l’apporto nutrizionale è bidirezionale. Le abilità cognitive, come la memoria a breve e medio termine e la capacità di pianificare e organizzare le attività quotidiane, sono fortemente influenzate da un adeguato apporto di micronutrienti e macronutrienti. Questi includono acido folico, vitamina B12, carotenoidi, fibre insolubili e grassi polinsaturi, in particolare gli omega-3. D’altra parte, l’atto del mangiare non è solo nutrimento ma anche una fonte di gratificazione e convivialità.

I sintomi depressivi, i disturbi nella pianificazione dei pasti e della dieta, e i problemi iniziali di deglutizione spesso costituiscono i primi segni comportamentali e cognitivi di un deterioramento cognitivo iniziale noto come disturbo neuro-cognitivo minore. Questi sintomi possono portare all’isolamento sociale, influenzare l’apporto nutrizionale e accelerare il declino cognitivo, contribuendo all’evoluzione verso forme conclamate di demenza. In sintesi, la dieta ha un impatto significativo sulle capacità cognitive e comportamentali. I disturbi iniziali, spesso trascurati, possono a loro volta influenzare negativamente le abitudini alimentari.

I Nutrienti Essenziali per Invecchiare Bene

Diversi studi scientifici hanno dimostrato il ruolo cruciale di alcuni nutrienti e ormoni regolatori, come la ghiandola tiroidea, nello sviluppo delle forme di demenza neurodegenerativa e vascolare più comuni. Tra le categorie di nutrienti più protettive, spiccano le vitamine del gruppo B (B6, B12 ed acido folico), gli antiossidanti (vitamina E, vitamina C, carotenoidi, flavonoidi, vitamina D) e gli acidi grassi polinsaturi omega-3. Ad esempio, uno studio condotto sulla biobanca del Regno Unito su 26.700 individui ha evidenziato una forte correlazione tra il contenuto di acidi grassi omega-3 e il rischio di sviluppare la Demenza di Alzheimer, soprattutto negli uomini ultrasessantenni.

La Lancet Commission on Dementia Prevention ha stimato che circa il 22% dei casi di deterioramento cognitivo che progrediscono verso forme avanzate di demenza potrebbe essere prevenuto con la correzione di regimi alimentari inadeguati, il controllo del diabete e dei sintomi neuropsichiatrici. Di conseguenza, integratori nutrizionali contenenti nutrienti del gruppo B, vitamina E, vitamina C, selenio, omega-3 e colina sono fortemente consigliati come parte del trattamento delle prime fasi della demenza.

Importanza di Frutta e Verdura

Non è solo il consumo giornaliero di frutta e verdura a essere fondamentale, ma anche l’equilibrio tra nutrienti protettivi. In questo contesto, la dieta mediterranea si è dimostrata efficace nel ridurre significativamente il rischio di Demenza di Alzheimer, sia tra i soggetti cognitivamente integri che tra quelli con iniziale deterioramento cognitivo. Tuttavia, va sottolineato che l’efficacia della dieta può variare in base alla disponibilità economica e alle abitudini alimentari locali, che spesso non sono in linea con gli standard nutrizionali raccomandati.

Altri Fattori Implicati

Oltre all’alimentazione, diversi altri fattori influiscono sulla salute cerebrale degli anziani. Questi includono il controllo della pressione arteriosa, il mantenimento di un indice di massa corporea adeguato, la gestione del diabete e dei livelli di colesterolo e trigliceridi, la valutazione e il monitoraggio della funzione uditiva, la storia di traumi cranici, il sonno, l’attività fisica, il fumo di sigaretta e l’assunzione di alcool. La solitudine e l’isolamento sociale, spesso legati a difficoltà finanziarie nell’affrontare spese mediche e dentali, sono anche fattori rilevanti. Questi aspetti socio-economici rientrano nella checklist Sunfrail, un set di parametri utilizzati per identificare la vulnerabilità e la fragilità negli anziani.

Percorsi Alimentari nella Terapia Preventiva della Demenza

In Italia, sono disponibili percorsi strutturati nei Centri per i Disturbi Cognitivi e la Demenza per supportare i pazienti anziani. La valutazione tempestiva dei disturbi cognitivi e l’attenzione al fattore nutrizionale stanno diventando sempre più importanti nella formazione dei giovani medici. L’uso di alimenti speciali e la promozione della dieta mediterranea come parte della terapia non farmacologica della demenza richiedono un’attenta valutazione delle funzioni di deglutizione, delle abitudini alimentari, dell’idratazione, della composizione corporea e della forza muscolare, insieme alla storia clinica e farmacologica dei pazienti con disturbi cognitivi.

La prevenzione e il trattamento della demenza richiedono un approccio multidisciplinare, che considera l’alimentazione come uno dei pilastri fondamentali per invecchiare in salute.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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