Il 29 ottobre segna un importante appuntamento nel calendario della salute in Emilia-Romagna e nel mondo intero, poiché è la Giornata Mondiale contro l’Ictus Cerebrale. Questa patologia, conosciuta anche come colpo apoplettico o attacco cerebrale, rappresenta una minaccia improvvisa al benessere del cervello. È cruciale capire cosa sia l’ictus e come prevenirlo, poiché le sue conseguenze possono essere devastanti.

Comprendere l’Ictus Cerebrale
L’ictus cerebrale può manifestarsi in due forme principali: l’ictus ischemico e l’ictus emorragico. Nel primo caso, il cervello smette di ricevere sangue a causa della chiusura o rottura di un’arteria, mentre nell’ictus emorragico, il cervello viene invaso da sangue a causa di una rottura arteriosa. Entrambe queste situazioni hanno un impatto improvviso e grave sulla salute cerebrale.
I Sintomi dell’Ictus
Riconoscere tempestivamente i sintomi dell’ictus è fondamentale per una rapida assistenza. Questi sintomi possono colpire anche persone apparentemente in buona salute e includono:
- Paralisi
- Formicolio al viso, braccio e gamba
- Vista annebbiata o diminuita in uno o entrambi gli occhi
- Difficoltà a pronunciare o comprendere frasi
- Perdita di equilibrio, vertigine o mancanza di coordinazione
È importante notare che questi sintomi possono essere transitori, costanti o peggiorare con il tempo.
L’Ictus in Emilia-Romagna
L’Emilia-Romagna non è immune all’ictus cerebrale, e i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ci ricordano che questa patologia colpisce ogni anno oltre 12 milioni di persone nel mondo. In Italia, l’ictus è responsabile del 9-10% di tutti i decessi e rappresenta la seconda causa di morte nelle malattie cardiovascolari, subito dopo l’infarto.
Fattori di Rischio
È importante comprendere i fattori di rischio associati all’ictus, poiché la loro presenza può aumentare significativamente la probabilità di sviluppare questa patologia. Tra i principali fattori di rischio ci sono:
- Fumo
- Obesità
- Sedentarietà
- Diabete
- Ipertensione arteriosa
- Anomalie cardiache e vascolari
In Emilia-Romagna, nel 2022, si è riscontrato un aumento dei pazienti ricoverati con ictus sistemico acuto. Le chiamate al 118 per “sospetto ictus” sono state quasi 14mila. Questi dati indicano la necessità di una maggiore consapevolezza e di un impegno nella prevenzione.
La Regione Emilia-Romagna e la lotta all’Ictus
La Regione Emilia-Romagna ha compreso da tempo l’importanza di affrontare l’ictus in modo completo, garantendo un’assistenza tempestiva e di alta qualità. Le strutture sanitarie sono organizzate secondo il modello Hub & Spoke delle reti cliniche integrate, con 12 Stroke Unit specializzate nella gestione dell’ictus.
Trombolisi Endovenosa
Tra le misure cruciali adottate, vi è l’erogazione della trombolisi endovenosa, un trattamento farmacologico che permette di dissolvere un trombo o un embolo. Questo trattamento è disponibile presso diverse strutture, tra cui gli Ospedali di Piacenza, Fidenza, Reggio-Emilia, Imola, Ravenna, Forlì e Rimini, che sono Stroke Unit di I livello. Altre 5 Stroke Unit di II livello si trovano in AOU Parma, AOU Modena, IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche dell’AUSL di Bologna, AOU Ferrara e Ospedale Bufalini di Cesena dell’AUSL Romagna.
Conclusioni
La Giornata Mondiale contro l’Ictus Cerebrale del 29 ottobre è un richiamo all’importanza di prevenire questa patologia e di riconoscerne tempestivamente i sintomi. La Regione Emilia-Romagna è impegnata nella lotta contro l’ictus, non solo fornendo assistenza di alta qualità ma anche sensibilizzando la popolazione sull’adozione di stili di vita sani. La prevenzione è la chiave per proteggere la salute cerebrale e ridurre l’incidenza dell’ictus.