Autismo: gli anticorpi materni HSV-2 aumentano il rischio

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Il disturbo dello spettro autistico (ASD) non ha nessuna causa conosciuta, e la sua crescente incidenza ha portato molti ricercatori a studiarne i fattori d’influenza. È ormai definitiva l’assenza di correlazione tra autismo e vaccini, ma possono esistere diversi altri fattori, compresi quelli ambientali, genetici e le risposte immunitarie materne. È stato recentemente effettuato un nuovo studio proprio su quest’ultima categoria, trovando un’associazione tra le donne in gravidanza con infezione da virus Herpes Simplex di tipo 2 (HSV-2) e il rischio di ASD nei loro figli.

Le donne (e uomini) affetti da HSV-2  non mostrano sintomi; piuttosto, il virus rimane in una forma non replicativa quiescente dopo un’iniziale infezione acuta. La fase acuta si verifica quando il virus inizia la replicare di nuovo, e trae vantaggio dalla produzione di anticorpi HSV-specifici come parte della risposta immunitaria. Questi anticorpi HSV-specifici sono stati trovati associati con il rischio di ASD nei figli di madri precedentemente infettate.

Il team di ricerca, guidato da Milada Mahic e W. Ian Lipkin, ha esaminato gli anticorpi materni in diversi patogeni associati con aborto spontaneo. Non c’era alcuna associazione tra rischio di ASD e la risposta all’immunoglobulina G per Toxoplasma gondii, virus della rosolia, citomegalovirus, o HSV-1 (un gruppo di agenti patogeni che possono essere passati dalla madre al feto). Tuttavia, livelli elevati di anticorpi HSV-2 in donne gravide sono stati associati con un elevato rischio di ASD nei loro figli.

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Virus Herpes Simplex

A differenza del patogeno stesso, questi anticorpi materni sono in grado di attraversare la barriera placentare. “Se l’herpes dovesse attraversare la placenta e raggiungere il feto, [il feto] sarebbe certamente morto”, spiega Lipkin.

Come gli anticorpi per HSV-2 o altri agenti infettivi possano influenzare questo rischio è ancora sconosciuto; gli anticorpi possono attraversare la placenta per interagire con il feto stesso, o possono influenzare le citochine a cui è esposto il feto.

I bambini con ASD sono stati identificati per la Autism Birth Cohort attraverso il questionario di screening alle età 3, 5 e 7. Ci sono stati un minor numero di femmine che maschi con ASD in questo gruppo, quindi un effetto sesso-specifico avrà bisogno di uno studio più ampio per la conferma. Il ASD si verifica più sui maschi che sulle femmine.

Mentre i risultati devono essere ripetuti, la constatazione che specifici anticorpi materni possono aumentare il rischio di ASD hanno importanti implicazioni nella prevenzione dei rischi.

La maggior parte degli anticorpi materni, comunque, non causa danni al feto in via di sviluppo ed è importante per la protezione e la difesa dal momento che, per raggiungere la piena maturità, il sistema immunitario impiega anni dopo la nascita.

 

Salvatore Gemmellaro

Fonte: American Society for Microbiology

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e scrivo per Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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