Tossicologia forense

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By Francesca Maisto

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La tossicologia forense è una branca della tossicologia nel servizio forense. I metodi di conferma debbono garantire l’identificazione certa e la quantificazione accurata delle sostanze di interesse (sostanze parenti e/o loro metaboliti) con idonea sensibilità e specificità.

Diverse sostanze d'abuso. Fonte - www.medicalsystems.it
Figura 1 – Diverse sostanze d’abuso. Fonte – www.medicalsystems.it

Tossicologia forense: le origini

La tossicologia forense è un campo scientifico con i contributo del medico spagnolo Mathieu Orfila. Nel 181 Orfila pubblica “Traité des Poisons”, testo che rivoluzionava le tecniche analitiche. Nel suo articolo, ha fornito un approccio sistematico alle proprietà chimiche e fisiologiche dei veleni.

C’è differenze tra Veleno e Farmaco?

Ogni sostanza è un veleno: la giusta dose differenzia un farmaco da un veleno.

Cocaina e pillole
Figura 2 – Cocaina e pillole

La differenza tra farmacodinamica e farmacocinetica:

La farmacodinamica è una parte della farmacologia che studia studia l’interazione tra farmaci e recettori che può essere di due principali tipi dal momento che un farmaco può agire da agonista o da antagonista. La farmacocinetica descrive il destino di un farmaco sin dall’ingresso fino all’espulsione dall’organismo.

E’ distinta in quattro processi precisi:

  • Assorbimento 
  • Distribuzione 
  • Metabolismo 
  • Eliminazione
Rappresentazione del percorso di assimilazione/eliminazione di una sostanza nell'organismo umano
Foto 3 – Rappresentazione del percorso di assimilazione/eliminazione di una sostanza nell’organismo umano. Fonte – https://ADME

Le analisi compiute dal tossicologo forense

La raccolta del campione deve essere effettuata da personale qualificato ed autorizzato, che deve spiegare la procedura di raccolta del campione alla persona sottoposta ad accertamento analitico, deve compilare il verbale di prelievo, il modulo della catena di custodia e far firmare il consenso informato.

Fa differenza la ricerca di una specifica sostanza se il campione viene ritrovato su:

  • Su cadavere
  • Su vivente
  • Su materiale non biologico

Su cadavere gli esami fondamentali sono: 

  • Esame Anatomia isto – patologica; Consiste in un esame macroscopico del cadavere con riguardo alle mucose e al colore della cute.
  • Analitica tossicologica; Nella morte con coinvolgimento tossicologico questo importante criterio e rappresenta un irrinunciabile step diagnostico.
  • Valutazione post mortem; In campo tossicologico si deve escludere/considerare altre cause di morte fornendo informazioni statistiche sull’ uso/abuso di sostanze tossiche.

Quali principali prelievi possono essere effettuare su vivente?

  • SANGUE (saliva in alternativa): accertamento di “attualità d’uso”; utile, ove possibile, accertamento clinico complementare -prelievo invasivo, consenso. 
  • URINA: accertamento semplice, max 24-48 ore; rilievo dei metaboliti -prelievo non invasivo, scarsa rilevanza clinica. 
  • SERIE DI URINE “random”: accertamento di consumo o di dipendenza in corso; essenziale l’accertamento clinico complementare. 
  • UNGHIE E CAPELLI: Con le analisi dei capelli e delle unghie si posso rilevare con precisione quale tipo di droghe è stata utilizzate fino a 90 giorni prima del test.
Esame di routine su campione ematico per la ricerca tossicologica.
Foto 4 – Esame di routine su campione ematico per la ricerca tossicologica.

Nei Laboratori di Tossicologia Forense e di Analisi Chimico-Tossicologiche possono essere eseguite indagini per:

  • Ricerca routinaria di amfetamine e derivati, barbiturici, benzodiazepine, buprenorfina, cannabinoidi, cocaina e metaboliti, ketamina, metadone, oppiacei in matrici convenzionali
  • Ricerca e dosaggio dell’alcol etilico ed altri veleni volatili nel sangue
  • Farmaceutiche potenzialmente tossiche in liquidi e tessuti cadaverici
  • Ricerca e determinazione quantitativa di sostanze stupefacenti in preparazioni del mercato illecito
Test su campione di urina umana per la ricerca tossicologica di sostanze stupefacenti.
Foto 5 – Test su campione di urina umana per la ricerca tossicologica di sostanze stupefacenti. Fonte – https://www.google.com

Se le analisi rilevino la presenza di più sostanze, il referto dovrà contenere i nomi delle sostanze rilevate e le relative concentrazioni ed i relativi cut-off. La procedura generale prevede che Il campione venga esaminato in spettrometria di massa (fornendo informazioni sulla struttura della molecola), abbinata ad un gas cromatografo (GC/MS) e/o alla cromatografia liquida (LC/MS) che hanno una elevata efficacia separativa.

Conclusioni

La tossicologia forense continua ad essere un campo dinamico con applicazioni tecnologiche in evoluzione. Uso di droghe nel mondo in aumento, dice il World drug report dell’Unodc.

Il mercato della droga non conosce crisi e la pandemia con le sue implicazioni socio-economiche rischia di aggravare uno dei problemi più annosi a livello globale nei suoi vari aspetti (produzione, spaccio, consumo) e le sue profonde ricadute sulla salute pubblica. In Italia, grandi quantità di risorse finanziarie e umane vengono spese per combattere il problema. Le conoscenze e le informazioni fornite da ciascuno di questi professionisti possono aiutare, collettivamente o individualmente, il tossicologo forense a risolvere i misteri che circondano la morte.

Fonti:

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