La scoperta di un cranio datato tra il 2687 e il 2345 a.C. appartenente a un uomo di circa 30-35 anni ha aperto una nuova finestra sulla storia della medicina. Gli scienziati hanno osservato una grande lesione neoplastica e circa 30 metastasi nel cranio, insieme a segni di taglio probabilmente realizzati con uno strumento metallico. Questi segni potrebbero rappresentare la prima evidenza di chirurgia anticancro. La scoperta, pubblicata su “Frontiers in Medicine”, suggerisce che gli antichi egizi potevano aver tentato interventi chirurgici per trattare il cancro, dimostrando avanzate competenze mediche e un approccio esplorativo ai trattamenti oncologici.
Il Contesto Storico e Medico degli Antichi Egizi
Le Competenze Mediche degli Antichi Egizi
Gli antichi egizi erano noti per la loro eccezionale abilità in campo medico, come dimostrano numerosi testi antichi. Questi includono il Papiro Edwin Smith, che descrive trattamenti per lesioni traumatiche, e il Papiro Ebers, che discute di malattie e rimedi. Tra le competenze mediche degli antichi egizi si annoverano:
- Trattamento delle fratture: Gli antichi egizi erano in grado di affrontare complesse fratture craniche e altre lesioni ossee.
- Protesi e otturazioni dentali: Esistono prove di protesi rudimentali e otturazioni dentali.
- Diagnosi e trattamenti: I testi antichi descrivono la diagnosi e il trattamento di varie malattie, incluse quelle infettive e croniche.
La Scoperta del Cranio e le Implicazioni
Tatiana Tondini, ricercatrice dell’università di Tubinga e prima autrice dello studio, descrive l’incredulità provata quando hanno osservato per la prima volta i segni di taglio al microscopio. «Sembra che gli antichi egizi eseguissero una sorta di intervento chirurgico legato alla presenza di cellule cancerose», spiega, «dimostrando che l’antica medicina egiziana conduceva anche trattamenti sperimentali o esplorazioni mediche in relazione al cancro». Il coautore Albert Isidro, oncologo chirurgo dell’ospedale universitario Sagrat Cor, aggiunge che questa scoperta suggerisce tentativi di chirurgia oncologica.
Analisi dei Teschi Antichi
Il team internazionale di scienziati ha studiato due teschi umani vecchi di migliaia di anni per esplorare i limiti dei trattamenti traumatologici e oncologici nell’antico Egitto:
- Cranio dell’Uomo (2687-2345 a.C.): Presenta una grande lesione neoplastica e circa 30 metastasi, con segni di taglio realizzati con strumenti metallici.
- Cranio della Donna (663-343 a.C.): Appartenente a una donna di età superiore ai 50 anni, mostra la capacità degli antichi egizi di affrontare complesse fratture craniche.
Significato della Scoperta
Innovazione Medica nell’Antico Egitto
La scoperta rappresenta una prova unica di come l’antica medicina egiziana avrebbe cercato di affrontare o esplorare il cancro più di 4mila anni fa. Edgard Camarós, paleopatologo dell’università di Santiago de Compostela e autore principale dello studio, sottolinea che questa è una nuova prospettiva straordinaria nella nostra comprensione della storia della medicina. Gli antichi egizi non solo identificavano e curavano diverse malattie, ma anche esploravano trattamenti per condizioni come il cancro, che rimanevano al di là della loro conoscenza medica consolidata.
Strumenti e Tecniche Utilizzati
L’uso di strumenti metallici per realizzare tagli sul cranio indica che gli antichi egizi possedevano non solo conoscenze teoriche ma anche competenze pratiche avanzate. Questa scoperta solleva domande su:
- La natura degli strumenti chirurgici: Quali materiali e tecnologie erano disponibili per la fabbricazione di strumenti chirurgici nell’antico Egitto?
- Le tecniche di intervento: Come venivano eseguite le operazioni chirurgiche e quali tecniche erano utilizzate per minimizzare il dolore e le infezioni?
- La formazione dei medici: Qual era il percorso di formazione per i medici e chirurghi nell’antico Egitto?
Conclusione
FAQ:
Quali sono le prove di tentativi di chirurgia oncologica nell’antico Egitto? Le prove includono segni di taglio sul cranio, realizzati con strumenti metallici, e la presenza di lesioni neoplastiche e metastasi.
Chi ha condotto lo studio sui teschi antichi? Lo studio è stato condotto da un team internazionale di scienziati, tra cui ricercatori dell’università di Tubinga e dell’università di Santiago de Compostela.
Quali altre competenze mediche possedevano gli antichi egizi? Gli antichi egizi erano abili nel trattamento delle fratture, nella costruzione di protesi, nell’otturazione dentale e nella diagnosi e trattamento di varie malattie.
Qual è il significato della scoperta per la storia della medicina? La scoperta offre una nuova prospettiva sulla storia della medicina, mostrando che gli antichi egizi esploravano trattamenti per il cancro oltre alle loro già note competenze mediche.
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