Rivoluzione: Gocce nasali incredibili per il recupero dall’ictus

Introduzione

Un team di scienziati ha recentemente raggiunto un risultato sorprendente nel campo del recupero dall’ictus ischemico. Attraverso test di laboratorio, sono state sviluppate gocce nasali in grado di migliorare e accelerare il recupero dopo un ictus. Ciò che rende queste gocce straordinarie è che non devono essere somministrate immediatamente dopo l’ictus, ma una settimana dopo. Questa scoperta offre una soluzione promettente per i pazienti che non riescono ad arrivare in ospedale tempestivamente o che non traggono beneficio dalle terapie attualmente disponibili, come la trombolisi e la trombectomia, che mirano a dissolvere i coaguli di sangue responsabili dell’ictus.

Gocce nasali ictus
Figura 1 – Notizia incredibile: in questo articolo tratteremo le nuove gocce nasali in grado di migliorare e accelerare il recupero dopo un ictus

L’incidenza dell’ictus e le sue conseguenze

L’ictus rappresenta un grave problema di salute in tutto il mondo. In Italia, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ogni anno si registrano circa 200.000 nuovi casi di ictus, di cui il 80% riguarda pazienti che non hanno mai avuto un episodio simile in precedenza. A livello globale, l’ictus colpisce circa 10 milioni di persone. La metà dei pazienti che sopravvivono all’ictus sviluppa disabilità motorie, disturbi del linguaggio, ansia, depressione e altre condizioni che compromettono significativamente la qualità della vita. Non sorprende quindi che l’ictus sia la principale causa di disabilità nel mondo e la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e il cancro.

Il potenziale rivoluzionario delle gocce nasali

Le gocce nasali sviluppate dai ricercatori potrebbero rappresentare una svolta significativa nella medicina, sia dal punto di vista medico che sociale ed economico. Queste gocce potenzialmente rivoluzionarie potrebbero cambiare la vita di milioni di pazienti affetti da ictus ischemico. La peculiarità di queste gocce sta nel loro effetto a distanza, consentendo ai pazienti di beneficiare del trattamento anche se non riescono ad accedere immediatamente all’assistenza medica. Ciò significa che persino coloro che arrivano in ospedale dopo la finestra temporale per la trombolisi o la trombectomia potrebbero trarre vantaggio da queste gocce.

L’efficacia delle gocce nasali dimostrata dalla ricerca

La ricerca che ha condotto alla scoperta delle gocce nasali è stata condotta da un team internazionale di scienziati. I ricercatori svedesi del Dipartimento di Neuroscienze Cliniche dell’Accademia Sahlgrenska dell’Università di Göteborg hanno guidato il team, in collaborazione con colleghi della Facoltà di Medicina dell’Università di Colonia e dell’Ospedale Universitario di Colonia, dell’Istituto di Biotecnologia dell’Accademia Ceca delle Scienze e del Max Planck Institute for Metabolism Research, oltre ad altri istituti. La professoressa Marcela Pekna, docente di neuroimmunologia presso l’Università svedese, ha coordinato il team di ricerca.

La sperimentazione è stata condotta su modelli murini (topi) affetti da ictus ischemico. Un gruppo di topi è stato trattato con le gocce nasali contenenti un peptide chiamato complemento C3a, mentre un altro gruppo ha ricevuto un placebo. I risultati sono stati sorprendenti: i topi trattati con le gocce hanno mostrato un significativo miglioramento nella ripresa e nella velocità di recupero delle funzionalità motorie rispetto al gruppo di controllo. Questi risultati sono stati confermati da esperimenti condotti in diversi laboratori.

Secondo il professor Milos Pekny, coautore dello studio, il peptide C3a presente nelle gocce nasali influisce sulle cellule gliali chiamate astrociti, che svolgono un ruolo importante nel controllo delle funzioni delle cellule nervose. Le gocce stimolano la formazione di nuove connessioni nel cervello dei topi, come evidenziato attraverso la risonanza magnetica. La somministrazione ritardata delle gocce, una settimana dopo l’ictus, è intenzionale per evitare l’aumento delle cellule infiammatorie nel cervello.

L’applicazione clinica delle gocce nasali e le prospettive future

Sebbene le gocce nasali abbiano dimostrato un’efficacia promettente nei topi, è fondamentale condurre ulteriori studi per confermarne l’efficacia negli esseri umani. Pertanto, il passaggio successivo richiederà la collaborazione con un’azienda farmaceutica interessata a sperimentare il peptide C3a come componente delle gocce nasali. Solo attraverso studi clinici adeguati sarà possibile determinare l’efficacia e la sicurezza del trattamento sulle persone.

La professoressa Pekna ha sottolineato che, se il trattamento dovesse essere utilizzato nella pratica clinica, potrebbe essere offerto a tutti i pazienti colpiti da ictus, anche a coloro che non sono idonei per la trombolisi o la trombectomia. Inoltre, i pazienti che presentano disabilità residue dopo la rimozione del coagulo potrebbero beneficiare di questo trattamento. Uno degli aspetti positivi delle gocce nasali è la persistenza degli effetti benefici anche dopo l’interruzione del trattamento. In futuro, queste gocce potrebbero anche essere somministrate autonomamente dal paziente o con l’assistenza di un familiare, riducendo la necessità di personale sanitario.

Conclusione

Le gocce nasali sviluppate per il recupero dall’ictus ischemico offrono un’opzione terapeutica potenzialmente rivoluzionaria. I risultati positivi ottenuti nei test di laboratorio sui topi rappresentano un importante passo avanti nella ricerca sull’ictus. Tuttavia, è necessario condurre ulteriori studi clinici per determinarne l’efficacia e la sicurezza sulle persone. Se confermata, questa terapia potrebbe aprire nuove prospettive per i pazienti affetti da ictus, migliorando la qualità della vita e offrendo una soluzione per coloro che non possono beneficiare delle terapie attuali. Il futuro potrebbe vedere un trattamento innovativo e accessibile che consenta il recupero ottimale dopo un ictus ischemico.

Fonti

  • Ricerca originale pubblicata su The Journal of the Clinical Investigation: Link
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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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