Troglomyces twitteri: quando Twitter e i social aiutano la scienza

Twitter e la nuova specie

La grande bellezza della scienza risiede nella sua capacità di adattarsi nel tempo e nello spazio. Un esempio ci arriva dalla Danimarca dove la dottoressa Ana Sofia Reboleira ha scoperto una nuova specie di fungo semplicemente scrollando la sua bacheca Twitter.

La scoperta del fungo

È incredibile pensare che il tempo speso su un social network possa essere proficuo per la ricerca scientifica eppure è proprio ciò che è successo alla dottoressa Ana Sofia Reboilera che, mentre scorreva la timeline Twitter, si è imbattuta in una foto scattata dal suo collega Derek Hennen che ritraeva Cambala annulata, una specie di millepiedi nordamericana. La dottoressa, con curiosità e fiuto scientifico, non ha tralasciato l’attenta osservazione dell’artropode ma anzi, ha iniziato a insospettirsi per la presenza di piccoli puntini neri sul corpo dell’animale.

“Ho visto qualcosa di simile ai funghi sulla superficie del millepiedi” ha riferito Ana Sofia Reboleira, dubbiosa perché questi funghi non erano mai stati ritrovati sui millepiedi americani. Ha così deciso di mostrare l’immagine anche al suo collaboratore Henrik Enghoff e insieme hanno convenuto che si trattasse di un fungo. Non un fungo qualsiasi, ma una nuova specie mai identificata e documentata prima d’ora.

Cambala annulata e la sua foto su Twitter
Figura 1 – Cambala annulata e la sua foto su Twitter

La specie Laboulbeniales

Il nuovo fungo, a cui è stato attribuito il nome tanto simpatico quanto esplicativo di Troglomyces twitteri, appartiene alla specie Laboulbeniales.

I membri di Laboulbeniales costituiscono un ordine di funghi ascomiceti, ectoparassiti obbligati, che comprende oltre 2000 specie. La maggior parte delle specie è associata ad una particolare specie ospite. Parassitano gli artropodi e soprattutto gli insetti ma la specificità è guidata da diversi fattori: le caratteristiche del tegumento, le condizioni di vita dell’ospite, l’habitat e la disponibilità di nutrienti. Non presentano ife e non esiste riproduzione asessuale. Posseggono ascospore bicellulari a forma di fuso in cui uno dei due segmenti dell’ascospore è più piccolo dell’altro. Il segmento più lungo forma la porzione basale del tallo con il quale si attaccano all’ospite penetrando nell’esoscheletro per trarre nutrimento dall’emolinfa. I talli sono microscopici, con una lunghezza media di 200-300 μm.

funghi Laboulbeniales sull'insetto Harmonia axyridis
Figura 2 – funghi Laboulbeniales sull’insetto Harmonia axyridis

Troglomyces twitteri: il fungo di Twitter

Dopo l’osservazione della foto su Twitter, il millepiedi Cambala annulata è stato prima confrontato con gli esemplari della collezione del Museo di Storia Naturale della Danimarca e del Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi e poi sottoposto a screening. I talli del fungo Troglomyces twitteri sono stati rimossi e montati con lattofenolo su un vetrino da microscopio. Il campione è stato studiato utilizzando un microscopio Leica DMR dotato di ottica DIC (Differential Interference Contrast) e fotografato con una fotocamera digitale Jenoptik ProgRes 10 Plus.

Dall’osservazione al microscopio Troglomyces twitteri sembrerebbe essere più grande degli altri esemplari della stessa specie. Il tallo inoltre, si presenta ialino fatta eccezione del piede annerito.

Troglomyces twitteri
Figura 3 – Troglomyces twitteri

La scoperta di T. twitteri su Cambala annulata non è soltanto straordinaria per il sapiente utilizzo del famoso social network ma è anche affascinante poiché esso è il primo esemplare di Laboulbeniales ritrovato su un millepiedi americano nonostante nell’ultimo decennio il numero di specie Laboulbeniales associate ai millepiedi sia cresciuto in modo significativo.

La vicenda dimostra non soltanto che la scienza sa e deve adattarsi ad ogni circostanza, evolvendo con i tempi ma anche come ogni luogo, fisico e non, possa essere fonte di scoperta se ci si approccia con sguardo critico.

Elena Panariello

Fonti

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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