La sindrome di Lambert-Eaton: cause, diagnosi e possibili trattamenti

Continua il nostro viaggio nelle malattie rare. Oggi parliamo della sindrome di Lambert-Eaton, una malattia rara caratterizzata da debolezza muscolare generalizzata, anche se la maggior parte dei pazienti riporta debolezza negli arti inferiori. In questo articolo indagheremo le cause e le possibili terapie per questa rara malattia.

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Figura 1. La sindrome di Lambert-Eaton presenta una forte associazione con forme di tumore ai polmoni. [Fonte: Wikimedia Commons]

Incidenza della sindrome di Lambert-Eaton

La sindrome di Lambert-Eaton è una malattia rara che negli Stati Uniti d’America colpisce circa 1 persona ogni 100000. I medici, inoltre, riferiscono una forte associazione fra un particolare tipo di cancro ai polmoni detto “small cell lung carcinoma” (SCLC): infatti, circa più della metà di pazienti affetti dalla sindrome di Lambert-Eaton presenta anche SCLC. Sembra che i maschi attorno ai 60 anni siano più esposti a tale forma di malattia.

Esiste anche una forma di sindrome di Lambert-Eaton non associata a tumori. Tale forma è di natura autoimmune e gli individui di sesso femminile attorno ai 35 o ai 60 anni sembrano essere maggiormente predisposti a sviluppare tale forma di malattia.

Cause della sindrome di Lambert-Eaton

Come detto precedentemente, il tumore di tipo SCLC riveste un ruolo di fondamentale importanza dell’eziopatogenesi della sindrome di Lambert-Eaton. Tale tipo di tumore esprime particolari proteine dette VGCC-N, VGCC-P e VGCC-Q. Esse sono, però, anche dei canali ionici localizzati a livello presinaptico e mediano il rilascio di acetilcolina, un neurotrasmettitore. Le immunoglobuline di tipo G (IgG), sfortunatamente, vanno a colpire anche i canali “sani” posti sul terminale presinaptico andando quindi a bloccare il fisiologico ingresso di calcio. L’assenza di tale ione riduce il rilascio di acetilcolina, cosa che spiega il fenotipo tipico dei pazienti affetti da sindrome di Lambert-Eaton.

Diagnosi

La diagnosi clinica della sindrome di Lambert-Eaton viene fatta principalmente a partire dai segni e sintomi distintivi della malattia. La conferma della diagnosi, invece, vinene generalmnte fatta attraverso marcatori molecolari. Si è mostrato, infatti, come anticorpi contro VGCC-P/Q siano presenti nel 100% di pazienti con forme tumorali e in circa il 90% dei pazienti che non presentano problmeatiche oncologiche. Inotlre, circa il 60% dei pazienti con problematiche oncologiche mostra alti livelli di anticorpi contro SOX1.

Uno studio elettrofisiologico può infine supportare il medico nel diagnosticare la sindrome di Lambert-Eaton.

Trattamenti farmacologici per la sindrome di Lambert-Eaton

I principali trattamenti per la sindrome di Lambert-Eaton prevedono, qualora necessario, l’utilizzo di antitumorali in quanto buona parte dei pazienti presentano l’associazione con forme più o meno gravi di tumore. Si è inoltre dimostrato che l’utilizzo di antitumorali prolunga l’aspettativa di vita dei pazienti.

L’utilizzo di inibitori dell’acetilcolinesterasi non sembra essere molto promettente in quanto tali molecolale bloccano sì la degradazione dell’acetilcolina, ma non risolvono la causa primaria della malattia, ossia una diminuzione del rilascio dal terminale presinaptico di acetilcolina. Farmaci come l’amifampridina (3,4-DAP), invece, sembrano avere risultati più promettenti in quanto bloccano i canali VGCC, andando così a facilitare il rilascio di acetilcolina. Tale farmaco ha avuto il via libera all’utilizzo in Europa nel 2009. Spesso la 3,4-DAP viene usata in combinazione con la piridostigmina: tale associazione è risultata efficacie nel ridurre la secchezza delle fauci.

Per forme a rapida progressione, una soluzione potrebbe essere quella dell’iniezione intravena di immunoglobuline. Uno studio ha dimostrato che, a seguito dell’iniezione di immunoglobuline, i pazienti hanno evidenziato un miglioramento della mobilità degli altri. Tuttavia, dato il numero limitato di studi, tale procedura non è ancora diventata comune.

Infine, la combinazione di prednisolone and azatioprina si è dimostrata efficace nel trattamento di forme di sindrome di Lambert-Eaton non responsive all’amifampridina.

Fonti

Crediti immagini

  • Immagine in evidenza e Figura 1: https://en.wikipedia.org/wiki/Lambert%E2%80%93Eaton_myasthenic_syndrome#/media/File:Thorax_pa_peripheres_Bronchialcarcinom_li_OF_markiert.jpg
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Davide Sampietro

Davide is a molecular biologist and bioinformatician trained in Italy and Germany. Curious and eager to learn the ultimate principle of biological processes, he is fascinated by the innumerable commercial and clinical opportunities molecular biology offers us.

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