La biocompetizione contro lo spreco alimentare

L’importanza della lotta allo spreco alimentare

I 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell'agenda 2030
Figura 1: Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile [Fonte: https://unric.org/it/agenda-2030/]

La lotta allo spreco alimentare risulta di grande interesse sia in campo politico-economico che per l’opinione pubblica ed è stata inserita nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu). Infatti, nel 2019, la FAO ha stimato che le perdite alimentari ammontano a circa il 14% della produzione alimentare a livello globale. Le perdite che si verificano a livello di azienda agricola, durante lo stoccaggio, il trasporto, la lavorazione e la distribuzione degli alimenti.  La stima non include le quantità di rifiuti che si verificano durante le fasi di vendita al dettaglio e di consumo finale. Inoltre, gli sprechi alimentari sono responsabili di una porzione elevata di riscaldamento globale prodotto dalle industrie del sistema alimentare. Inoltre, l’aumento dell’importanza di scelte sostenibili da parte del consumatore ha quindi determinato un interesse crescente riguardo l’impiego di microrganismi benefici.

Le cause dello spreco alimentare

Statistiche e fonti dello spreco alimentare nel 2020 secondo Eurostat
Figura 2: Statistiche di spreco alimentare [Fonte: Eurostat]

Le cause dello spreco alimentare sono molto diverse lungo la catena di approvvigionamento alimentare e sono specifiche del contesto. Ad esempio, sappiamo che tra le cause importanti delle perdite nelle aziende agricole sono l’inadeguatezza dei tempi di raccolta, le condizioni climatiche e la manipolazione. D’altra parte, le condizioni di stoccaggio non adeguate possono determinare una minore shelf-life dei prodotti, determinando perdite significative. Infine, una buona infrastruttura fisica nelle condizioni di trasporto e una logistica commerciale efficiente sono fondamentali per prevenire le perdite di cibo.

Possibili rimedi sostenibili

Una strategia alternativa da applicare per prevenire lo spreco alimentare è data dalla biocompetizione, ovvero l’impiego di microrganismi e/o dei loro metaboliti per proteggere gli alimenti dai rischi biologici. Per questa ragione, l’utilizzo di colture bioprotettive ha ricevuto sempre più attenzione come mezzo per controllare, in modo naturale, la conservabilità e la sicurezza degli alimenti. Ad esempio, l’uso di batteri lattici produttori di batteriocine. Infatti questo aspetto dovrebbe essere considerato un ulteriore ostacolo per garantire la sicurezza in diversi gruppi di alimenti, tra cui latte e latticini, carne, pesce, frutta e verdura, con particolare attenzione agli alimenti fermentati. Inoltre, la grande quantità di informazioni derivate dai metodi genomici e trascrittomici fornisce nuovi strumenti per una selezione scientificamente valida di nuove colture funzionali che presentino le caratteristiche fisiologiche desiderate.

Per prevenire perdite a livello agronomico, i microrganismi possono essere utilizzati sia in campo che in post raccolta. Il loro impiego viene sfruttato per contrastare la crescita di agenti patogeni consentendo di prolungare la shelf life di frutta e orticole.

Per concludere, attualmente le risorse impiegate nello studio e nella caratterizzazione di nuovi microrganismi possono quindi permettere di ottenere un sistema alimentare ad alto grado di sostenibilità.

Fonti:

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