Rischi dei cibi ultraprocessati secondo uno studio durato 30 anni

Mangiare cibi ultraprocessati è diventata una pratica comune nella dieta moderna, ma secondo uno studio durato oltre 30 anni, potrebbe aumentare il rischio di morte prematura. La ricerca, condotta da esperti della TH Chan School of Public Health dell’Università di Harvard, ha analizzato i dati di oltre 100.000 operatori sanitari negli Stati Uniti, rivelando correlazioni preoccupanti tra il consumo di questi alimenti e la mortalità. In questo articolo informativo di Microbiologia Italia parleremo dei rischi dei cibi ultraprocessati secondo uno studio durato 30 anni.

Lo studio: metodi e risultati

Metodo di ricerca

Lo studio ha esaminato 74.563 donne e 39.501 uomini senza precedenti di cancro, malattie cardiovascolari o diabete. Dal 1986 al 2018, i partecipanti hanno fornito dati biennali sulle loro abitudini di vita e salute. I risultati, pubblicati sulla rivista BMJ, indicano che chi consumava una media di 7 porzioni giornaliere di cibi ultraprocessati aveva un rischio del 4% maggiore di decesso per qualsiasi causa e del 9% per malattie neurodegenerative, rispetto a chi ne consumava 3 porzioni.

Differenze tra gli alimenti ultraprocessati

Il dottor Mingyang Song, autore principale dello studio, ha sottolineato che non tutti gli alimenti ultraprocessati sono uguali. Alcuni possono avere impatti più negativi sulla salute rispetto ad altri. La ricerca ha evidenziato che carni lavorate, bevande zuccherate, dessert a base di latticini e cibi per la colazione altamente trasformati sono particolarmente nocivi.

Criticità e osservazioni

Peter Wilde, del Quadram Institute Bioscience nel Regno Unito, ha evidenziato che, trattandosi di uno studio osservazionale, è stata dimostrata solo una correlazione e non una causalità diretta. Pertanto, è necessario esaminare ulteriormente gli specifici componenti degli alimenti ultraprocessati, come additivi e emulsionanti, per comprendere meglio i loro effetti sulla salute.

I cibi ultraprocessati a cui prestare attenzione

Definizione di cibi ultraprocessati

Gli alimenti ultraprocessati contengono ingredienti aggiunti come sale, zucchero, coloranti o additivi, utilizzati per migliorare sapore e conservazione. Esempi comuni includono bibite, patatine, zuppe confezionate e gelati.

Alimenti particolarmente dannosi

I ricercatori hanno osservato che alcuni alimenti hanno un impatto maggiore sul rischio di morte:

  • Carni lavorate (come salumi e insaccati)
  • Bevande zuccherate (sia zuccherate che artificialmente dolcificate)
  • Dessert a base di latticini
  • Cibi per la colazione altamente trasformati (come alcuni cereali e barrette)

Differenziare tra cibi ultraprocessati

Non tutti i cibi ultraprocessati devono essere eliminati dalla dieta. Alcuni, come cereali integrali e pane integrale, contengono nutrienti benefici nonostante siano considerati ultraprocessati. L’importante è moderare il consumo di quelli più nocivi.

L’importanza di una dieta equilibrata

Qualità della dieta complessiva

Gli esperti concordano che la qualità della dieta complessiva è il fattore più importante per ridurre il rischio di morte. Una dieta generalmente sana può compensare occasionali consumi di cibi ultraprocessati.

Additivi alimentari e loro regolamentazione

Gli additivi alimentari svolgono funzioni specifiche come conservare o dolcificare, ma è importante essere consapevoli del loro contenuto e scegliere cibi con bassi livelli di additivi. Le regolamentazioni europee richiedono che gli additivi siano chiaramente indicati sulle etichette degli alimenti.

Moderazione nel consumo

Alcuni alimenti, come il succo di frutta, possono essere benefici se consumati con moderazione. Tuttavia, in grandi quantità, il loro alto contenuto di zucchero può annullare i benefici. È fondamentale un consumo equilibrato per mantenere una buona salute.

Riconoscere e limitare i cibi ultraprocessati

Secondo gli esperti della Harvard Medical School, i cibi ultraprocessati si riconoscono facilmente dalle lunghe liste di ingredienti. È consigliabile sostituirli con alternative meno elaborate per migliorare la salute generale.

Strategie per una dieta migliore

Chris van Tulleken, autore di “Cibi ultraprocessati”, suggerisce di leggere attentamente le etichette e preferire alimenti con meno ingredienti chimici. Una dieta bilanciata, ricca di cibi freschi e minimamente trasformati, è fondamentale per prevenire malattie e promuovere il benessere.

FAQ – I Rischi dei cibi ultraprocessati secondo uno studio durato 30 anni

Quali sono i principali rischi associati al consumo di cibi ultraprocessati?
Il consumo di cibi ultraprocessati è associato a un aumento del rischio di morte prematura e malattie neurodegenerative.

Esistono cibi ultraprocessati che possono essere inclusi in una dieta sana?
Sì, alcuni cibi come cereali integrali e pane integrale contengono nutrienti benefici nonostante siano considerati ultraprocessati.

Come posso identificare un alimento ultraprocessato?
Gli alimenti ultraprocessati hanno solitamente lunghe liste di ingredienti, comprese sostanze chimiche e additivi.

Qual è il consiglio principale per limitare i rischi dei cibi ultraprocessati?
Adottare una dieta equilibrata, leggere attentamente le etichette e preferire cibi con meno ingredienti aggiunti.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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