Cachessia Tumorale

Cachessia, dal greco καχεξία (composto di “kakos”, cattivo e “hexis”, condizione) è una sindrome multiorgano, caratterizzata da perdita di peso, indebolimento fisico, alterate capacità psichiche, diminuzione di appetito e, in particolar modo una perdita di peso.

La cachessia può essere espressione di diverse condizioni:

  • Malnutrizione;
  • Demenza o anoressia;
  • Malattie autoimmuni;
  • Gravi patologie del sistema endocrino;
  • Malattie infettive;
  • Tossicodipendenze;
  • Tumori maligni, soprattutto se localizzati all’esofago o allo stomaco o al colon-retto.

Cachessia e tumori

Pazienti afflitti da tumori maligni, specialmente in stadi avanzati, tendono ad essere molto debilitate e magre, l’associazione non è casuale. La sindrome cachettica, purtroppo, la ritroviamo nel 50-80% dei pazienti oncologici, soprattutto in quelli che presentano un interessamento del tratto digerente.

Figura 1: Principali sintomi della cachessia tumorale [Fonte: https://www.mdpi.com]

La sindrome cachettica è assai complessa ed affligge più organi oltre a quello interessato dal tumore.

Patogenesi Cachessia Tumorale:

Malnutrizione:

Inanzitutto in pazienti cachettici, vediamo una diminuzione dell’assunzione di cibo e anche un loro peggiore utilizzo metabolico ed assorbimento. Ciò è sicuramente causato da una variazione della percezione di gusto ed odore degli alimenti, causa anche il trattamento con chemioterapici, e da uno squilibrio dei pathway oressigeni ed anoressigeni, cioè stimolanti e sopprimenti il senso di fame.

In realtà questa non è la principale causa di cachessia, ma lo è piuttosto il disturbo metabolico che si instaura e che coinvolge due tessuti, cioè il tessuto muscolare scheletrico e il tessuto adiposo.

Perdita di massa muscolare:

Ovviamente un’alimentazione incorretta non supporta il mantenimento e la crescita muscolare, ma in questo caso la situazione è ben più complessa, in quanto nella cachessia si instaurano meccanismi di ipercatabolismo proteico. In una condizione di piena salute i processi di sintesi e turnover proteici sono in equilibrio, mentre con la presenza di cachessia tumorale vediamo come questo equilibrio sia spostato verso la degradazione proteica.

La perdita della massa muscolare e la scarsa alimentazione influiscono anche sulla resistenza e sulla tolleranza verso l’attività fisica, che diminuiscono drasticamente, tanto che i pazienti cachettici presentano poca energia e si affaticano velocemente.

Figura 2: Meccanismo della cachessia tumorale nei vari organi [Fonte: www.researchgate.net]


Tessuto Adiposo:

A livello del tessuto adiposo di un paziente cachettico, vediamo una situazione analoga a quella del tessuto muscolare scheletrico: una maggiore attività lipolitica con un grande rilascio di acidi grassi liberi (FFA) e glicerolo.
Quindi non solo si ha un aumento della lipolisi, ma anche un aumento della lipogenesi, che comporta un incremento della richiesta energetica.


Anche il tessuto adiposo bruno risulta essere coinvolto in un maggior dispendio energetico, attraverso l’alterazione della termogenesi. Il tessuto adiposo bruno utilizza le riserve energetiche per la produzione di calore. In condizioni cachettiche è stato ipotizzato un processo conosciuto come “browning” in cui gli adipociti bianchi vengono convertiti in adipociti bruni. Ciò comporta un cambiamento dell’attività mitocondriale verso la produzione di calore, con conseguente dissipazione di energia.

Infiammazione:

Alla base di tutti questi processi vi è anche l’infiammazione, causata da:
– Specie reattive dell’ossigeno (ROS)
– Tumor Necrosis Factor alpha
– Nuclear Factor kB
– IL-1 e IL-6

i quali vengono prodotti dalle cellule tumorali stesse e contribuiscono ad alimentare il mantenimento dello stato di cachessia.

Terapie:

La terapia della cachessia consiste nel trattamento della neoplasia. Se il cancro può essere controllato o guarito, la cachessia si risolve. Bisogna considerare un adeguato nutrimento per l’età, il ivello di attività del paziente e le sue misure (peso, altezza). Nel caso di assenza di senso della fame, si possono usare trattamenti per incrementarlo. Spesso ai pazienti cachettici viene somministrata una supplementazione calorica aggiuntiva. Quest’ultima non deve però essere troppo elevata, perchè porterebbe ad un incremento della componente lipidica piuttosto che quella muscolare, senza un miglioramento della prognosi.

Fonti:

  • Argilés, J. M. et al. (2014) ‘Cancer cachexia: Understanding the molecularbasis’, Nature Reviews Cancer. Nature Publishing Group, 14(11), pp. 754–762.doi: 10.1038/nrc3829 (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25291291/).
  • Nelson, D. and Cox, M. (2018) ‘I principi di biochimica di Lehninger’, Zanichelli
  • Penna, F. et al. (2019) ‘The skeletal muscle as an active player against cancercachexia’, Frontiers in Physiology, 10(FEB), pp. 1–15. doi:10.3389/fphys.2019.00041 (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30833900/).
  • Rohm, M. et al. (2019) ‘Energy metabolism in cachexia’, EMBO reports, 20(4),pp. 1–13. doi: 10.15252/embr.201847258 (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30890538/).
  • Schiaffino, S. et al. (2013) ‘Mechanisms regulating skeletal muscle growth andatrophy’, FEBS Journal, 280(17), pp. 4294–4314. doi: 10.1111/febs.12253 (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23517348/).
  • Webster, J. M. et al. (2020) ‘Inflammation and Skeletal Muscle Wasting DuringCachexia’, Frontiers in Physiology, 11(November). doi:10.3389/fphys.2020.597675 (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33329046/).
  • https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/ematologia-e-oncologia/principi-della-terapia-dei-tumori/cachessia-nel-cancro

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