Le amebe mangia cervello, anche conosciute come Naegleria fowleri, sono microorganismi pericolosi che possono causare gravi infezioni al cervello umano. Questi organismi unicellulari si trovano comunemente in ambienti acquatici caldi, come laghi, stagni e sorgenti termali, e possono essere responsabili di una rara ma letale condizione chiamata meningoencefalite amebica primaria (MAP). In questo articolo, esploreremo di cosa si tratta l’ameba mangia cervello, i suoi sintomi, come prevenirne l’infezione e gli ultimi sviluppi nella ricerca scientifica su questo microrganismo.
Ameba Mangia Cervello
Le amebe mangia cervello sono organismi microscopici appartenenti al genere Naegleria. Sebbene esistano diverse specie di Naegleria, Naegleria fowleri è quella nota per essere patogena per gli esseri umani. Questi microrganismi sono presenti in molti ambienti acquatici, ma preferiscono acque calde e poco profonde, dove possono prosperare e moltiplicarsi.
Come Avviene l’Infezione
L’infezione da ameba mangia cervello avviene generalmente quando l’acqua contenente le amebe entra nel naso di una persona. Dallì, le amebe possono risalire lungo il nervo olfattivo fino al cervello, dove possono causare una grave infiammazione. L’infezione non può avvenire attraverso l’ingestione dell’acqua contaminata o attraverso il contatto con una persona infetta.
Sintomi dell’Infezione causati dall’Ameba Mangia Cervello
I sintomi dell’infezione da ameba mangia cervello possono manifestarsi entro pochi giorni dall’esposizione e inizialmente possono somigliare a quelli dell’influenza, compresi mal di testa, febbre e nausea. Con il progredire dell’infezione, possono svilupparsi sintomi più gravi, come rigidità del collo, convulsioni, confusione mentale e difficoltà nella coordinazione muscolare.
Diagnosi e Trattamento
La diagnosi di meningoencefalite amebica primaria (MAP) è spesso difficile, poiché i sintomi possono somigliare ad altre condizioni neurologiche. Tuttavia, i medici possono eseguire test sul liquido cerebrospinale e campioni nasali per rilevare la presenza delle amebe e confermare l’infezione.
Il trattamento dell’infezione da ameba mangia cervello è impegnativo e richiede cure intensive. Attualmente, non esiste una cura specifica per l’infezione, ma alcuni farmaci antiparassitari sono stati utilizzati sperimentalmente per cercare di trattarla.
Prevenzione dell’Infezione
Poiché l’infezione da ameba mangia cervello è rara ma letale, è fondamentale prendere precauzioni per prevenirne l’esposizione. Alcuni suggerimenti per ridurre il rischio di infezione includono:
- Evitare di immergersi in acque calde e poco profonde, soprattutto durante periodi di alta temperatura.
- Utilizzare dispositivi di protezione nasale, come tappi per il naso o maschere subacquee, quando si nuota in acque potenzialmente contaminate.
- Evitare di praticare immersioni o altre attività che comportano l’immersione del capo in acque potenzialmente contaminate.
Ultimi Sviluppi nella Ricerca
La ricerca scientifica su Naegleria fowleri è in corso per comprendere meglio il suo ciclo vitale, i meccanismi di infezione e per sviluppare trattamenti più efficaci. Gli scienziati stanno esplorando nuovi approcci terapeutici e misure preventive per ridurre il rischio di infezione da ameba mangia cervello.
Conclusione
È un pericoloso microrganismo presente in alcune acque calde, che può causare la rara ma devastante meningoencefalite amebica primaria. Prendere precauzioni adeguate durante le attività acquatiche è essenziale per prevenire l’infezione. La ricerca scientifica continua a migliorare la nostra comprensione di questo microrganismo e a sviluppare nuove strategie per la diagnosi e il trattamento.
Ma in italia ci sono stati casi di infezione?
Si.il figlio di un’amica,morto a 20 anni per causa di questa ameba. A fine giugno 2008 a seguito di un incidente stradale, il ragazzo vine sbalzato fuori dall’auto finendo in un fossato a bordo strada dentro a mezzo metro di acqua, dove rimane stordito,o forse svenuto fino ai primi tempestivi soccorsi.
Un tempo sufficiente dalle conseguenze disastrose.
Nessuna frattura e nessun trauma, ma purtroppo ha inspirato l’acqua infestata da questa ameba…
Muore a novembre, dopo 5 mesi di terapia intensiva dove è stato fatto l’impossibile.
Craniitomia, lavaggi cerebrali,antibiotici provenienti dall’America…
Tutto inutile.
Alla fine: emorragia cerebrale infausta.
In quali zone sono presenti?