Haplosporidium pinnae, una nuova minaccia per Pinna nobilis

Pinna nobilis, una specie in pericolo

Pinna nobilis, o nacchera di mare, è uno dei più grandi bivalvi del Mediterraneo, infatti può raggiungere o superare gli 80 cm di altezza. La specie vive prevalentemente nel piano infralitorale fissata a piccole rocce presenti nelle praterie di Posidonia oceanica fino a profondità di circa 60 cm.

Questo bivalve stabilizza la sua presa ai fondali grazie alla produzione di filamenti, chiamati bisso, che hanno un aspetto simile alla seta. Questi filamenti fin dall’antichità venivano raccolti ed utilizzati per la tessitura di preziosi indumenti artigianali.

Pinna nobilis in una prateria di posidonie
Figura 1 – Pinna nobilis in una prateria di posidonie

Il ruolo ecologico di Pinna nobilis

L’estinzione di una specie, o la scomparsa graduale di una di queste, arreca un grave danno anche alle specie che dipendono ed interagiscono con essa. Questo bivalve svolge un importante ruolo ecologico.

La conchiglia è costituita da due valve uguali di forma triangolare di colore marrone chiaro ed è caratterizzata dalla presenza di lamelle squamose. Tali caratteristiche rendono la conchiglia un ottimo luogo per l’insediamento di vari organismi viventi. Essi non si limitano all’esterno del mollusco, ma all’interno possono trovarsi crostacei decapodi che vivono in simbiosi con il mollusco bivalve.

Pinna nobilis morta su una prateria di Posidonia oceanica
Figura 2 – Pinna nobilis morta su una prateria di Posidonia oceanica

Le minacce alla sopravvivenza di Pinna nobilis

Le minacce nei confronti di Pinna nobilis sono numerose. In primis, l’inquinamento marino rappresenta una minaccia seria alla sua sopravvivenza perché compromette lo sviluppo degli stadi larvali. Inoltre il prelievo per scopi ornamentali, nonostante questo sia espressamente vietato dalle direttive sia europee che nazionali, ed i metodi di pesca inappropriati come l’utilizzo di rete a strascico ne favoriscono la scomparsa.

Tuttavia, altre minacce mettono a rischio la sopravvivenza della nacchera di mare: la presenza di un nuovo parassita e la diffusione di una malattia da parte di un micobatterio.

Distribuzione dei casi di mortalità di Pinna nobilis
Figura 3 – Distribuzione dei casi di mortalità di Pinna nobilis

Il parassita protozoo, una nuova minaccia

Alla base della moria di Pinna nobilis correlata al rischio di estinzione della specie c’è un una nuova specie di protozoo appartenente al genere Haplosporidium: Haplosporidium pinnae.

H. pinnae si è diffuso dalle coste spagnole al Tirreno centrale fino alle coste di Cipro. Qui sono stati registrati casi di elevata mortalità ed è stato riscontrato in esemplari morti o moribondi di Pinna nobilis, presente nel tessuto connettivo e nell’epitelio delle ghiandole digestivo, dove si riscontrano i danni maggiori.

Il parassita interferisce con i processi vitali. In particolare, rende impossibile per il mollusco la chiusura delle valve, rendendolo maggiormente esposto agli insulti ambientali. L’epidemia è scoppiata nel 2016 e non sembra essere ancora arrivata ad una conclusione.

La speranza, per ora, è riposta nella resistenza di alcuni esemplari che si trovano in aree marine isolate o poco connesse con il mare aperto.

Fonti

  • Catanese, G., Grau, A., Maria Valencia, J., Rafael Garcia-March, J., Alvarez, E., Vazquez-Luis, M., Deudero, S., Darriba, S., Carballal, M.J., Villalba, A., Haplosporidium pinnae sp. nov., a haplosporidanparasite associated with mass mortalities of the fan mussel, Pinna nobilis, in the Western Mediterranean Sea, Journalof Invertebrate Pathology (2018)
  • http://www.catalogomultimediale.unina.it/
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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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