Il distillato di legno è una sostanza naturale, di forma liquida e con un tipico colore ambrato, ottenuta dalla distillazione del legno. Questo processo prevede il riscaldamento del legno in assenza di ossigeno (pirolisi), che porta alla decomposizione termica dei materiali organici presenti nel legno, producendo vari composti chimici, tra cui acido acetico, polifenoli e tannini.
Le origini
Il biochar, il carbone vegetale derivato dalla combustione della legna, si produceva impilando coni di ciocchi di legno, con un’apertura alla base per l’aria ed un pozzo centrale come canna fumaria. Questa tecnica si utilizzò soprattutto fino al XVII secolo, quando la produzione industriale di carbone vegetale iniziò ad intensificarsi. Durante questo periodo si scoprì che dai fumi del carbone vegetale si poteva estrarre un liquido condensato, noto allora come “acetum lignorum” (aceto di legno), utilizzato come sostituto dell’aceto di vino e per disinfettare ferite.
Tecniche di produzione
La produzione del distillato di legno avviene tramite la gassificazione o pirolisi della biomassa vegetale, un processo noto come pirogassificazione. Durante questo processo, il fumo generato dalla combustione del legno viene prima di tutto raccolto e poi condensato, per separare la parte oleosa dal catrame vegetale. In Italia, alcune aziende utilizzano questa tecnologia per produrre il distillato di legno ed il biochar, attraverso un processo ecologico che sequestra anidride carbonica dall’atmosfera. La tecnologia impiegata si distingue dai tradizionali sistemi “gasogeni” o “pirogassificatori” in quanto è progettata specificamente per produrre biochar di alta qualità e distillato di legno mediante una fase del reattore chiamata “distillazione controcorrente di vapore”. Questo metodo invece di utilizzare solventi chimici, sfrutta unicamente l’acqua presente nella linfa del legno. Successivamente, l’estratto legnoso viene filtrato per rimuovere i residui del processo di lavorazione ed infine, dopo la purificazione, lasciato decantare per tre mesi.
Usi del distillato di legno
Il distillato di legno trova impiego in numerosi ambiti grazie alla ricchezza e varietà della sua composizione:
- Agricoltura.
Il distillato di legno è approvato per l’uso in agricoltura biologica secondo il DM 6793 del 18/07/2018, all’interno dell’allegato II, che implementa i regolamenti (CE) n. 834/2007 e n. 889/2008. Ampiamente impiegato in agricoltura, è noto per le sue proprietà antimicrobiche, antibatteriche e fungicide. Viene utilizzato anche per rivitalizzare il terreno e potenziare le difese naturali delle piante, favorendo la germinazione dei semi e la maturazione dei frutti, migliorando le proprietà del suolo e aumentando la resa delle colture.
- Repellente.
Il distillato di legno emana un odore intenso e pungente, caratteristico del sentore affumicato del legno, poco gradito agli insetti. Questo profumo affumicato spinge gli animali ad evitare le zone trattate. Per tale motivo, in alcune regioni del sud-est asiatico, è tradizionalmente utilizzato come repellente per gli insetti ed oggi viene impiegato per ridurre l’uso di prodotti chimici nelle coltivazioni industriali.
- Compostaggio.
Il distillato di legno presenta un’elevata concentrazione di polifenoli e tannini. Quando utilizzato nella fertirrigazione, queste sostanze vengono efficacemente assorbite dalle piante, contribuendo ad aumentare sia la quantità che la qualità dei frutti.
- Antimuffa naturale.
Per via della sua elevatissima concentrazione di tannini e acido acetico, il distillato di legno funge anche da efficace agente antimuffa naturale, assicurando quindi una protezione affidabile contro gli agenti patogeni.
- Estetica.
Il distillato di legno è utilizzato nella formulazione di rimedi detossinanti, miscele per bagni, saponi e altri articoli per la cura personale.
Effetti biologici dei distillati di legno su colture e parassiti delle piante
Numerosi studi hanno approfondito gli usi dei distillati di legno. Recentemente, un team di professori e ricercatori della Facoltà di Agraria dell’Università Federico II ha condotto una ricerca sull’attività biologica del distillato di legno industriale, ottenuto dalla pirolisi degli scarti di potatura di melo e pero. In questo studio l’aceto di legno è stato testato su piante di fragole infestate da nematodi. I risultati hanno rivelato che concentrazioni elevate di aceto di legno hanno avuto effetti fitotossici sulle piante di fragola, diminuendo la resa totale. Tuttavia, concentrazioni basse hanno ridotto significativamente l’infezione da nematodi.
Attualmente sono in corso ulteriori studi per approfondire gli effetti del distillato di legno nel controllo delle erbe infestanti.
Conclusioni
Grazie a questa continua ricerca, l’aceto di legno promette di diventare uno strumento versatile ed ecologico per il controllo dei parassiti ed il miglioramento delle colture nelle pratiche agricole. Studi futuri dovrebbero concentrarsi sull’esplorazione ed il perfezionamento di queste variabili al fine di garantire un’applicazione ponderata ed efficiente dei distillati di legno in diversi contesti agricoli. La notevole variazione legata alla concentrazione ed al metodo di somministrazione sottolinea l’importanza di una valutazione attenta prima della sua applicazione, soprattutto in diverse colture e sistemi produttivi.
Fonti:
- Pirolisi (chimica-online.it)
- Pirogassificazione / Pirogassificatori / Energia / Aree tematiche / Area tematica / ENECO Energia Ecologica srl – ENECO Energia Ecologica srl (enecopredazzo.it)
- Biochar, cos’è la “terra nera” che può salvare l’agricoltura | Wired Italia
- Iacomino, G., Idbella, M., Staropoli, A., Nanni, B., Bertoli, T., Vinale, F., & Bonanomi, G. (2024). Exploring the Potential of Wood Vinegar: Chemical Composition and Biological Effects on Crops and Pests. Agronomy, 14(1), 114; https://doi.org/10.3390/agronomy14010114
Fonti Immagini:
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Molto interessante! Apre nuovi orizzonti…puliti.Complimenti.