Gioco d’azzardo patologico: quali rischi per la salute mentale?

Il gioco d’azzardo è un’attività che ha sempre affascinato e al contempo preoccupato l’opinione pubblica. Tuttavia, con l’avvento della tecnologia e della connessione a internet, il settore del gioco d’azzardo ha subito una vera e propria rivoluzione. Sono comparse nuove forme di gioco online, tramite cellulare, sui social media o utilizzando macchine elettroniche.

gioco d'azzardo
Figura 1 – Il gioco d’azzardo è un problema che si sta diffondendo sempre di più a macchia d’olio soprattutto nella fascia dei giovani italiani.

Il gioco d’azzardo online e la dipendenza: uno studio italiano rivela dati preoccupanti

Questa tendenza ha portato a un aumento significativo della percentuale di giocatori attivi soprattutto online. In particolare sono aumentati durante la pandemia da Covid-19, che ha reso ancora più diffuso l’utilizzo di queste piattaforme. Tuttavia, come sottolinea il gruppo di ricerca guidato dal prof. Pasquale Caponnetto, docente di Psicologia Clinica dell’Università di Catania, la dipendenza da gioco d’azzardo non fa differenze. Colpisce tutti i gruppi demografici e tutte le aree geografiche, ma con una particolare propensione per gli adulti della fascia di età compresa tra i 35 e i 44 anni. Questa fascia risulta più colpita da quella che può essere considerata una vera e propria patologia.

Per indagare più approfonditamente su questo fenomeno, il gruppo di ricerca ha condotto una review degli studi condotti sulla dipendenza da gioco d’azzardo. I risultati affermano che il gioco d’azzardo patologico, in tutte le sue varianti, rappresenta un problema dal punto di vista sanitario, socio-economico e relazionale. E’ un problema non solo per il giocatore ma anche per la famiglia e per gli affetti più cari che ne subiscono le conseguenze.

La dipendenza da gioco d’azzardo colpisce sempre di più i giovani in Italia

In molti casi, infatti, più si gioca, più si aumenta il livello di rischio. L’effetto è una maggiore probabilità di determinare disturbi mentali concomitanti, come ad esempio la depressione e l’ansia. Secondo gli studi condotti dal gruppo di ricerca, il 65% dei giovani affetti da questo tipo di dipendenza ha sviluppato problemi psicologici.

Vari fattori di rischio biologici, psicologici e sociali sono stati associati alla dipendenza da gioco d’azzardo. Pertanto, la diagnosi precoce e l’intervento sono essenziali per affrontare le relative problematiche e ridurre le conseguenze negative. In particolare, il prof. Caponnetto suggerisce l’importanza di prevedere l’uso di strumenti di screening convalidati. Suggerisce anche piani di trattamento su misura per aiutare le persone a superare il problema e lavorare sul benessere fisico e mentale.

Tuttavia, nonostante l’importanza di questi strumenti, è necessario continuare la ricerca sull’impatto delle nuove forme di gioco d’azzardo. Ma è importante la ricerca anche sullo sviluppo di strategie di prevenzione e trattamento. Solo così si potrà affrontare il gioco d’azzardo patologico come un problema sociale che richiede attenzione e intervento da parte delle istituzioni, dei professionisti e della società nel suo complesso.

L’impatto su tutti

Inoltre, è importante sottolineare che la dipendenza da gioco d’azzardo non colpisce solo il singolo individuo, ma ha anche un impatto sociale ed economico più ampio. Ad esempio, la spesa per il gioco d’azzardo è aumentata in modo significativo negli ultimi anni, e ciò può avere ripercussioni sulla salute economica di famiglie e comunità.

Per questo motivo, è fondamentale che le istituzioni adottino politiche e regolamentazioni adeguate per prevenire e combattere il gioco d’azzardo patologico, proteggendo i cittadini e promuovendo il benessere psicofisico della popolazione.

In conclusione, lo studio condotto dal gruppo di ricerca guidato dal prof. Caponnetto evidenzia l’importanza di affrontare il gioco d’azzardo patologico come un problema reale e complesso, che richiede l’adozione di misure preventive e di intervento mirate. Solo in questo modo si potrà garantire una maggiore consapevolezza e protezione per i cittadini e per la società nel suo complesso.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino, creatore ed amministratore di Microbiologia Italia, primo sito di divulgazione microbiologica in Italia. Sono laureato in biologia e molto appassionato di tecnologia, cinema, scienza e fantascienza. Sono Siciliano ma vivo e lavoro in Basilicata come analista di laboratorio microbiologico presso una nota azienda farmaceutica. Ho creato il portale di Microbiologia Italia per condividere conoscenza ed informazioni a chiunque fosse interessato a questa bellissima scienza. Potete trovare tutti i miei contatti al seguente link: https://linktr.ee/fcentorrino.

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