Intossicazione da monossido di carbonio

Introduzione

L’intossicazione da monossido di carbonio è un tipo di avvelenamento fatale piuttosto comune. A causarla è il monossido di carbonio (simbolo chimico: CO), un gas inodore, incolore ed insapore che può essere inalato da una persona senza che questa se ne accorga, proprio a causa della mancanza di odore, colore e sapore della sostanza. Il CO si viene a formare come prodotto della combustione incompleta di materiali organici. Per esempio, può formarsi a partire da incendi, stufe, caminetti a legna o carbone, motori di automobili, fumo di tabacco.

Fumo di scarico di automobile, fonte di monossido di carbonio
Figura 1 – Fumo di scarico di automobile, fonte di monossido di carbonio [Fonte: Pexels.com]

Meccanismo dell’intossicazione da monossido di carbonio

Il monossido di carbonio viene inalato e quindi raggiunge il sangue, in cui può legarsi all’emoglobina. L’emoglobina è una proteina presente in grandi quantità nei globuli rossi ed ha la vitale funzione di trasportare l’ossigeno nel corpo umano. Questa funzione è assicurata grazie alla presenza di quattro gruppi eme (molecole caratterizzate dalla presenza di atomi di ferro, utili per l’interazione con l’ossigeno), tanti quanti il numero di subunità presenti nell’emoglobina. Il CO, tuttavia, ha un’affinità per l’emoglobina che è 250 volte superiore rispetto a quella dell’ossigeno, quindi se sono presenti entrambi è molto più probabile che all’emoglobina si leghi il CO, escludendo l’ossigeno. In questo modo la distribuzione di ossigeno ai tessuti periferici del corpo viene compromessa.

Il monossido di carbonio, inoltre, è capace di interagire con altre proteine contenenti il gruppo eme. Tra i vari effetti di questo processo possiamo avere un danno alla funzionalità dei mitocondri, organelli addetti alla produzione di energia sotto forma di ATP grazie alla fosforilazione ossidativa, oppure la produzione di composti reattivi (radicali liberi) che stimolano processi infiammatori, con conseguenze a livello cardiaco e neurologico.

Sintomi dell’intossicazione da monossido di carbonio

I sintomi provocati dall’intossicazione da monossido di carbonio possono essere vari, dal mal di testa alle vertigini, dalla nausea alle convulsioni, fino anche alla morte, a seconda dell’entità dell’esposizione alla sostanza e anche della durata. Alcuni sintomi possono manifestarsi anche a distanza di tempo dall’inalazione di CO e possono essere permanenti. Infatti, tra le persone che riescono a sopravvivere all’avvelenamento molte possono manifestare problemi neurologici o anche cardiaci, come aritmie ed infarti.

Diagnosi e trattamento dell’intossicazione da monossido di carbonio

La diagnosi dell’intossicazione da monossido di carbonio può essere difficile da effettuare, poiché i sintomi manifestati possono essere aspecifici e possono essere ricondotti ad altre condizioni. Tra le possibili analisi utili per diagnosticare l’avvelenamento possiamo avere la valutazione dell’acidosi metabolica oppure la misurazione dei livelli venosi di carbossiemoglobina (il composto formato dall’interazione tra CO ed emoglobina).

Per quanto riguarda il trattamento, sicuramente la prima cosa da fare è allontanare le persone dalla fonte di monossido di carbonio, poi è necessario somministrare ossigeno al 100%. In presenza di complicazioni è possibile utilizzare l’ossigenoterapia iperbarica, anche se questa tecnica può comportare effetti negativi.

Conclusione

L’intossicazione da monossido di carbonio è una condizione grave, che può essere addirittura fatale. Pertanto è necessaria la tempestiva valutazione di un medico nel caso in cui si sospetti di essere stati esposti a tale sostanza. Inoltre, un’efficace prevenzione per evitare di inalare CO è fondamentale. Per esempio, è possibile installare dei rilevatori di monossido di carbonio, che si attivano nel caso in cui sia presente CO nell’ambiente.

Rilevatore di monossido di carbonio, utile per evitare l'intossicazione
Figura 2 – Rilevatore di monossido di carbonio, utile per evitare l’intossicazione [Fonte: Pixabay.com]

Altri accorgimenti possono essere: non lasciare veicoli accesi in luoghi chiusi (come garage), non usare barbecue, griglie o altri strumenti a carbone o a gas all’interno di spazi chiusi. Se si pensa di essere in presenza di una fuoriuscita di monossido di carbonio, è necessario aprire immediatamente le finestre ed allontanarsi dall’ambiente. Successivamente sarà necessario cercare di individuare la fonte di provenienza del gas.

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Annapaola Cingolani

Sono Annapaola, studentessa iscritta alla magistrale di Biologia Molecolare e Cellulare. Sono appassionata di Microbiologia, Genetica, Biologia Cellulare. Sono curiosa, mi piace imparare cose nuove e mettermi sempre in gioco.

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