La vaginosi batterica: cause, sintomi e rimedi

La vaginosi batterica è l’infezione più comune tra le donne in età fertile, caratterizzata da un’alterazione del normale ecosistema vaginale e del suo pH. In questo articolo, faremo chiarezza sulle cause, i sintomi e i trattamenti di una condizione patologica che interessa complessivamente il 20-30% delle donne in età fertile.

Vaginosi batterica
Figura 1Vaginosi batterica [Fonte: https://salute.paginebianche.it/]

Che cos’è la vaginosi batterica?

La vaginosi batterica è una disbiosi, complessa alterazione della flora vaginale in cui i lattobacilli si riducono e i batteri anaerobi proliferano in eccesso.

Eziologia

Nello specifico, il 40-50% delle vaginosi batteriche sono causate da Gardnerella Vaginalis, il restante 20-25% da infenzioni funginee (Candida) e il 15-20% dal Trichomonas vaginalis.

Figura 2 – Cause della vaginosi batterica [Fonte:https://privato.policlinicogemelli.it/approfondimenti/]

Patogenesi

Ad oggi la sua patogenesi non è ancora del tutto nota, sicuramente è presente un’alterazione significativa del pH e della flora batterica vaginale, dovuta ad un’eccessiva crescita di batteri patogeni a scapito del consueto microbiota vaginale caratterizzato, in condizioni fisiologiche, da una predominanza di lattobacilli. I lattobacilli mantengono l’ambiente genitale leggermente acido (4-4,5) producendo acido lattico, al diminuire dei lattobacilli aumenta il pH, che risulta neutrale o basico in presenza di infezione.

Tra le cause principali della vaginosi batterica ci sono:

  • Rapporti sessuali con un nuovo partner o con diversi partner
  • Abuso dell’utilizzo di lavande vaginali
  • Utilizzo di dispositivi intrauterini come la spirale
  • Utilizzo di detergenti intimi aggressivi che alterano il pH
  • Terapie antibiotiche

Mentre l’utilizzo di contraccettivi intrauterini, come la spirale, rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di vulvovaginiti, i contraccettivi orali sembrerebbero essere protettivi. Infatti, gli estrogeni della pillola hanno un effetto nutritivo sui lattobacilli della flora vaginale. La vaginosi batterica è associata, in gravidanza, ad un maggior rischio di corioamnionite, di rottura prematura delle membrane e di parto pretermine. Inoltre, un ambiente vaginale meno acido può essere associato ad un maggior rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili.

Come riconoscere la vaginosi batterica?

I sintomi principali sono:

  • Perdite vaginali maleodoranti bianco-grigiastre
  • Perdite acquose
  • Odore sgradevole
  • Prurito e irritazione lieve
  • Bruciore durante la minzione
  • Dolore nei rapporti sessuali

Diagnosi

La diagnosi avviene secondo i criteri di Amsel:

  • Perdite vaginali bianche, omogenee, che ricoprono le pareti vaginali
  • Osservazione microscopica di batteri adesi in oltre il 20% delle cellule epiteliali
  • pH vaginale >4.5
  • Odore di pesce al whiff test (con aggiunta di KOH al 10% alle secrezioni)

La presenza di almeno 3 di 4 criteri mi definisce la diagnosi di vaginosi batterica.

Terapia

La terapia prevede l’assunzione di antibiotici (metronidazolo o clindamicina) per via orale o vaginale.

Fonti

Crediti immagini

Foto dell'autore

Marianna Onori

PhD student in scienze della nutrizione, del metabolismo, dell'invecchiamento e delle patologie di genere. Focus: fisiopatologia della gravidanza

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