La Sindrome Emolitico-Uremica (SEU): Una Minaccia per i Bambini

La Sindrome Emolitico-Uremica (SEU) rappresenta una minaccia invisibile che si abbatte sui bambini, colpendo con la sua ferocia inaspettata. Questo articolo si propone di gettare luce su questa rara ma devastante malattia, evidenziando le sue origini, sintomi e misure preventive.

Origini e Acronimo

All’ospedale pediatrico Meyer, nel giro di due settimane, sono state ricoverate due bambine colpite dalla grave sindrome emolitico-uremica, nota anche come SEU per l’acronimo. La più piccola, due anni appena, calabrese, non ce l’ha fatta a sopravvivere ai danni causati dalla malattia acuta rara. Nonostante il tempestivo intervento e la somministrazione dei farmaci più appropriati in terapia intensiva, il decorso è stato così fulminante da non lasciare scampo. La sindrome colpisce prevalentemente i bambini nei primi anni di vita e causa la formazione di piccoli coaguli di sangue (trombi) in tutto il corpo che bloccano l’apporto di sangue a organi vitali come il cervello, il cuore e i reni.

C’è anche una bimba di tre anni, aretina, che sta lottando al Meyer. Anche lei colpita da SEU. Dopo una lunga permanenza in terapia intensiva, adesso è ricoverata in reparto.

La Causa Silente: Infezione Batterica

Nella sua forma tipica (per circa l’85% dei casi), la SEU è la più grave complicanza di un’infezione intestinale batterica, causata da ceppi di Escherichia coli (Stec) che producono una potente tossina detta Shiga-tossina (Stx) o vero-citotossina (Vt).

L’infezione si trasmette principalmente per via alimentare: possono essere contaminati cibi, in particolare latticini o frutti di bosco. Ma può essere contratta anche a seguito di contatti stretti con animali ruminanti infetti oppure con un ambiente contaminato o, ancora, per trasmissione tra persone che abbiano avuto qualche contatto con tracce di feci. Anche in questo caso l’igiene delle mani è fondamentale per evitare la diffusione del batterio.

Diffusione e Fattori di Rischio

Si possono manifestare focolai epidemici sia in famiglia sia in asili, scuole, palestre. Si tratta di una patologia che manifesta un quadro grave che dipende anche da fattori di rischio, tra cui l’età e le condizioni di salute generale. I bambini sotto i 5 anni di età sono i soggetti maggiormente esposti al rischio infezione. Esistono anche forme atipiche di SEU (che rappresentano circa il 5-10% dei casi) che non sono legate a cause infettive. Tra queste, le principali sono mutazioni genetiche che possono colpire, anche a distanza di tempo, persone della stessa famiglia e manifestarsi in età adulta.

Prevenzione e Igiene

Quando si verificano casi di SEU in famiglia ma anche a scuola, e in particolare nelle materne, ma anche in centri ricreativi e ludoteche frequentati da bambini sotto i 5 anni è necessario prestare particolare attenzione e osservare rigide misure di igiene (igiene personale, lavaggio frequente delle mani, cambio di indumenti che siano venuti a contatto con le feci, sanificazione delle superfici) per evitare la diffusione dell’infezione interumana, da persona a persona.

Sintomi e Complicanze

I sintomi della malattia variano di intensità e da bambino a bambino. Ma quelli comuni, d’esordio, si manifestano con vomito e diarrea, con sangue. Con intenso dolore addominale, sonnolenza e debolezza, oltre a un blocco totale delle urine. Mentre i principali sintomi delle complicanze della SEU sono associati ai coaguli di sangue che si sviluppano nei reni, causando danni generalmente gravi che spesso evolvono in insufficienza renale con necessità di dialisi. La malattia può avere un decorso grave, in alcuni casi con esito fatale, e può essere causa di conseguenze a lungo termine.

Conclusioni sulla Sindrome Emolitico-Uremica (SEU)

La Sindrome Emolitico-Uremica rappresenta una minaccia seria per la salute dei bambini. La sua natura silenziosa e la rapida progressione richiedono una vigilanza costante e misure preventive efficaci. L’igiene personale e la consapevolezza delle fonti di infezione sono fondamentali per proteggere i bambini da questa malattia devastante. La ricerca continua e la divulgazione sono altrettanto importanti per garantire una comprensione più ampia e una lotta efficace contro la SEU.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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