Un ragazzino statunitense ha guardato la morte in faccia ed è sopravvissuto. La storia di Caleb Ziegelbaur, un giovane della Florida, è un’esperienza straordinaria e sorprendente che ha catturato l’attenzione di molte persone. Caleb ha contratto un’infezione al cervello causata da un microscopico organismo noto come ameba mangia-cervello, un patogeno spaventoso. In questo articolo, esploreremo il contesto della sua esperienza, cosa sia l’ameba mangia-cervello e i sintomi che comporta.
La Terribile Infezione di Caleb
Il 14enne Caleb Ziegelbaur ha trascorso quasi un anno in ospedale a combattere contro un’ameba che mangia il cervello. Il protista l’ha colpito mentre nuotava sulla spiaggia di Port Charlotte. I medici hanno identificato l’agente patogeno responsabile come la Naegleria fowleri, il nome scientifico dell’ameba mangia-cervello, nota per la sua altissima letalità nel 97% dei casi. Questo rende la sopravvivenza di Caleb ancora più sorprendente.
Solo quattro persone su 154 che hanno contratto il protista negli Stati Uniti tra il 1962 e il 2021 sono sopravvissute, e lui è il quinto caso documentato di sopravvivenza. I medici ritengono che l’ameba sia entrata nel naso di Caleb mentre nuotava e si sia poi diffusa al cervello, causando la temibile meningoencefalite amebica primaria.

I Sintomi e la Lotta per la Sopravvivenza
I sintomi dell’infezione hanno colpito Caleb solo sei giorni dopo il suo nuoto a Port Charlotte Beach il 1° luglio 2022. Ha iniziato ad avvertire mal di testa e febbre, seguiti da allucinazioni e peggioramento delle condizioni. Il 9 luglio, è stato portato d’urgenza in ospedale, e sua madre Jesse ha dichiarato alla NBC che “le sue condizioni sono peggiorate rapidamente” durante il tragitto in macchina di un’ora verso il pronto soccorso.
Una volta in ospedale, Caleb è entrato in coma all’ospedale pediatrico di Golisano, dove i medici lo hanno tenuto sotto stretta osservazione 24 ore su 24. La prognosi era inizialmente terribile, e si credeva che gli restassero solo quattro giorni di vita. Tuttavia, Caleb ha dimostrato una straordinaria forza di volontà e ha combattuto contro l’ameba per ben otto mesi, anche se era a malapena cosciente.
Solo a marzo ha fatto ritorno dalla riabilitazione intensiva, raggiungendo traguardi notevoli come la capacità di stare in piedi, ridere e comunicare, sebbene la sua parola sia compromessa. È un risultato sorprendente, considerando il tasso di mortalità straordinariamente elevato dell’ameba mangia-cervello.
Cos’è l’Ameba Mangia-Cervello?
L’ameba mangia-cervello, scientificamente nota come Naegleria fowleri, è un minuscolo animale unicellulare che può essere trovato in acqua dolce calda, come laghi e fiumi. È responsabile di causare la meningoencefalite amebica primaria negli esseri umani, un’infezione cerebrale rara ma estremamente pericolosa. La trasmissione avviene generalmente quando l’ameba entra nel corpo attraverso il naso e viaggia attraverso i seni fino al cervello, dove inizia a moltiplicarsi e distruggere i tessuti cerebrali.
I sintomi iniziali dell’infezione includono mal di testa, febbre, nausea e vomito, ma il quadro clinico si complica ulteriormente nei giorni e nelle settimane successive, con l’insorgenza di allucinazioni e convulsioni. La rapida progressione dell’infezione è spesso fatale, ma la straordinaria sopravvivenza di Caleb è stata un’eccezione notevole.
Conclusioni sulla storia dell’Ameba Mangia-Cervello e di Caleb Ziegelbaur
La storia di Caleb Ziegelbaur è un segno di speranza e resilienza umana. La sua sopravvivenza contro un nemico così spietato come l’ameba mangia-cervello è stata una vera e propria battaglia per la vita. Questa esperienza ci ricorda quanto sia importante comprendere i pericoli presenti nella natura e prendere precauzioni quando siamo in contatto con l’acqua dolce calda. La consapevolezza su queste minacce può aiutare a prevenire future tragedie.
” il virus l’ha colpito mentre nuotava sulla spiaggia di Port Charlotte”
Naegleria fowleri è un protista occhio alle informazioni raccolte e divulgare. Bell’articolo nel complesso. Ciao