Proteine, zuccheri e grassi: cibi che creano dipendenza ai bambini

Il Parlamento europeo contro i cibi che creano dipendenza nei bambini

La Direttiva del Parlamento europeo del 2018 incoraggia gli stati membri a promuovere regole e codici di condotta per limitare l’esposizione dei bambini a pubblicità di cibi e bevande ad alto contenuto di zucchero, sale e grassi saturi. Questi alimenti sono sconsigliati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, soprattutto per i bambini.

Alcuni alimenti e cibi sintetici determinano una importante dipendenza da parte dei bambini, oltre che per gli adulti in generale.
Figura 1 – Alcuni alimenti e cibi sintetici determinano una importante dipendenza da parte dei bambini, oltre che per gli adulti in generale.

I cibi che creano dipendenza nei bambini

Uno studio condotto nel 2019 presso il Centro di ricerca di ISPRA ha esaminato 2691 prodotti confezionati venduti in 20 paesi europei. Tra questi ci sono cereali per la colazione, yogurt, prodotti a base di carne o pesce e piatti pronti. Le bevande zuccherate non sono state prese in considerazione poiché tutte sconsigliate dall’OMS. I risultati hanno rivelato che il 68% dei prodotti esaminati non dovrebbe essere pubblicizzato ai minori. Questa percentuale include l’80% dei cereali per la colazione a causa del loro alto contenuto di zucchero e della mancanza di fibre, il 76% degli yogurt per il loro eccesso di zucchero e grassi saturi, il 65% dei prodotti a base di carne lavorata e il 64% dei piatti pronti per l’elevato contenuto di sale e grassi saturi. Inoltre, il 31% dei prodotti a base di pesce è stato giudicato non adatto ai bambini a causa dell’elevato contenuto di sale.

Un’enormità di sale, grassi e zuccheri

Considerando che in Europa vengono consumate circa 5 milioni di tonnellate all’anno di yogurt, carni lavorate e piatti pronti, si tratta di una quantità spaventosa di sale, grassi e zuccheri. L’industria alimentare ha scoperto da tempo che una combinazione accurata di grassi, zucchero e sale può rendere un prodotto irresistibile, anche se di scarsa qualità. Per garantire una lunga conservazione, l’industria preferisce utilizzare grassi saturi. Questi sono dannosi per le arterie, anziché i grassi vegetali insaturi che tendono a irrancidire più facilmente. Tuttavia, poiché il burro risulta troppo costoso, si opta per grassi vegetali idrogenati e olio di palma raffinato. Questi sono ancora più dannosi e comportano la distruzione di estese foreste tropicali per far spazio alle piantagioni di palme da olio.

La lavorazione dei cibi come elemento di obesità e ipertensione

Numerosi studi hanno dimostrato che il consumo di alimenti lavorati dall’industria alimentare è una causa significativa di obesità e ipertensione. Sebbene questi studi siano stati condotti su adulti, è probabile che si applichino anche ai bambini. L’obesità infantile è in aumento drammatico e rappresenta un grave problema di salute pubblica. Infatti i bambini obesi hanno una maggiore probabilità di diventare adulti obesi, affetti da diabete, malattie cardiache e infelicità. Le principali cause dell’obesità infantile sono l’eccesso di proteine, con i bambini italiani che assumono più del doppio della quantità necessaria, e l’eccesso di zuccheri raffinati e bevande zuccherate.

È importante sottolineare che i cardiologi americani raccomandano di non far assaggiare lo zucchero ai bambini nei primi due anni di vita, al fine di prevenire una dipendenza futura. Nei bambini e negli adolescenti, lo zucchero, in particolare il fruttosio, può causare adiposità addominale, pressione alta, alti livelli di glicemia e trigliceridi, bassi livelli di colesterolo “buono” (HDL), resistenza insulinica, infiammazione e persino asma.

Gli eccessi sono dannosi

Sebbene un adeguato apporto di proteine sia essenziale per la crescita, un eccesso di proteine può accelerare la crescita e aumentare il rischio di sovrappeso e obesità. Le proteine animali, come quelle presenti nella carne e nei latticini, sono più associate al rischio rispetto alle proteine vegetali. I bambini che sono stati allattati con latte artificiale, che è più ricco di proteine, hanno maggiori probabilità di diventare obesi rispetto a quelli allattati al seno. Inoltre, è emerso che una durata prolungata dell’allattamento al seno è correlata a un minor rischio di obesità infantile.

Diversi studi hanno indicato che un consumo elevato di proteine, soprattutto di origine animale, nei primi 2-3 anni di vita aumenta il rischio di eccesso di peso durante l’infanzia (dai 4 ai 10 anni). Alcuni studi hanno suggerito che l’abbondanza di aminoacidi, in particolare quelli a catena ramificata, presenti soprattutto nei latticini e nelle uova, può aumentare l’insulina e l’IGF-1, fattori che favoriscono la crescita e l’accumulo di grasso nel tessuto adiposo.

Uno studio condotto su mille bambini ha rilevato un’associazione significativa tra il consumo di aminoacidi a catena ramificata e il sovrappeso. Questi aminoacidi sono spesso utilizzati dagli atleti per aumentare la massa muscolare. Se non si pratica un’attività fisica intensa, possono favorire il diabete e la resistenza insulinica.

È importante notare che molte mense scolastiche offrono ancora un’eccessiva quantità di proteine. Se i bambini consumassero tutto ciò che viene loro offerto a pranzo in base alle linee guida ministeriali, coprirebbero già il fabbisogno proteico dell’intera giornata. È fondamentale comprendere che consumare grandi quantità di un alimento salutare non è mai benefico per la salute.

Fonti

  1. Direttiva del Parlamento europeo del 2018 sulla pubblicità alimentare per i bambini:
  2. Studio condotto dal Centro di ricerca di ISPRA nel 2019 sui prodotti alimentari confezionati:
    • Fonte: Sito web dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)
  3. Raccomandazioni dei cardiologi americani sull’introduzione di zucchero nei bambini:
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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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