Colestasi neonatali: Identificazione precoce tramite PopòApp

Per i neo-genitori arriva la popòapp: una foto al pannolino per lo screening delle colestasi neonatali. Grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale e del test del colore delle feci, è possibile intercettare i problemi al fegato dei neonati fin dai primi giorni di vita. Questa innovativa applicazione è stata sviluppata in collaborazione con ANIBEC. Associazione Nazionale Italiana Bambini Epatopatici Cronici ed è caratterizzata da una precisione dei risultati vicina al 100%.

Colestasi neonatali popòapp
Figura 1 – Un’app per identificare tramite foto la presenza nel neonato di colestasi neonatali

Colestasi neonatali: una condizione grave

Le colestasi neonatali sono disordini che si manifestano con l’accumulo di bile nel fegato a causa della riduzione o dell’arresto del normale flusso biliare verso l’intestino. Questa condizione può essere causata da problemi metabolici, difetti genetici, malformazioni o infezioni. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, le colestasi neonatali sono dovute all’atresia biliare, una condizione in cui le vie biliari vengono progressivamente distrutte. L’atresia biliare rappresenta la principale indicazione per il trapianto di fegato in età pediatrica.

Le colestasi neonatali sono di difficile diagnosi e si verificano con una frequenza elevata, colpendo in media 1 neonato su 2.500. I sintomi caratteristici di questa condizione, che si manifestano di solito durante le prime 2 settimane di vita del neonato, includono l’ittero, l’urina scura e le feci di colore chiaro, definite feci ipo-acoliche. La caratterizzazione colorimetrica delle feci, attraverso il test del colore, rappresenta un metodo di diagnosi precoce delle condizioni di colestasi neonatale patologica.

PopòApp: come funziona

L’applicazione chiamata PopòApp, sviluppata dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con ANIBEC, utilizza un algoritmo di machine learning. Così da facilitare l’identificazione precoce delle colestasi nelle prime settimane di vita dei bambini mediante il riconoscimento delle feci ipo-acoliche. Il funzionamento è semplice: i genitori o i medici scattano una foto alla “popò” presente sul pannolino e l’algoritmo confronta il colore della foto con una carta colorimetrica predefinita. Così facendo restituiscono una prima indicazione sulla presenza di colestasi. In caso di risultato positivo, l’app consente di contattare il Centro specializzato per approfondire il test attraverso una visita o una televisita del bambino, allegando la foto scattata.

La validità di PopòApp

PopòApp è il risultato di oltre un anno di studi condotti da clinici e ricercatori delle unità di Chirurgia Epato-bilio-pancreatica e dei Trapianti di fegato-rene e di Epatogastroenterologia e Nutrizione del Bambino Gesù, coordinati dal dott. Marco Spada. I risultati della ricerca, basati su un campione di 160 immagini, hanno dimostrato una precisione dell’app pari al 99,4%, con un valore predittivo positivo del 98,4% e una sensibilità del 100% senza falsi negativi. Indipendentemente dal modello di smartphone utilizzato. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Medical Screening.

Secondo il dott. Marco Spada, responsabile di Chirurgia Epato-bilio-pancreatica e dei Trapianti di fegato-rene del Bambino Gesù, riconoscere la colestasi neonatale il prima possibile è fondamentale per garantire un trattamento efficace e avere normali prospettive di vita per il neonato. Infatti, se la malattia viene individuata e trattata precocemente da specialisti, quasi il 100% dei neonati può essere efficacemente curato e avere normali prospettive di vita. È questo l’obiettivo dell’app mobile che abbiamo sviluppato, che rappresenta uno strumento preciso ed intuitivo al servizio della salute dei bambini e della ricerca medica”.

Conclusioni

PopòApp, disponibile gratuitamente su tutti i dispositivi mobili, rappresenta uno strumento innovativo e di facile utilizzo per i neo-genitori, la possibilità di effettuare uno screening delle colestasi neonatali attraverso una semplice foto al pannolino. Utilizzando l’intelligenza artificiale e la caratterizzazione colorimetrica delle feci, consente un’identificazione precoce delle condizioni patologiche e una tempestiva presa in carico da parte dei professionisti della salute. L’app offre una precisione dei risultati vicina al 100%, come confermato dalla ricerca pubblicata sul Journal of Medical Screening. PopòApp rappresenta un importante passo avanti nella salvaguardia della salute dei neonati e nella lotta alle patologie epatiche in età pediatrica.

Fonti

  • Journal of Medical Screening. Link

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Nazzareno Silvestri

Sono Nazzareno, scrivo da Messina. Il mio amore per la divulgazione scientifica nasce tanti anni fa, e si concretizza nel pieno delle sue energie oggi, per Microbiologia Italia. Ho diverse passioni: dalla scienza al fitness. Spero che il mio contributo possa essere significativo per ogni lettore e lettrice, tra una pausa e l'altra.

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