L’Importanza della Consapevolezza sul Rischio Cardiovascolare

In questo articolo parleremo della grande importanza della Consapevolezza sul Rischio Cardiovascolare: leggi per saperne di più.

Nel contesto della salute, spesso siamo ben informati sui nostri livelli di colesterolo, pressione e glicemia, ma quanto conosciamo realmente sulla sindrome metabolica e soprattutto sul nostro rischio cardiovascolare? Un recente sondaggio condotto da Corriere Salute rivela che, nonostante l’alto livello di consapevolezza su alcuni aspetti, molti italiani non sono a conoscenza di come questi fattori incidano sul rischio di patologie cardiovascolari. Esaminiamo più da vicino i risultati di questa indagine e l’importanza della conoscenza del rischio cardiovascolare.

I Risultati del Sondaggio

Gli italiani, secondo l’indagine di Corriere Salute, sembrano avere una buona conoscenza dei parametri fondamentali come il colesterolo, la pressione, e la glicemia. Tuttavia, questa consapevolezza sembra diminuire quando si tratta di comprendere il legame tra questi fattori e il rischio cardiovascolare. I risultati del sondaggio, basati su circa 14.000 questionari raccolti, indicano che molti individui conoscono i “numeri” relativi a questi fattori di rischio, ma non hanno una reale comprensione di come essi influiscano sul pericolo di eventi cardiovascolari come infarti e ictus.

La Conoscenza del Colesterolo

Il sondaggio ha rivelato che la conoscenza riguardo al colesterolo è piuttosto alta, soprattutto tra coloro di età superiore ai 50 anni. Oltre l’86% degli intervistati sopra i 50 anni conosce i propri livelli di colesterolo, mentre dopo i 60 anni questa percentuale sale oltre il 90%. Inoltre, la consapevolezza delle differenze tra il colesterolo HDL (il “buono”) e il colesterolo LDL (il “cattivo”) è diffusa in tutte le fasce d’età. Questo è un dato confortante poiché il colesterolo LDL è associato a problemi cardiovascolari, mentre il colesterolo HDL svolge un ruolo protettivo.

Test e Controlli

Un altro aspetto positivo emerso dal sondaggio è che molti italiani si sottopongono regolarmente a controlli. In media, il 78% ha effettuato esami del sangue per valutare colesterolo, trigliceridi e glicemia nell’ultimo anno. Anche tra i giovani under 40, la maggior parte si sottopone ai test almeno ogni cinque anni.

Scarsa Conoscenza della Sindrome Metabolica

Tuttavia, la consapevolezza diminuisce notevolmente quando si tratta di comprendere la sindrome metabolica, una condizione che coinvolge circa 10 milioni di italiani. Questa sindrome è identificata da cinque parametri: girovita abbondante, eccesso di trigliceridi o glicemia, pressione alta e colesterolo HDL troppo basso. Per la diagnosi, sono necessari almeno tre di questi parametri. Sorprendentemente, solo il 38% degli intervistati sapeva definire questa condizione. Le donne, soprattutto quelle in menopausa e post-menopausa, sembravano avere una maggiore consapevolezza della sindrome metabolica rispetto agli uomini.

Il Rischio Cardiovascolare

La conoscenza del rischio cardiovascolare in generale è ancora più scarsa. Solo il 35% degli intervistati conosceva il proprio livello di rischio, con una percentuale ancora più bassa tra coloro sotto i 50 anni. Questo è un problema, poiché i livelli di colesterolo ottimali variano in base al rischio individuale. Per coloro a maggior rischio, la soglia per il colesterolo LDL si abbassa drasticamente.

Come Calcolare il Rischio Cardiovascolare

È essenziale che tutti si rendano conto del proprio rischio cardiovascolare, definito come la probabilità di sviluppare eventi come infarti e ictus nei prossimi 10 anni. Questo rischio può essere calcolato utilizzando carte del rischio che tengono conto di vari fattori, tra cui età, sesso, pressione sanguigna, colesterolo non-HDL e abitudine al fumo. Questi calcoli determinano quattro categorie di rischio: basso, moderato, alto e molto alto, ciascuna con obiettivi di colesterolo LDL ottimale diversi. Si può consultare il medico per calcolare il proprio rischio, ma è anche possibile effettuare una prima auto-valutazione sul sito del Progetto Cuore dell’Istituto Superiore di Sanità.

Conclusioni sulla Consapevolezza sul Rischio Cardiovascolare

In conclusione, mentre molti italiani sono ben informati sui loro livelli di colesterolo, pressione e glicemia, c’è una mancanza significativa di consapevolezza riguardo al rischio cardiovascolare e alla sindrome metabolica. È fondamentale educare il pubblico su questi temi per prevenire malattie cardiovascolari, la principale causa di morte nel mondo. La conoscenza è il primo passo per prendersi cura della propria salute cardiaca.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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