La “Dieta della Longevità” Giapponese: Differenze tra Uomini e Donne

Hai mai sentito parlare della “dieta della longevità” giapponese? Un recente studio condotto da un team di ricerca giapponese ha gettato nuova luce su questa dieta, rivelando che tagliare troppi carboidrati nella dieta degli uomini e troppi grassi in quella delle donne potrebbe aumentare il rischio di mortalità prematura. Scopri i risultati di questo studio controverso condotto sulla popolazione giapponese.

Dieta della longevità giapponese
Figura 1 – Longevità e Alimentazione: Il Ruolo del Genere nella Dieta Giapponese

La Complessità della Riduzione di Grassi e Carboidrati

La riduzione di grassi e carboidrati è spesso promossa come una strategia per una dieta sana e per aumentare la longevità. Tuttavia, secondo questo nuovo studio giapponese, la situazione potrebbe essere più complessa di quanto pensiamo. I ricercatori hanno scoperto che la drastica riduzione di carboidrati negli uomini e di grassi nelle donne può avere conseguenze significative sulla salute, con un impatto negativo sulla longevità. In particolare, questa riduzione è associata a un aumento della mortalità per tutte le cause.

Va notato che questi risultati si riferiscono alla popolazione giapponese, che ha una dieta notevolmente diversa da quella occidentale. Pertanto, è importante interpretare con cautela le conclusioni di questo studio, che non intende promuovere comportamenti alimentari insalubri ma piuttosto fornire una prospettiva interessante sulla relazione tra dieta e longevità.

Lo Studio e i Suoi Partecipanti

Lo studio è stato condotto da un ampio team di ricerca giapponese, guidato da scienziati della Scuola di Specializzazione in Medicina dell’Università di Nagoya, in collaborazione con altri istituti accademici giapponesi. I partecipanti allo studio includevano circa 35.000 uomini e 46.000 donne, con età compresa tra 35 e 69 anni, e un indice di massa corporea (BMI) medio di 23,7 per gli uomini e 22,2 per le donne. Questi partecipanti sono stati seguiti per un periodo medio di circa 9 anni, dal 2004 al 2018, durante il quale si sono verificati circa 2.800 decessi, tra cui oltre 1.800 uomini e quasi 950 donne.

Per valutare l’assunzione di carboidrati, grassi e l’apporto calorico complessivo, i ricercatori hanno analizzato i dati dei questionari alimentari compilati dai partecipanti. Attraverso analisi statistiche, sono emerse associazioni interessanti tra l’apporto di nutrienti e il rischio di mortalità.

Dieta della longevità Giapponese: I Risultati dello Studio

Per gli uomini, rispetto a coloro che ottenevano tra il 50 e il 55 percento delle calorie giornaliere dai carboidrati, coloro che ne ottenevano meno del 40 percento avevano un rischio significativamente più alto di morte prematura per tutte le cause. Tuttavia, tra le donne, coloro che ottenevano oltre il 65 percento delle calorie dai carboidrati avevano un rischio maggiore di morte per tutte le cause.

Per quanto riguarda i grassi, quando costituivano più del 35 percento delle calorie giornaliere negli uomini, erano associati a un aumento del rischio di morte per cancro e malattie cardiovascolari. Nelle donne, al contrario, un minor consumo di grassi era leggermente associato a un aumento del rischio di morte per cancro e per tutte le cause.

Conclusioni

Questo studio giapponese ha evidenziato l’importanza di considerare il genere quando si tratta di apporto di grassi e carboidrati nella dieta. Tuttavia, è importante tenere presente che questi risultati si basano su una popolazione specifica e una dieta giapponese, che può differire notevolmente da altre diete nel mondo.

In definitiva, la relazione tra dieta, longevità e genere è un campo di studio complesso e in evoluzione. È fondamentale consultare sempre uno specialista in nutrizione e adattare la propria dieta alle esigenze personali. Questo studio offre spunti interessanti ma non fornisce una risposta definitiva per tutti.

Fonti

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Nazzareno Silvestri

Sono Nazzareno, scrivo da Messina. Il mio amore per la divulgazione scientifica nasce tanti anni fa, e si concretizza nel pieno delle sue energie oggi, per Microbiologia Italia. Ho diverse passioni: dalla scienza al fitness. Spero che il mio contributo possa essere significativo per ogni lettore e lettrice, tra una pausa e l'altra.

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