Con l’arrivo dell’estate le scottature solari sono all’ordine del giorno. La luce del sole è un’importante fonte d’energia, stimola la produzione di vitamina D, di melanina, attiva la circolazione e migliora l’umore. Tra i raggi solari, però, si nasconde una minaccia: il sole è un grande serbatoio di raggi ultravioletti i quali danneggiano il DNA delle nostre cellule. Il DNA danneggiato fa sì che la cellula muoia e “scoppiando” crei un’infiammazione locale. Un DNA danneggiato, a lungo termine, può portare a conseguenze oncologiche. Non a caso i raggi ultravioletti sono classificati dall’AIRC (Fondazione italiana per la ricerca sul cancro) come cancerogeni, in quanto contribuiscono alla formazione di tumori cutanei.
È importante sapere che esiste un indice di raggi UV, ovvero una scala che indica il livello di radiazioni ultraviolette oltre il quale il sole è altamente dannoso. Per essere innocuo, tale indice dev’essere compreso tra 0 e 3. Un valore superiore comporta maggiori rischi di danni alla pelle (scottature, invecchiamento e tumori). Oggi sono disponibili diverse app di meteo che consentono di rilevare l’indice UV giornaliero.
![](https://www.microbiologiaitalia.it/wp-content/uploads/2023/06/tabella-indice-uv-sole.jpg)
Clinica delle scottature solari
Se da un punto di vista microscopico le scottature solari alterano il DNA di alcune cellule (come i melanociti, da qui lo sviluppo del melanoma), da un punto di vista macroscopico le ustioni solari possono evidenziare diverse condizioni cliniche:
- Ustione solare lieve: colpisce solo l’epidermide, lo strato più esterno della pelle. E’ il caso dell’eritema, stato infiammatorio della pelle che comincia dopo circa 4-6 ore di esposizione prolungata e si risolve spontaneamente dopo alcuni giorni
- Ustione solare grave: il derma, strato più profondo della pelle, e le terminazioni nervose vengono danneggiate. Sono casi severi di scottature in cui si possono sviluppare anche delle vescicole, vere e proprie bolle che, se toccate, rischiano di portare a casi di infezioni.
Diversi giorni dopo si verifica una desquamazione della pelle ustionata, che diventa anche maggiormente sensibile alle esposizioni solari successive.
![ustione solare](https://www.microbiologiaitalia.it/wp-content/uploads/2023/06/ustioni-solari.jpg)
Trattamento e prevenzione
Le ustioni solari sono generalmente trattate con:
- Impacchi freddi
- Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)
- Antimicrobici topici, per i casi più gravi
Prevenire le scottature in estate è possibile proteggendo la pelle con creme solari ad ampio spettro ed esposizioni nelle ore non calde della giornata. E’ fondamentale ricordare che è sempre la dose a fare la differenza: tanta abbronzatura significa anche tanto danno alla pelle.
Fonti
- https://www.airc.it/news/il-sole-fa-bene-solo-con-moderazione#:~:text=Il%20sole%20(o%20meglio%20i,formazione%20dei%20tumori%20della%20pelle
- https://www.skincancer.org/it/blog/why-does-my-skin-peel-when-i-get-sunburned/
- https://www.melanomaitalia.org/trova-le-risposte/prevenzione-e-diagnosi/le-radiazioni-ultraviolette/indice-ultravioletto/
Crediti immagini
- Immagine in evidenza: https://www.dermatologiaprati.com/blog/scottatura-solare-trattamento-e-prevenzione
- Figura 1: https://www.melanomaitalia.org/trova-le-risposte/prevenzione-e-diagnosi/le-radiazioni-ultraviolette/indice-ultravioletto/
- Figura 2: https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-dermatologici/reazioni-alla-luce-del-sole/ustioni-solari?query=Ustione%20solare
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