Un impianto rivoluzionario riporta un uomo paralizzato a camminare dopo 11 anni

Nel campo della medicina e della neuroscienza, si è verificato un importante sviluppo che ha dato nuova speranza a coloro che soffrono di paralisi degli arti. Grazie a un impianto rivoluzionario sviluppato da un team multidisciplinare, un uomo paralizzato da più di un decennio è riuscito a tornare a camminare. Aprendo così nuove possibilità per il trattamento di questa condizione debilitante. In questo articolo, esploreremo i dettagli di questa innovativa tecnologia e i risultati promettenti che ha prodotto.

Paralizzato torna camminare
Figura 1 – Paralizzato da 11 anni torna a camminare grazie a un impianto rivoluzionario

Un sistema che ripristina la comunicazione tra cervello e midollo spinale

La paralisi degli arti è spesso causata da ictus, lesioni del midollo spinale o traumi alla colonna vertebrale derivanti da incidenti stradali, cadute o infortuni sportivi. Questa condizione si verifica a causa di un’interruzione della comunicazione tra il cervello e la regione del midollo spinale responsabile del movimento. Finora, non esisteva una cura definitiva per questo problema, e i pazienti si affidavano principalmente alla fisioterapia per cercare di recuperare le funzioni motorie compromesse o perse.

Tuttavia, un nuovo approccio sta prendendo forma nel campo della riabilitazione: la stimolazione elettrica del midollo spinale. Questa tecnica ha già dimostrato risultati positivi nel ripristino della capacità di camminare in pazienti con paralisi agli arti inferiori causata da lesioni spinali. Ora, un gruppo di ricercatori dell’Istituto federale svizzero di tecnologia di Losanna (EPFL) ha superato i limiti della stimolazione elettrica e ha sviluppato un sistema rivoluzionario basato sull’Intelligenza Artificiale (IA) che ripristina la comunicazione interrotta tra cervello e midollo spinale. Consentendo così a un uomo paralizzato di tornare a camminare.

Funzionamento del dispositivo

I ricercatori hanno creato un sistema costituito da due impianti che creano un “ponte digitale” tra cervello e midollo spinale, bypassando la lesione midollare. Questo sistema utilizza un’interfaccia wireless nota come Brain-Computer Interface (BCI), che traduce i segnali cerebrali in azioni motorie. La chiave del successo di questo sistema risiede negli algoritmi di Intelligenza Artificiale che si adattano e imparano i pensieri del paziente, collegandoli a movimenti specifici.

Il dispositivo comprende sistemi di registrazione e stimolazione completamente impiantati che stabiliscono un collegamento diretto tra i segnali corticali (generati dal cervello) e la stimolazione elettrica epidurale mirata alle regioni del midollo spinale coinvolte nel controllo del movimento. In poche sessioni, il paziente addestra il modello ad associare i suoi “pensieri” a movimenti specifici. I segnali cerebrali vengono catturati dal dispositivo, trasformati in stimolazione elettrica e, in modalità wireless, inviati all’impianto nel midollo spinale.

Risultati promettenti: il caso di Gert-Jan

Per valutare l’efficacia del sistema, i ricercatori hanno sottoposto il dispositivo a un test su un paziente di 40 anni di nome Gert-Jan. Gert-Jan era paralizzato da più di un decennio a causa di una lesione parziale del midollo spinale derivante da un incidente in bicicletta. Prima di partecipare a questo studio, Gert-Jan aveva già sperimentato una stimolazione elettrica tradizionale, che gli aveva permesso di camminare ma con limitazioni significative.

Utilizzando il nuovo sistema, i ricercatori hanno impiantato il dispositivo che decodifica i segnali elettrici generati dal cervello e un neurostimolatore collegato a un insieme di elettrodi nella regione del midollo spinale responsabile del movimento delle gambe. Gert-Jan è stato quindi istruito a pensare ai movimenti che desiderava eseguire. I segnali cerebrali sono stati acquisiti dal dispositivo, convertiti in stimolazione elettrica e trasmessi in modalità wireless all’impianto nel midollo spinale. L’Intelligenza Artificiale ha svolto un ruolo cruciale nell’analizzare e inviare i segnali in modo corretto.

Grazie a questo impianto, Gert-Jan è stato in grado di camminare in modo più naturale e di affrontare sfide come salire le scale, un’abilità che gli era stata preclusa in precedenza. Questi risultati indicano che alcuni neuroni si sono riorganizzati per ripristinare la comunicazione interrotta. Aprendo così la strada a nuove possibilità per il trattamento delle lesioni midollari e delle paralisi di origine diversa.

Prospettive future

Sebbene i risultati ottenuti siano straordinari, va notato che il dispositivo attuale richiede una tecnologia invasiva e pesante. Tuttavia, sono in corso sforzi per miniaturizzare l’impianto, rendendolo più accessibile e commerciale per i pazienti in tutto il mondo. I ricercatori sono fiduciosi e sperano che questo approccio possa essere adattato anche per altre lesioni del midollo spinale, nonché per paralisi causate da altre condizioni come l’ictus. Attualmente, stanno lavorando allo sviluppo di un sistema simile per gli arti superiori, aprendo nuove strade per la riabilitazione e il ripristino delle funzioni motorie.

Conclusioni

Con questa innovativa tecnologia, la speranza che un paziente paralizzato torni a camminare si rinnova. Continuando a spingere i confini della scienza e della medicina, potremmo assistere a una rivoluzione nel trattamento e nel ripristino delle funzioni motorie compromesse, offrendo una nuova speranza e una maggiore qualità di vita a coloro che ne sono affetti.

Fonti:

  • Robotica e ingegneria medica. Link
  • Istituto federale svizzero di tecnologia di Losanna (EPFL). Link
Foto dell'autore

Nazzareno Silvestri

Sono Nazzareno, scrivo da Messina. Il mio amore per la divulgazione scientifica nasce tanti anni fa, e si concretizza nel pieno delle sue energie oggi, per Microbiologia Italia. Ho diverse passioni: dalla scienza al fitness. Spero che il mio contributo possa essere significativo per ogni lettore e lettrice, tra una pausa e l'altra.

Lascia un commento

MICROBIOLOGIAITALIA.IT

Marchio®: 302022000135597

CENTORRINO S.R.L.S.

Bernalda, via Montegrappa 34

Partita IVA 01431780772