Spugna per i piatti e batteri: La spugna per i piatti è uno degli utensili più comuni e utilizzati nelle cucine, ma anche uno dei più contaminati da batteri. Usata per lavare stoviglie, superfici e a volte anche mani o piani di lavoro, può diventare facilmente un focolaio di microrganismi, se non trattata correttamente.
Studi scientifici hanno dimostrato che la spugna da cucina può contenere milioni di batteri per centimetro cubo, inclusi alcuni potenzialmente patogeni, come E. coli, Salmonella e Staphylococcus aureus. Vediamo perché si accumulano i batteri, quali sono i rischi e come igienizzare correttamente la spugna per i piatti.
Perché la spugna è così contaminata
La spugna da cucina è un ambiente caldo, umido e ricco di residui organici, ovvero condizioni ideali per la proliferazione batterica.
I principali fattori che favoriscono la contaminazione sono:
- Umidità costante: difficile da asciugare completamente tra un uso e l’altro
- Residui di cibo: particelle che restano intrappolate tra le fibre
- Uso prolungato e multiuso: per piatti, superfici, mani
- Pulizia inadeguata o assente
Quali batteri si trovano nella spugna da cucina
Una ricerca pubblicata su Scientific Reports ha analizzato 14 spugne da cucina usate e rilevato la presenza di:
- Moraxella osloensis: può causare cattivi odori e, raramente, infezioni opportunistiche
- Acinetobacter spp.: resistente a diversi antibiotici, può contaminare ferite o cibi
- Coliformi fecali (E. coli): indicano una scarsa igiene
- Staphylococcus aureus: associato a intossicazioni alimentari
In molti casi, le spugne presentano una carica batterica più alta rispetto al WC domestico.
Rischi per la salute
L’uso prolungato di spugne contaminate può contribuire alla diffusione di batteri patogeni su stoviglie, posate e superfici, con rischio di:
- Intossicazioni alimentari
- Contaminazione incrociata di cibi crudi e cotti
- Infezioni cutanee, oculari o gastrointestinali, specialmente nei soggetti fragili (bambini, anziani, immunodepressi)
Come mantenere igienica la spugna per i piatti
1. Cambia la spugna regolarmente
- Ogni 5–7 giorni, o prima se ha cattivo odore o appare visibilmente usurata
- Non aspettare che si deteriori per sostituirla
2. Risciacquala e strizzala bene dopo ogni uso
- Elimina i residui di cibo
- Strizzala a fondo per evitare ristagni di acqua
3. Igienizzala ogni giorno
Puoi usare uno dei seguenti metodi:
- Forno a microonde: bagnala, poi mettila 1 minuto alla massima potenza
- Lavastoviglie: inseriscila nel cestello superiore e avvia un ciclo ad alta temperatura
- Aceto e bicarbonato: immergila per 15 minuti in una soluzione disinfettante
- Candeggina diluita (1:10): immergere per pochi minuti e poi risciacquare bene
⚠️ Attenzione: non mettere nel microonde spugne con parti metalliche o asciutte (rischio incendio)
4. Usa spugne diverse per diverse superfici
- Una spugna per i piatti
- Una per i piani da lavoro
- Una per lavelli o elettrodomestici
Evita assolutamente di usare la stessa spugna per tutto.
Alternative più igieniche alla classica spugna
- Spazzole con setole rigide lavabili
- Panni in microfibra antibatterica
- Spugne in silicone, più facili da pulire e meno porose
- Spugne compostabili monouso, da cambiare frequentemente
Conclusione
La spugna per i piatti è uno degli oggetti domestici più contaminati se non viene usata e igienizzata correttamente. Per evitare la proliferazione batterica e ridurre i rischi per la salute, è fondamentale:
- Sostituirla spesso
- Pulirla quotidianamente
- Utilizzarla solo per lo scopo specifico
Adottando questi accorgimenti, è possibile mantenere alta l’igiene della cucina e proteggere la propria famiglia da contaminazioni invisibili ma pericolose.
Fonti
https://www.nature.com/articles/s41598-017-06055-9
https://www.cdc.gov/foodsafety/keep-clean/index.html
https://www.sciencedaily.com/releases/2017/07/170719101000.htm