Terapie mirate per il tumore ai polmoni

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By Nazzareno Silvestri

Terapie mirate per il tumore ai polmoni: Il tumore ai polmoni è una delle neoplasie più diffuse e letali al mondo. Tuttavia, negli ultimi anni, l’oncologia ha compiuto enormi progressi, introducendo terapie mirate sempre più efficaci e personalizzate, capaci di colpire solo le cellule tumorali, risparmiando i tessuti sani.

Queste terapie innovative rappresentano una vera rivoluzione nel trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC), soprattutto in presenza di mutazioni genetiche specifiche.

Terapie mirate per il tumore ai polmoni

Cos’è una terapia mirata

Le terapie mirate (targeted therapies) sono farmaci intelligenti che agiscono su bersagli molecolari specifici presenti solo o principalmente sulle cellule tumorali.
A differenza della chemioterapia tradizionale, che colpisce anche le cellule sane, le terapie mirate:

  • Sono più selettive
  • Hanno minori effetti collaterali
  • Offrono risposte più durature, in molti casi

Quando si usano le terapie mirate per il tumore ai polmoni

Le terapie target si utilizzano prevalentemente nel carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC), che rappresenta circa l’85% dei casi.

Prima di iniziare una terapia mirata, è essenziale eseguire test molecolari sul tessuto tumorale o sul sangue (biopsia liquida) per individuare mutazioni genetiche o alterazioni specifiche.

Le mutazioni più trattate:

  • EGFR (Epidermal Growth Factor Receptor)
  • ALK (Anaplastic Lymphoma Kinase)
  • ROS1
  • BRAF
  • MET
  • KRAS G12C
  • RET

Principali tipi di terapie mirate per il tumore ai polmoni

1. Inibitori di EGFR

Usati per tumori con mutazione del gene EGFR (circa il 10-15% dei pazienti).

Farmaci più usati:

  • Osimertinib
  • Gefitinib
  • Erlotinib
  • Afatinib

Benefici: alta efficacia, risposta duratura, si assumono per via orale.

2. Inibitori di ALK

Indicati per pazienti con riarrangiamento ALK+ (3-7% dei casi).

Farmaci:

  • Alectinib
  • Crizotinib
  • Brigatinib
  • Lorlatinib

Vantaggi: ottima penetrazione anche a livello cerebrale (utile per metastasi cerebrali).

3. Inibitori di ROS1

Per tumori con riarrangiamento del gene ROS1 (1-2%).

Farmaci principali:

  • Crizotinib
  • Entrectinib

4. Inibitori di BRAF (mutazione V600E)

In combinazione con MEK-inibitori.

Coppia più usata:

  • Dabrafenib + Trametinib

5. Inibitori MET

Indicati in caso di amplificazione o salto dell’esone 14 del gene MET.

Farmaci:

  • Capmatinib
  • Tepotinib

6. Inibitori RET

Utilizzati in pazienti con fusione RET+.

Farmaci:

  • Selpercatinib
  • Pralsetinib

7. Inibitori KRAS G12C

Per pazienti con mutazione KRAS G12C, una delle più frequenti.

Farmaci:

  • Sotorasib
  • Adagrasib

Come si identificano i bersagli molecolari

Per poter utilizzare una terapia mirata, è essenziale effettuare:

  • Test genetici del tumore (profilazione molecolare)
  • Biopsia liquida per analizzare il DNA tumorale circolante nel sangue
  • Questi test si effettuano al momento della diagnosi o in caso di progressione della malattia

Vantaggi delle terapie mirate

  • Maggiore efficacia nei pazienti con mutazione identificata
  • Minore tossicità sistemica rispetto alla chemio
  • Modalità orale, nella maggior parte dei casi
  • Possibilità di trattamento anche a lungo termine

Effetti collaterali comuni

Pur essendo ben tollerate, le terapie mirate possono causare:

  • Eruzioni cutanee
  • Diarrea
  • Affaticamento
  • Tossicità epatica o polmonare (in rari casi)

Questi effetti sono gestibili, soprattutto se il paziente è monitorato da un team oncologico esperto.

Terapie mirate e altre cure oncologiche

Le terapie mirate possono essere combinate o alternate con:

  • Immunoterapia (es. in caso di PD-L1 elevato)
  • Chemioterapia
  • Radioterapia palliativa
  • Chirurgia nei casi operabili

La strategia terapeutica viene personalizzata in base al profilo genetico, allo stadio del tumore e alla risposta ai trattamenti.

Conclusione

Le terapie mirate per il tumore ai polmoni rappresentano un approccio sempre più efficace, basato sulla genetica del tumore, che permette trattamenti altamente specifici, meno tossici e più mirati. Il futuro dell’oncologia polmonare è sempre più personalizzato, e le nuove scoperte molecolari stanno rivoluzionando la prognosi anche in casi avanzati.

Fonti

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