Perché si usa?
Il Wilkins-Chalgren Agar è impiegato generalmente per il test di sensibilità agli antibiotici dei batteri anaerobi e per la coltura di batteri anaerobi da campioni clinici.
Come funziona?
Il Wilkins-Chalgren Agar consente la crescita di microrganismi anaerobi caratterizzati da diversi sistemi metabolici, grazie all’arricchimento con arginina, piruvato, emina e vitamina K1. Addizionato il 5% di siero equino, si ottiene un terreno universale per la cresicta di anaerobi obbligati, come Porphyromonas e Peptostreptococcus.
Composizione del terreno
- Digerito pancreatico di caseina 10,0 g/l
- Digerito pancreatico di gelatina 10,0 g/l
- Estratto di lievito 5,0 g/l
- Glucosio 1,0 g/l
- Cloruro di sodio 5,0 g/l
- L-arginina 1,0 g/l
- Piruvato di sodio 1,0 g/l
- Emina 0,005 g/l
- Agar 15,0 g/l
- Vitamina K1 0,5 mg/l
Il pH finale sarà uguale a 7.1
Preparazione del terreno
- Sospendere 21.5 g di terreno in 475 ml di acqua distillata;
- Portare ad ebollizione fino a completo dissolvimento;
- Sterilizzare in autoclave a 121 °C per 15 minuti;
- Raffreddare portando la temperatura a 50 °C (dopo questa fase si può aggiungere il siero equino);
- Mescolare adeguatamente e porre in piastre di Petri sterili.
Risultati della crescita
I risultati si valutano osservando la presenza e le dimensioni delle colonie. Si ritiene soddisfacente una coltura che presenta colonie ricoprenti almeno il 70% della superficie della piastra.
Batterio | Aspetto delle colonie |
Clostridium perfringens | 1-4 mm, aspetto irregolare, colore giallo paglierino. |
Clostridium tetani | 0,25 – 1 mm, colore giallo paglierino. |
Clostridium sporogenes | 0,25 – 1 mm, colore giallo paglierino. |
Clostridium sphenoides | 0,25 – 1 mm, colore giallo paglierino. |
Bacteroides fragilis | 0,25 – 1 mm, colore giallo paglierino. |
Immagini
Limitazioni del terreno
Il Wilkins-Chalgren Agar, anche quando arricchito con il 5% di sangue equino, non è selettivo per gli anaerobi obbligati e vi possono quindi crescere anche organismi facoltativi. È quindi importante confrontare il risultato della coltura anaerobica con l’esito di una piastra incubata aerobicamente.