Solfito-Polimixina-Sulfadiazina Agar

Principio

Il Solfito-Polimixina-Sulfadiazina Agar (SPS) è un terreno di coltura per la ricerca di Clostridium perfringens (Fig.1) nelle matrici alimentari.
Quest’ultimo è infatti un batterio patogeno Gram positivo, bastoncellare ed anaerobio, responsabile di diverse intossicazioni alimentari.

C. perfringens
Figura 1 – C. perfringens. [Fonte: Fine Art America]


Nello specifico, possono provocare danno all’uomo i ceppi di tipo A che producono la CPE, ovvero l’enterotossina del C. perfringens.
La CPE è costituita da un polipeptide da 35,5 kDa che viene assemblato e poi rilasciato nel mezzo al termine del processo di sporulazione.
La tossina è termolabile (disattivata a 74°C), tuttavia, può accumularsi nei cibi cotti in modo sbagliato e portare allo sviluppo di sintomi dopo 10-12 h dall’ingestione degli stessi.
Inoltre, il pericolo maggiore è costituito dalle spore termostabili che possono sopravvivere ai processi di cottura per poi portare allo sviluppo di colonie di microrganismi vitali.
I sintomi comprendono crampi addominali, diarrea, forte nausea e febbre alta con, nei casi peggiori, degenerazione in enterite necrotizzante.

Preparazione e composizione

La formula per preparare il terreno SPS è riportata in Tabella 1:

IngredientiQuantità (g/l)
Idrolisato enzimatico di caseina15,00
Estratto di lievito10,00
Solfito di sodio0,50
Polimixina B solfato0,01
Sulfadiazine0,12
Citrato ferrico0,50
Agar13,90
Tabella 1 – Ingredienti e dosi necessarie per la preparazione del terreno SDS. [Fonte: HIMEDIA Scheda Tecnica]


Per la preparazione è necessario disciogliere 40,03 g di polvere in 1 l di acqua distillata.
Il tutto va portato all’ebollizione per un completo scioglimento delle polveri, dopodiché il terreno andrà autoclavato per 15 minuti a 121°C.
Fatto ciò, potrà essere colato all’interno di piastre Petri sterili e lasciato raffreddare fino a solidificazione.
Il pH finale del mezzo deve essere di 7,0 +/-0,2.

Metodo

Il Solfito-Polimixina-Sulfadiazina Agar è stato sviluppato da Angelotti e collaboratori, a partire dalla precedente idea di Mossel che prevedeva l’impiego dei tubi Miller-Prickett.

Tra i principali nutrienti del terreno vi sono l’idrolisato enzimatico di caseina e l’estratto di lievito come fonti di azoto, ma anche il complesso della vitamina B ed altri nutrienti essenziali per la crescita di C. perfringens. Quest’ultimo infatti riduce il solfito a solfuro che reagisce con il ferro del citrato ferrico dando un precipitato visibile perché nerastro.
Al contempo, la presenza delle sulfadiazine e della polimixina B inibisce lo sviluppo della maggior parte degli altri batteri Gram positivi e negativi.
Quindi, se nel campione è presente C. perfringens si formeranno caratteristiche colonie nere sul terreno, date dalla reazione sopra citata.
E’ possibile utilizzare il terreno con la tecnica delle diluzioni seriali ed è sempre necessario incubarlo in anaerobiosi.
In ogni caso, è consigliabile confermare la presenza di C. perfringens anche tramite ulteriori test d’identificazione biochimica.

Risultati e immagini

L’aspetto del Solfito-Polimixina-Sulfadiazina Agar con colonie di C. perfringens è visibile in Fig. 2-3:

SPS agar con colonie di C. perfringens dalla tipica colorazione nera
Figura 2 – SPS agar con colonie di C. perfringens dalla tipica colorazione nera. [Fonte: novachem.com.ec]
SPS agar in forma brodosa, a sinistra non seminato, al centro e a destra con colonie nerastre di C. perfringens
Figura 3 – SPS agar in forma brodosa, a sinistra non seminato, al centro e a destra con colonie nerastre di C. perfringens. [Fonte: scharlab.com]

Controllo qualità

Per il controllo qualità dell’SDS agar è bene far riferimenti ai seguenti punti:

  • Aspetto della polvere: polvere libera dal colore crema-giallo.
  • Aspetto del terreno solido: stabile, confrontabile con un gel di agarosio 1,39%, colore ambrato leggermente opalescente.
  • pH: 6,80-7,20.
  • Incubazione: 35-37°C per 18-48 h in condizioni di anaerobiosi.
  • Microrganismi: riportati in Tabella 2.
MicrorganismoInoculo (CFU)CrescitaRispostaColore colonie
Clostridium perfringens
ATCC 12924
50-100Vigorosa>/=50%Nero
Clostridium sporogenes
ATCC 11437
50-100Buona30-40%Nero
Escherichia coli
ATCC 25922
>=10^3Inibita0%Nessuno
Staphylococcus aureus
ATCC 25923
50-100Scarsa</=10%Bianco
Tabella 2 – Parametri per il controllo qualità. [Fonte: HIMEDIA Scheda Tecnica]

Fonti

  • HIMEDIA Scheda Tecnica;
  • Angelotti R., Han H. E., Foter M. J. and Lewis K. H., 1962, Appl. Microbiol., 10:193.
  • Mossel D. A. A., De Bruit A. S., Van Dipen H. M. J., Vendring C. M. A. and Zoutewelle G., 1956, J. Appl. Microbiol., 19:142.
  • Yao P. and Annamaraju P. (2022). Clostridium perfringens. Bookshelf NIH.
Crediti immagini

Immagine in evidenza: scharlab.com;

Crediti tabelle

Approfondimenti

  • Video 1: Clostridium perfringens – an Osmosis Preview;
  • Video 2: Clostridium perfringens lab.
Foto dell'autore

Giulia Baldi

Biologa A iscritta all'albo professionale. Laureata in Scienze Biologiche e in Biologia Agro-Ambientale con tirocini in ambito clinico (laboratorio di microbiologia e virologia) e ambientale (laboratorio di ricerca in interazioni pianti-ambiente). Master di II livello in Sicurezza Alimentare e Sistemi di Gestione.

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