Perché Alfred Nobel inventò il Premio

Se ci facciamo caso, la vita di Alfred Nobel mostra una profonda contraddizione: da inventore di esplosivi usati come armi quel era, è diventato il benefattore dell’umanità che ha istituito il più importante premio per la pace. Com’è arrivato a fare ciò?

Le sfortune della sua famiglia

Immanuel Nobel era un rinomato ingegnere di Stoccolma; sposò Caroline Andrietta Ahlsell, e i due ebbero molti figli. Il quarto, Alfred, nacque il 21 ottobre 1833 in uno dei momenti peggiori per la famiglia: in quell’anno il padre stava dirigendo la costruzione di un ponte, ma alcune chiatte che trasportavano i materiali affondarono e il progetto fallì. L’ingegner Nobel dovette dichiarare bancarotta.

Per risollevare le sorti della famiglia, Immanuel si trasferì a San Pietroburgo alla ricerca di fortuna, mentre Caroline restò in Svezia e aprì un negozio di alimentari. In Russia, l’ingegnere ebbe successo costruendo armi per l’esercito; ma il suo più importante impiego l’ottenne nientemeno che dallo zar Nicola I, che fu colpito da un suo progetto: immergere a largo del porto una fila di botti riempite di polvere da sparo, così che le navi nemiche vi si schiantassero provocando un’esplosione. Erano vere e proprie mine sottomarine.
Superate così le difficoltà economiche, la famiglia Nobel poté di nuovo riunirsi a San Pietroburgo.

Alfred Nobel

Il successo da inventore

Alfred Nobel poté crescere in una delle città culturalmente più stimolanti dell’epoca. A 17 aveva appreso ben 5 lingue e aveva sviluppato una passione che il padre riteneva strana e improduttiva: la letteratura! Per avviarlo verso la più remunerativa attività familiare, Immanuel finanziò al figlio un lungo viaggio formativo nelle principali città d’Europa. D’altronde, nell’Ottocento, ciò era un’usanza per i figli delle famiglie ricche. Nobel si dedicò allora alla chimica, e studiò in Svezia, in Germania, negli Stati Uniti, e infine in Francia. Fu in questi anni importantissimi che venne a sapere della recente invenzione di un chimico italiano, Ascanio Sobrero. La nitroglicerina, un composto altamente esplosivo e instabile.

Impiego industriale

Nobel ne intravide un potenziale impiego industriale, e una volta terminati gli studi avviò in madrepatria la sua attività imprenditoriale, dedicandola, seguendo l’esempio del padre, alla creazione di esplosivi. Nobel passò molto tempo a cercare di rendere utilizzabile la nitroglicerina. Per prima cosa inventò un sistema di detonazione a distanza, composto da una miccia e una capsula che conteneva poca polvere da sparo, la cui piccola esplosione innescava quella più grande della nitroglicerina. Nel frattempo, però, in seguito ad alcuni incidenti dovuti all’impiego di questa sostanza, il governo svedese ne vietò la circolazione in città. Nobel, per aggirare questa restrizione, trasferì il suo laboratorio su una barca, che spostava periodicamente tra i vari laghi della Svezia.
Fu lì che finalmente il chimico trovò un modo per stabilizzare la nitroglicerina: scoprì che il composto, se mischiato con una polvere (la farina fossile) diventava una pasta malleabile e maneggevole.

Entrambe le sue invenzioni (il detonatore e la pasta esplosiva) vennero fuse in un unico prodotto da vendere, che necessitava di un nome appetibile: e Nobel coniò il termine dinamite, dalla parola greca dúnamis (δύναμις) “forza”. La dinamite, venduta sotto forma di candelotti, trovò largo impiego nell’ingegneria civile, in particolare la costruzione di ponti e ferrovie. In pochi anni, il suo inventore diventò ricchissimo, si sposò, e divenne uno dei più influenti imprenditori europei. Un giorno però, su un giornale, si racconta che egli avrebbe letto una notizia impressionante…

Testimone della sua stessa morte?

“IL MERCANTE DELLA MORTE È MORTO!”. Questo sarebbe stato il titolo di un quotidiano francese che annunciava la morte di Alfred Nobel, accusandolo di aver speculato sulle qualità mortifere della dinamite, apprezzate anche in ambito bellico. Ma poiché a leggere queste tremende parole era lo stesso Alfred, era chiaro che c’era stato uno scambio di persona: infatti il Nobel in questione era suo fratello Ludvig, appena morto in in Francia. Allo smacco morale si aggiunse quindi il terribile lutto; e questa esperienza forse segnò per sempre il grande inventore. Egli avrebbe iniziato a interrogarsi su come sarebbe stato ricordato dopo la morte, e per riparare alla sua reputazione avrebbe poi deciso per questa soluzione: lasciare in eredità all’intero genere umano tutto ciò che aveva guadagnato a suo danno. Questa sarebbe la ragione dell’istituzione del Premio Nobel.

Nel testamento di Alfred Nobel, firmato il 27 novembre 1895, si legge:

Tutti i miei rimanenti beni realizzabili saranno erogati come segue: il capitale, convertito in titoli sicuri dai miei esecutori testamentari, costituirà un fondo, i cui interessi saranno distribuiti annualmente come premi a coloro che, nel corso dell’anno precedente, avranno apportato i maggiori benefici all’umanità.

Segue l’istituzione di cinque Premi Nobel: fisica, chimica, fisiologia o medicina (quest’anno assegnato a Svante Pääbo), letteratura, e pace. Il Premio per l’economia fu istituito in seguito, nel 1968, come premio alla memoria di Nobel. E conclude:

È mio espresso desiderio che nell’assegnazione dei premi non si tenga conto della nazionalità, ma che il premio venga assegnato alla persona più meritevole, indipendentemente dal fatto che sia scandinava o meno.

Conclusione

In realtà, il nesso tra l’invenzione del Premio Nobel e la morte del fratello non è poi così solido, e anzi ha tutto il sapore di un mito: in effetti uscirono davvero alcuni necrologi che scambiarono Ludvig per Alfred; ma che ciò abbia portato Nobel a una crisi d’identità così profonda è qualcosa che, almeno nei suoi scritti personali, non è chiaramente documentato. Da essi, emerge piuttosto il suo lato umano, diviso tra la soddisfazione per il suo successo e la solitudine; questa contraddizione lo ha forse portato a tanta generosità nell’ultimo istante della sua vita.

Fonti

  • Britannica, The Editors of Encyclopaedia. “Alfred Nobel”. Encyclopedia Britannica, 10 Sep. 2022, https://www.britannica.com/biography/Alfred-Nobel. Accessed 4 October 2022.
  • Ringertz, Niels. “Alfred Nobel — His Life and Work”, in Nature Reviews, Macmillan Magazines 2001.
  • Frängsmyr, Tore. Alfred Nobel. The Swedish Institute. Stockholm 1996.
  • Alfred Nobel’s will da NobelPrize.org.
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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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