Qual è la strategia migliore per creare un vaccino? (FAQ #4 webinar con UNIPA)

Lo sviluppo di un vaccino efficace è un processo complesso che richiede tempo, ricerca, test rigorosi e sicurezza come priorità assoluta. Esistono diverse strategie per creare un vaccino, ciascuna con vantaggi e svantaggi. Ecco alcune delle principali strategie utilizzate per lo sviluppo di vaccini:

Video 1 – Serie di video che raccolgono e rispondono alle domande pervenute durante in webinar ” La Microbiologia a 360°” tenutosi in collaborazione con UNIPA e le associazioni Vivere Scienze e Vivere Farmacia.

1. Vaccini a Base di Proteine

Questi vaccini contengono parti di proteine o proteine sintetiche del patogeno (ad esempio, un virus o un batterio) che il sistema immunitario riconoscerà come estranei. Questo tipo di vaccino può essere sicuro ed efficace, ma richiede la produzione di grandi quantità di proteine pure.

2. Vaccini a Base di Vettori Virali

In questa strategia, un vettore virale non patogeno (ad esempio, un adenovirus) viene modificato per esprimere parti del patogeno. Questo vettore virale viene quindi utilizzato per vaccinare le persone. I vaccini COVID-19 sviluppati da Pfizer-BioNTech e Moderna utilizzano questa tecnologia.

3. Vaccini a RNA o DNA

Questi vaccini utilizzano acidi nucleici (RNA o DNA) per portare informazioni genetiche al corpo che istruiscono le cellule a produrre proteine specifiche del patogeno. I vaccini COVID-19 di Pfizer-BioNTech e Moderna sono esempi di vaccini a RNA.

4. Vaccini a Virus Inattivato o Debilitato

In questa strategia, il patogeno viene inattivato o indebolito in laboratorio prima di essere utilizzato per vaccinare le persone. Questo metodo ha dimostrato di essere efficace in molte vaccinazioni storiche.

5. Vaccini a Particelle Simili al Virus

Alcuni vaccini sono basati su particelle simili al virus (VLP), che non contengono il materiale genetico del virus ma presentano le proteine superficiali. Queste particelle stimolano una risposta immunitaria senza causare la malattia.

6. Vaccini a RNA Messaggero (mRNA)

I vaccini a mRNA, come quelli contro il COVID-19 di Pfizer-BioNTech e Moderna, utilizzano l’mRNA per fornire le istruzioni per produrre una proteina specifica del patogeno. Questa proteina viene quindi riconosciuta dal sistema immunitario.

7. Vaccini Peptidici

Questi vaccini contengono frammenti specifici di proteine del patogeno. Possono essere progettati per mirare a parti essenziali del patogeno, stimolando una risposta immunitaria.

8. Vaccini a DNA Ricombinante

Questi vaccini utilizzano il DNA ricombinante per produrre proteine del patogeno. La proteina viene quindi utilizzata per stimolare una risposta immunitaria.

Conclusioni

La strategia migliore per creare un vaccino dipende dal patogeno specifico, dalla sua biologia e dalla disponibilità di risorse. È importante sottolineare che lo sviluppo di un vaccino richiede rigorosi test clinici per garantire la sicurezza ed efficacia. La sicurezza dei vaccini è una priorità assoluta e viene continuamente monitorata anche dopo l’approvazione.

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Nazzareno Silvestri

Sono Nazzareno, scrivo da Messina. Il mio amore per la divulgazione scientifica nasce tanti anni fa, e si concretizza nel pieno delle sue energie oggi, per Microbiologia Italia. Ho diverse passioni: dalla scienza al fitness. Spero che il mio contributo possa essere significativo per ogni lettore e lettrice, tra una pausa e l'altra.

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