Scoperti 2 virus dal genoma enorme

Recentemente, i ricercatori dell’Università di Aix en Provence (Francia) e quelli dell’Università federale di Minas Gerais (Brasile) hanno scoperto due nuovi virus. Entrambi i virus sono dei Tupanvirus, molto simili ai Mimivirus.

Tupanvirus “soda-like”, detto così perché è stato scoperto nei laghi Soda (in Brasile) che sono noti per imitare le condizioni di vita antiche e, inoltre, sono considerati gli ambienti acquatici più estremi della Terra.

Tupanvirus “deep ocean”, detto così perché è stato scoperto nei sedimenti dell’oceano del Brasile a 3000 m di profondità.

Gli ospiti di questi due virus sono, rispettivamente, Acanthamoeba castellanii (figura 1) e Vermamoeba vermiformis (figura 2). La caratteristica dei due virus è quella di possedere una lunga e spessa coda la cui funzione non è ancora nota. I Tupanvirus possiedono un capside che non è legato strettamente alla coda e il virione completo ha una lunghezza media di 1,2 µm.

Figura 1. Acanthamoeba castellanii: ospite di Tupanvirus “soda-like”.

Figura 2. Vermamoeba vermiformis: ospite di Tupanvirus “deep ocean”.

Ciclo di replicazione

I Tupanvirus si replicano in modo abbastanza simile in entrambi gli ospiti. Inizialmente le particelle virali si legano alla superficie della cellula ospite ed entrano per fagocitosi. Segue la fusione della membrana interna del capside con la membrana del fagosoma dell’ospite (ameba) e viene rilasciato il genoma. Dopo la formazione del fattore virale, il citoplasma dell’ameba si arricchisce di particelle virali a cui segue la lisi cellulare con conseguente rilascio del virus.

Genoma

I genomi di questi virus sono genomi lineari a DNA a doppio filamento che misurano 1,44 Mb in Tupanvirus “soda-like” e 1,51 Mb in Tupanvirus “deep ocean” e, rispettivamente, codificano per 1276 e per 1425 proteine.
Il risultato che ha destato stupore ai ricercatori non è stato l’aspetto che presentano questi virus, bensì il loro grande genoma. In particolar modo, in entrambi i virus hanno individuato il più grande apparato traduzionale noto nella virosfera: infatti, entrambi i virus possiedono 20 ORF collegate all’aminoacilazione e al trasporto, 67 tRNA in Tupanvirus “soda-like” e 70 tRNA in Tupanvirus “deep ocean” associati, rispettivamente, a 46 e a 47 codoni.

Inoltre, sono stati identificati diversi fattori della traduzione: 8 fattori di inizio della traduzione, 1 fattore di inizio/allungamento, 1 fattore di allungamento, 1 fattore di rilascio. In entrambi i virus mancano, però, i ribosomi e, quindi, per poter sintetizzare le proprie proteine i virus necessitano di un ospite.

I risultati di tale lavoro di ricerca sono stati pubblicati sulla rivista “Nature communication” e sono molto importanti perché possono aiutare a comprendere meglio la storia evolutiva di questi virus giganti.

Irene Magnoli

Fonti:

  • Tailed giant Tupanvirus possesses the most complete translational apparatus of the known virosphere
  • Virus giganti con un genoma ancor più gigantesco
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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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