Il pericoloso cammino delle varianti: Covid EG.5 sotto monitoraggio
Nell’incessante battaglia contro il Covid-19, il mondo si trova di fronte a una nuova sfida: l’emergente variante EG.5. Questa mutazione del virus, inserita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nella lista dei mutanti sotto monitoraggio (Vum), ha raggiunto ormai numerose nazioni. Questa nuova variante, denominata EG.5, è stata segnalata in 45 Paesi e ha una prevalenza globale dell’11,6%, come riportato nell’ultimo bollettino dell’OMS sull’andamento del Covid-19.
EG.5 è figlia di XBB.1.9.2, ed è caratterizzata da una mutazione aggiuntiva (F456L) nella proteina Spike. Questo ha permesso alla variante di raggiungere Kraken (XBB.1.5), la quale, seppur in costante calo, è scesa all’11,6% dalla settimana 27 alla 28, posizionando EG.5 al secondo posto per diffusione, subito dopo Arturo (XBB.1.16). Quest’ultima, infatti, ha registrato un calo dal 21,7% della settimana 27 al 18,4%.
Le varianti sotto l’occhio dell’OMS
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sta monitorando attentamente la circolazione delle varianti del Sars-CoV-2, concentrandosi su due categorie: le varianti di interesse o Voi e le varianti sotto monitoraggio o Vum.
Attualmente, l’OMS ha messo sotto la lente d’ingrandimento due varianti di interesse, Kraken e Arturo, e ben sette varianti sotto monitoraggio. Queste ultime includono EG.5, BA.2.75 (Centaurus), CH.1.1 (Orthrus), XBB (Gryphon), XBB.1.9.1 (Hyperion), XBB.1.9.2 e XBB.2.3 (Acrux).
Tra le varianti sotto monitoraggio, EG.5 è l’unica in crescita, passando dal 6,2% della settimana 24 all’11,2% della settimana 27 e infine all’11,6% della settimana 28. Al contrario, altre varianti stanno mostrando un trend stabile o in calo.
Differenze regionali nell’andamento delle varianti
L’OMS sottolinea che le tendenze delle varianti del Sars-CoV-2 differiscono significativamente tra le diverse regioni e i Paesi appartenenti all’organizzazione. In alcuni Paesi, si è osservato un recente aumento dei casi, guidato principalmente dalle varianti di interesse (Voi) e da alcune varianti sotto monitoraggio (Vum).
Tuttavia, è interessante notare che, nonostante l’aumento dei casi in alcuni luoghi, i ricoveri e i decessi sono rimasti a livelli inferiori rispetto alle precedenti ondate pandemiche. Questo potrebbe essere attribuito al livello di immunità della popolazione, che si è sviluppato grazie alle vaccinazioni e alle precedenti infezioni.
Il quadro globale dei dati sul Covid-19
Mentre il mondo continua a lottare contro il Covid-19, i dati ci mostrano una situazione contrastante. Nei 28 giorni dal 3 al 30 luglio, a livello globale, sono stati segnalati oltre 1 milione di nuovi contagi (+7%) e oltre 3.100 morti (-53%). Da inizio pandemia a fine luglio, il report ha registrato oltre 768 milioni di casi confermati e oltre 6,9 milioni di decessi.
Fortunatamente, nei dati globali, i decedi stanno calando in tutte e sei le regioni dell’OMS: Europa, Sudest asiatico, Mediterraneo orientale, Africa, Pacifico occidentale e Americhe. Il calo è particolarmente significativo in Europa (-75%) e Sudest asiatico (-73%).
Allo stesso modo, i nuovi casi stanno diminuendo in diverse regioni, con l’Europa in testa (-66%), seguita dal Mediterraneo orientale (-65%) e dal Sudest asiatico (-61%). Tuttavia, c’è una regione che ha registrato un aumento dei casi: il Pacifico occidentale, che ha visto un aumento del 38%.
La minaccia persistente del Covid-19
Sebbene l’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale sia stata dichiarata conclusa il 5 maggio 2023, il Covid-19 rimane ancora una minaccia per la salute pubblica. L’OMS sollecita gli Stati ad agire con cautela e a non smantellare le infrastrutture create per affrontare la pandemia. Mantenere la sorveglianza, il monitoraggio delle varianti, l’assistenza clinica e il miglioramento delle pratiche igieniche sono fondamentali per contenere la diffusione del virus.
Zoomando sulla regione europea, la situazione è stata relativamente sotto controllo nell’ultimo mese, con poco più di 60mila nuovi casi e poco più di 700 nuovi decessi. Tuttavia, la vigilanza deve rimanere alta poiché il Covid-19 continua a rappresentare una minaccia per la salute pubblica.
Conclusioni sulla variante Covid EG.5
Il cammino delle varianti del Covid-19 ci ricorda che la battaglia contro il virus è ancora in corso. La comparsa della variante EG.5, con la sua crescita in diversi Paesi, richiede una continua sorveglianza e risposta tempestiva. L’OMS ci spinge a mantenere una mentalità proattiva e a non abbassare la guardia.
La vaccinazione e il rispetto delle misure preventive rimangono fondamentali per limitare la diffusione del virus. La pandemia ci ha insegnato che siamo tutti collegati e che solo attraverso una collaborazione globale possiamo vincere questa battaglia contro il Covid-19.
Fonti:
- OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità)
- Emergenza Coronavirus, una visione generale
- Il direttore dell’OMS Ghebreyesus svela la vera evoluzione del virus